Impianto ACEA: bella inziativa a Cetona

di Luciano Fiorani

Ieri sera a Cetona, in una saletta stracolma (c’era gente con gli ombrelli che ascoltava dalla piazza) è andata in scena una comunità che, di questi tempi, è raro rintracciare.

Cittadini e amministratori comunali si sono interrogati sull’opportunità o meno di costruire a Chiusi un carbonizzatore; il più grande d’europa nel suo genere.

Come ormai tutti già sanno è stato un coro di NO ma vorrei sottolineare un paio di questioni per chi non c’era.

La prima riguarda riguarda i modi con cui è stata esaminata e discussa la questione da relatori, sindaco, opposizione consiliare e cittadini.

Massimo Mercanti ha aperto la serata illustrando gli “splendidi primati” di questa zona (bellezza del territorio, storia, produzioni agricole pregiate, accoglienza turistica…) che nulla hanno a che vedere col primato del carbonizzatore più grande d’Europa.

I due tecnici, un ingegnere e un ex dirigente di impianti chimici hanno illustrato gli aspetti tecnici dell’impianto in modo chiaro e preciso. E hanno parlato non solo di numeri e caratteristiche dell’impianto ma anche dei tanti aspetti che caratterizzano un processo industriale.

E anche un povero di spirito ha notato l’abisso tra ciò che è andato affermando il sindaco Bettollini in tutti questi mesi: “è un impianto a emissioni zero e a tenuta stagna”, e la complessa realtà industriale fatta di emissioni, di polveri, di rischi, imprevisti, sbadataggini, incidenti…

Ma ciò che più mi ha colpito, e questa è la seconda considerzione, è l’esposizione della ricerca fatta dal chimico (Augusto Bazzocchi) nella quale si è soffermato su alcuni aspetti fin qui sottovalutati.

L’impianto di carbonizzazione spagnolo è vecchio di 10 anni.

Dopo di quello di Valencia, nel resto della Spagna quanti altri impianti sono stati realizzati con questa stupefacente tecnologia? ZERO!

Bazzocchi ha quindi invitato a cercare documentazione scientifica sul funzionamento dei carbonizatori perchè lui non c’è riuscito. E ha ripetuto, per chi non conoscesse la differenza, che un conto è fare ricerca e un conto è fare produzione industriale.

A margine della serata ho appreso un altro aneddoto di questa annosa vicenda.

Nel suo viaggio a Valencia a spese di Acea, il sindaco Bettollini sarebbe stato accompagnato non solo da un assessore e un tecnico comunale ma anche dai familiari.

E’ vero? Il sindaco è bene che smentisca o ne spieghi il motivo e, ovviamente, a spese di chi hanno viaggiato i suoi cari.

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6 risposte a Impianto ACEA: bella inziativa a Cetona

  1. carlo capuccini scrive:

    Io credo che il Sindaco Bettollini abbia cercato di fare del suo meglio e magari anche in buona fede ,si sia lasciato convincere da Acea che la vendita del terreno e la realizzazione dell’impianto fosse cosa buona per Chiusi. Ora però è arrivato il momento di una seria e serena riflessione e anche Lui è bene che la faccia.
    Non si può pensare di mettere a rischio un territorio installando un impianto che seppure tecnologicamente avanzato presenta dei rischi sensibili quali:
    – Sicurezza di conduzione dell’impianto nel tempo priva di incidenti dovuti a guasti meccanici e/o errori di manutenzione che potrebbero causare fuoriuscite tossiche anche con possibili incendi.
    – Rischi dovuti ad incidenti stradali con possibili inquinamenti per mancanza d’idonea viabilità necessaria al transito dei mezzi di trasporto dei fanghi provenienti da più parti, data la quantità giornaliera rilevante e necessaria ai fini del massimo rendimento di funzionamento dell’impianto.
    – Pericolo esistente per la vicinanza della linea ferroviaria con tutte le conseguenze del
    caso per eventuali incidenti dovuti ad eventi incresciosi provenienti dall’una o dall’altra parte.
    – Svalorizzo del territorio avente una predisposizione storico colturale e agricola dando al medesimo un possibile connotato di “ZONA DI RIFIUTI” a scapito di ogni eventuale altra iniziativa turistica alberghiera.
    – Svalorizzo degli immobili a scapito di ogni futura ripresa edilizia .
    I punti di debolezza > dei…

  2. luciano fiorani scrive:

    XPaolo (Scattoni); complimenti per l’esegesi…della spedizione.

  3. pscattoni scrive:

    Se Bettollini ha portato parenti nella visita a Valencia ha fatto secondo me un grave errore politico anche se avesse pagato lui o i parenti stessi quel viaggio.
    Errore ancora più grave invece è stato quello di prestarsi, spero almeno inconsapevolmente, ad un’operazione di promozione del prodotto Ingelia. Il titolo dell’articolo del giornale online periodic.com è chiaro “Ricevimento presso la città di Naquera per supportare il primo impianto di trattamento dei fanghi in Italia con la tecnologia HTC di Ingelia”. Così mentre a Chiusi si discute sull’opportunità dell’impianto, la presenza del sindaco al ricevimento del Comune di Naquera è utilizzata per appoggiare la diffusione quella tecnologia.

  4. Augusto Bazzocchi scrive:

    Desidero chiarire una imprecisione, peraltro marginale, presente nell’articolo del sig. Fiorani. In letteratura in realtà c’è molto su questa vecchissima tecnologia inventata nel 1913, ma se si escludono solo alcuni rarissimi casi, tutta l’informazione deriva da test di laboratorio, e non da impianti industriali. Questi di fatto o risultano falliti o se ne sono perse le tracce. L’unico di cui si sa qualcosa, ma poco o nulla, è l’impianto della soc. licenziataria Ingelia. A fronte di questa situazione nel mio intervento consigliavo grandissima prudenza prima di sottoscrivere un impegno tanto grave per un territorio vocato a ben altro. Inoltre ho detto nel mio intervento che un ridisegno industriale di tutto il progetto è necessario e suggerivo di concordare con Acea di fare a Chiusi il laboratorio di ricerca per cui ha già ricevuto un finanziamento pubblico di 7,3 milioni di euro. Mentre contemporaneamente la regione Toscana potrebbe approvare la costruzione di un reattore a Piombino, a spese e a rischio Ingelia (Ingelia ha fatto richiesta di avviare un impianto anche a Piombino). Su questo reattore questi avranno la possibilità di provare l’effettività del processo, per il sottoscritto molto incerta. Questo per evitare di coinvolgere il territorio in una avventura che mi appare avventata.

  5. Antonio Carbonio scrive:

    E invece basta un rapida ricerca su Google “Ingelia Chiusi” per trovare l’articolo sul sito uficiale nel quale si vedono le foto della visita di Bettollini a Valencia accompagnato come minimo dalla figlia:

    https://ingelia.com/index.php/2019/03/29/espanol-recepcion-en-el-ayuntamiento-de-naquera-para-apoyar-la-primera-planta-de-tratamiento-de-lodos-en-italia-con-tecnologia-htc-de-ingelia/?lang=en

  6. pscattoni scrive:

    Concordo. L’iniziativa organizzata da Massimo Mercanti è stata di grande livello. Come di assoluto livello le relazioni dei tecnici. Ho anche apprezzato l’intervento del sindaco di Cetona.
    Sull’aneddoto escludo sia vero. Non è pensabile che il sindaco Bettollini possa avere portato parenti al seguito, chiunque abbia pagato. La forma in questi casi è sostanza e un’ingenuità del genere non può averla commessa.

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