di Paolo Scattoni
Nella seduta di Consiglio Comunale di ieri venerdì 20 dicembre una cosa è emersa in maniera chiara: l’urbanistica è una materia semplice e quasi inutile.
I consiglieri vengono convocati venerdì 13, All’ordine del giorno c’è la valutazione e il voto sulle controdeduzioni alle osservazioni alla variante del Piano Operativo (PO). La delibera di adozione di quasi un anno fa e i contributi di chiunque interessato a migliorare quell’atto erano all’attenzione dell’Amministrazione da circa 10 mesi. I consiglieri comunali ricevono tutta la documentazione via mail il lunedì successivo verso le 12. Quel materiale è composto da decine e decine di pagine di documentazione perché le osservazioni sono ben 69. Giovedì 19 c’è una riunione dei capigruppo per organizzare la seduta. Quindi per quella data si può supporre che la lettura della documentazione fosse già avvenuta, un esame di tre giorni.
Arriviamo così al Consiglio comunale. La lettura avviene per “chiamata” del sindaco che cita sinteticamente soltanto il numero della scheda e il parere finale degli uffici. La scena è abbastanza penosa perché nessuno ha la stampa delle schede e si consulta il testo (quelli che lo fanno) tramite cellulare. La votazione è quasi meccanica, con la maggioranza che vota a favore e le minoranze contro salvo tre o quattro casi.
Poi alla fine nella votazione generale ci si aspetta che si motivino i criteri del voto. Invece i gruppi di minoranza che hanno nella stragrande maggioranza votato in maniera diversa dalla maggioranza si astengono perché poche volte votato con la maggioranza si astengono. Insomma un voto medio. Evviva.
Mi aspettavo che i consiglieri avessero sottolineato i tempi impossibili per una seria valutazione. Niente di niente. Sarà stato lo spirito del natalizio.
Una votazione attesa era quella che riguardava le osservazioni del Comitato ARIA. Qui c’era la novità. Gli uffici l’avevano respinte, ma c’era una lettera del sindaco che chiedeva di emendare quel giudizio. L’osservazione proponeva di escludere industrie insalubri di prima classe sull’area delle Biffe. Si propone invece l’esclusione dei soli impianti di trattamento dei rifiuti su tutto il territorio comunale.
Attenzione però, questa proposta approvata all’unanimità non li esclude definitivamente per il semplice motivo che il trattamento rifiuti è una decisione che spetta alla Regione via conferenza dei servizi che decide a maggioranza. Così se si dovesse ripresentare un altro impianto di carbonizzazione il voto contrario del Comune, se pur utile, non esclude che la Conferenza dei servizi non si esprima in maniera difforme e la Regione possa decidere favorevolmente per l’impianto.
Non si può quindi abbassare la guardia e continuare a studiare. Speriamo lo faccia anche il Comune.
Romano (Romanini) hai ragione. Quello che è maturato con l’attività del Comitato ARIA ormai riguarda non solo il progetto ACEA, per il quale è nato, ma per l’intero sistema ambientale delle nostre zone.
Invece il fatto che a decidere sia la Regione per tutti gli impianti di trattamento dei rifiuti sposta la questione ACEA a livello regionale. Per questo dobbiamo ricercare una presa di posizione dei candidati di TUTTI i partiti alle elezioni regioni sul piano rifiuti in generale e sui progetti ACEA in particolare.
Sarebbe anche interessante capire cosa sia stato fatto con eventuali altri impianti in Toscana e quello che si sta facendo.
La mia esperienza maturata nell’Autorità Regionale per la Partecipazione mi ha insegnato che la partecipazione è gradita e favorita quando “asseconda” decisioni in pratica già prese.
Sarebbe opportuno costruire collegamenti con altre realtà come i comitati nati a Cividella in Valdichiana sul raddoppio del termovalizzatore CHIMET, il progetto di pirogassificatore a Barga, carbonizzatore e discarica di Piombino, ecc.
Ottima sintesi. Se l’estensione a tutto il territorio comunale è senz’altro un miglioramento, la limitazione del divieto ai soli impianti di rifiuti è un peggioramento. Fermo restando quello detto più volte e qui da Paolo ribadito chiaramente (in tema di rifiuti è la Regione che decide come e dove fare impianti), la nostra osservazione aveva lo scopo di vietare altri impianti insalubri di prima classe (non solo rifiuti) nel nostro comune dal momento che ce ne sono già tre e uno appena fuori a (Po Bandino). Per la serie: abbiamo già dato!!