Scuola; “Così parlò Zarathustra”

friedrich-nietzsche---cos-parl-zarathustra---1899-prima-traduzione-italiana_img_0009_1463466918di Rita Fiorini Vagnetti

Come dirigente scolastica “storica” degli istituti superiori di chiusi ,vorrei poter dire la mia senza schieramenti di parte,oltremodo antipatici e inopportuni ,trattandosi comunque di persone che rappresentano le due istituzioni più importanti: comunali e professionali della nostra cittadina, oltretutto non conoscendo presumo, nei dettagli, le carte

Il dirigente ritengo che abbia agito correttamente seguendo la normativa vigente, anzi andando oltre, da quanto mi risulta, invitando democraticamente i genitori ad esprimere il proprio parere  con una trasparente votazione

Per quanto riguarda l impostazione del dirigente in ordine alla programmazione di iniziative allargate al mondo dell’ arte, della musica e così  via,ritengo che sia più che corretta: è in linea con la ratio della nuova “buona” scuola e per superare qualsiasi forma di “provincialismo”!!

I giovani devono essere preparati ad una svolta culturale che evidenzi le varie individuali capacità in una realtà sempre più aperta e ricettiva

Ricordo con soddisfazione ed orgoglio le varie manifestazioni di qualche anno fa quando anche con il plauso del grande Mogol
Ben 13 pullman partirono dalle scuole comprensive e superiori del nostro territorio per andare a portare il loro messaggio di condivisione e di pace a scuole romane, napoletane, trentine e scambiarsi idee,valori,cultura, realizzando il vero concetto di accoglienza ed integrazione

Il dirigente di allora, unitamente a tutto il personale scolastico, in perfetta armonia, era un animatore culturale? Non lo so

So soltanto che tutti erano animatori di vita, di rispetto, di dignità, vorrei dire di amore nel vero e puro senso del termine. Non si può quindi pensare che il dirigente scolastico non sia persona preparata e  non desiderosa di dirigere la scuola, anzi le scuole, nel modo migliore

Ha fatto un lungo percorso prima di arrivare al posto che attualmente occupa, trovandosi davanti realtà e territori tanto diversi e spesso difficili da trattare

Inserendosi, di volta in volta, in culture diverse spesso apparentemente
incompatibili ma tutte con un unico obiettivo: l’interesse delle nuove generazioni, dei futuri cittadini

Inoltre il dirigente, chiunque egli sia, non agisce mai da solo.  Ci sono, li abbiamo fermamente voluti,gli organismi collegiali che non sono dei semplici esecutori.

Piuttosto organi propositivi e deliberativi, così come il sindaco ,in altro aspetto ,ha una giunta e un consiglio, anche se le opposizioni nell’attuale sistema elettorale non vengono ascoltate

E questo può dipendere anche dall’impostazione di conduzione della maggioranza
Anche le minoranze però rappresentano una buona consistente parte degli elettori!!!

Però nessun organismo può prevaricare l’altro, anche se le motivazioni possono essere nobili e condivisibili. Pertanto la scuola di Chiusi come tutte le altre merita rispetto, e non giudizi affrettati e inopportuni:  i giovani ci guardano e valutano. Non ci dobbiamo lamentare se poi le iscrizioni oscillano e le classi non possono essere attivate

“I panni sporchi “, se e quando ci sono ,si discutono nelle sedi opportune. Altrimenti potrebbe essere, anche se velata , una forma di diffamazione ,per fortuna,non da tutti condivisa.

“I sindaci” “absit iniura verbis” vengono eletti ma i dirigenti hanno un percorso professionale di cui potersi vantare,un curriculum di anni di studi ed impegno. E questo ci deve far riflettere!!!

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Una risposta a Scuola; “Così parlò Zarathustra”

  1. pscattoni scrive:

    Debbo riconoscere che la professoressa Fiorini mai si è lamentata se alcuni dei suoi interventi, perché non conformi alle regole di chiusiblog, non sono stati pubblicati. Ho quindi esitato un po’ prima di passare a farlo con questo. A me pare che il suo post ripeta concetti già da lei espressi.
    Sulla sezione della prima elementare a Chiusi Città molto si è qui dibattuto. Qualcuno, non su chiusiblog evidentemente, ha pensato di sollevare un polverone. Bastava trovare un’opzione accettabile per famiglie e scuola per poi portarla all’autorità competente che aveva deciso per la eliminazione e cioè il Provveditore agli studi. Così probabilmente andrà a finire e tutto questo urlare da parte del sindaco poteva essere tranquillamente evitato. Ma si sa lo stile Salvini ha fatto scuola.
    Parlare di scuola è necessario per lo sviluppo culturale ed economico del nostro territorio. È necessario mobilitare tutti coloro interno ed esterni alla scuola possano dare dei contributi, ma la propaganda politica di parte dovrebbe rimanere fuori dalla porta.

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