Quando la presenza del silenzio non ha lo stesso valore.

di Bonella Martinozzi

Mentre a Montepulciano circa 400 ragazzi dei licei poliziani ascoltavano, in religioso silenzio, il messaggio del “Capitano Ultimo”, Sergio Di Caprio, che con i suoi uomini catturò il boss dei boss della Mafia, Totò Riina, i Consiglieri del Consiglio Comunale di Chiusi non riuscivano ad emettere il minimo suono in favore del conferimento della cittadinanza onoraria al Magistrato Nicola Gratteri.

Il Sindaco di Chiusi ha preferito richiamare la necessità dell’applicazione del regolamento comunale, emanato nel 2013, senza nulla comprendere né dello spirito che aveva portato all’emanazione di tal regolamento né della profonda diversità ed esigenza della mozione attuale, presentata senza sollevare bandiere di colore partitico.

L’emanazione del regolamento del 2013, del cui testo mi farò consegnare copia, fu la conseguenza dell’opposizione delle minoranze alla decisione personale ed unilaterale del Sindaco Stefano Scaramelli di concedere la cittadinanza a Giancarlo Elia Valori, personaggio accomunato a P2, P4, servizi segreti e massoneria, condannato dopo 8 mesi dal “conferimento” della cittadinanza onoraria per aggiotaggio e turbativa d’asta nell’affare Alitalia 2007.

Il Comune di Chiusi non avrebbe sicuramente un regolamento disciplinante il conferimento della cittadinanza onoraria qualora si fosse deciso, nel passato, di riconoscere cittadini onorari UOMINI della levatura del Generale Dalla Chiesa, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino ed oggi lo stesso Sergio Di Caprio o il Magistrato Gratteri.

Il conferimento della cittadinanza onoraria a Nicola Gratteri significa non lasciare solo un Magistrato che ha rinunciato al proprio privato per servire lo Stato, ponendo la Sua stessa vita in pericolo ogni giorno, ma anche, indirettamente attraverso di Lui , offrire un segnale di rispetto e riconoscenza ai 3.000 uomini dei carabinieri che riorganizzandosi in poche ore , hanno anticipato di una notte un’operazione che rischiava di fallire , dopo 3 anni e mezzo d’indagine, a causa di una fuga di notizie.

DI fronte a quanto qui dichiarato https://youtu.be/0ZkbHjAY8sosi dovrebbe porre solo la propria coscienza e non nascondersi attraverso l’utilizzo di un cavillo regolamentare, facilmente superabile nella stessa sede consiliare, se solo si fosse ritenuto opportuno condividere di pronunciare , con il CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA AL MAGISTRATO NICOLA GRATTERI ed, attraverso di Lui , a tutti le DONNE e gli UOMINI che ogni giorno sono impegnati a combattere LE MAFIE, la parola GRAZIE.

Facendo mio quanto detto a Montepulciano dal Capitano Ultimo “ Controllare e stimolare l’operato dei vostri rappresentanti affinché essi non pensino di esercitare il potere , ma prendano coscienza di essere al vostro servizio” IO NON MI ARRENDO.

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5 risposte a Quando la presenza del silenzio non ha lo stesso valore.

  1. Luca Scaramelli scrive:

    Concordo con te, ma questo non ha a che vedere con l’episodio specifico avvenuto in consiglio comunale.

  2. pscattoni scrive:

    x Luca Scaramelli. Parlare della cittadinanza a Nicola Gratteri poteva essere l’occasione per parlare anche degli effetti che il lavoro di Gratteri ha avuto per Chiusi: un’interdittiva per la ditta BMC che ha in appalto i lavori per il Palapania per sospette infiltrazioni mafiose. Sei d’accordo o no con me nel constatare che di quella vicenda la cittadinanza poco sa dell’atto e niente sa delle conseguenze? Se il sindaco non dà conto, secondo me spetta alle opposizioni farlo. Personalmente non so se ci sia stata una riunione della Commissione di Garanzia di cui si era diffusa la voce. La cittadinanza onoraria è una misura poco più che simbolica se non si mettono in atto misure contro le infiltrazioni e il primo passo è la piena informazione.

  3. Luca Scaramelli scrive:

    Scusami Paolo ma questa volta mi sento di respingere la tua accusa verso i consiglieri di opposizione, non so se si sente nella registrazione o si è sentito nella diretta della seduta del consiglio, ho chiesto in maniera forte di avere la parola per poter aprire un dibattito sulla questione, anche se a fine di regolamento non si poteva votare subito il conferimento della cittadinanza, con veemenza il sindaco ha detto che non avrebbe aperto nessun dibattito perché il punto all’ordine del giorno veniva respinto e quindi passava al punto successivo. Non saremo sempre il massimo però svolgere il ruolo di consiglieri di opposizione non è facile in queste condizioni, sarebbe giusto “accusare” chi presiede il consiglio e non i consiglieri di opposizione che sono sempre lì in trincea a fare il possibile.

  4. Luca Scaramelli scrive:

    Fermi restando i passaggi previsti dal regolamento, la seduta del consiglio comunale sarebbe stata a mio avviso l’occasione per poter aprire un veloce dibattito sulla questione e giungere, credo in maniera rapida, alla conclusione unanime che dopo aver assolto le formalità di legge, magari già nel prossimo consiglio si poteva procedere al conferimento della cittadinanza. Su una questione come questa non voglio alimentare nessun tipo di polemica, ma già altre volte, vedi mozione di Possiamo sul trasporto ferroviario, circa un anno e mezzo fa, pur condividendone i contenuti, la maggioranza non volle votarla subito rimandandola in commissione. Così come varie volte le opposizioni votano con la maggioranza sarebbe bene che qualche volta la maggioranza votasse senza la paura di essere scavalcata ciò che propongono le opposizioni.

  5. pscattoni scrive:

    Il finto conferimento a Elia Valori attraverso una finta cerimonia fu un evento patetico prima che vergognoso (https://www.chiusiblog.it/?p=26380). Oggi il rifiuto di dibattere una richiesta mostra invece un aspetto preoccupante. La richiesta della consigliera Martinozzi, se pur non conforme al regolamnto per il conferimento della cittadinanza onoraria, poteva essere un’occasione per informare e discutere sull’interdittiva per sospetta infiltrazione ndranghetista che ha colpito l’impresa vincitrice di appalto per il completamento dei lavori al Palapania.
    Di quella vicenda non si vuole parlare in una sede ufficiale come il Consiglio Comunale? Diciamo che di questo silenzio sono responsabili anche le opposizioni. Si era sentito dire che sarebbe stata convocata (direi finalmente!!!) la commissione di garanzia. Ci si sarebbe invece accontentati di un’informativa da parte del segretario comunale. Nessuno si è peritato di rendere edotta la cittadinanza su quello che in quell’incontro è stato detto.
    Personalmente apprezzo l’intenzione dichiarata di Bonella Martinozzi di insistere sulla sua proposta di conferimento della cittadinanza onoraria a Nicola Gratteri. Io insisterei anche di una discussione in Consiglio per capire come sia potuto accadere il conferimento dell’appalto, quali siano state le misure di prevenzione e attenzione, che fine faranno i soldi del contribuente e i tempi di attuazione che secondo me saranno molto ma molto più lunghi dei cinque mesi ipotizzati dal sindaco.

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