Carbonizzatore: perché non informare come a Piombino?

piombino

di Paolo Scattoni

Dobbiamo aspettare cosa risponde la giunta regionale all’interrogazione di SI Toscana a Sinistra di cui abbiamo dato notizia su questo blog? Così afferma il dorettore di Primapagina Marco Lorenzoni. Io ritengo di no. Più si studia meglio è.

Porto ad esempio quelloche sta succedendo a Piombino per un impianto del tutto simile a quelllo proposto da noi da ACEA. Ad affermare che si tratta della stessa tecnologia lo afferma sul suo sito la stessa società Ingelia che detiene il brevetto. A Piombino è stato un comitato a porre la questione. Fra le forze politiche quella che ha più e meglio argomentato il proprio netto NO è stato il movimento 5stelle locale. Chissà cosa ne pensano grillini locali. Per far comprendere di cosa si tratti, mi permetto di pubblicare quasi per intero l’articolo pubblicato su un giornale locale della Val di Cornia.

A me pare che lo sforzo fatto dai 5stelle piombinesi dovrebbe essere preso da esempio. Come dovrebbe essere preso da esempio il giornale locale online che ha pubblicato l’articolo di cui riportiamo un ampio stralcio.

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No al progetto Creo, a dirlo a chiare lettere è il Movimento 5 Stelle di Piombino.

“Piombino versa in una situazione davvero critica sotto il profilo ambientale: – hanno spiegato in una nota – una discarica esaurita che produce miasmi continui, un progetto di raddoppio della stessa, accompagnato dalla vendita a privati del 60 per cento delle azioni della società che gestisce l’impianto, un Sin da bonificare e una catastrofica capacità da parte dell’amministrazione comunale di gestire le problematiche riguardanti il territorio”. Per questo i pentastellati si sono detti contrari all’insediamento nell’area Apea di Colmata che prevede la produzione di bio-lignite tramite carbonizzazione idrotermale di rifiuti organici di varia natura.

Le motivazioni del no sono molte e riguardano l’analisi di vari aspetti: “E’ un progetto del tutto sperimentale, senza garanzie di riuscita. Gli unici 2 stabilimenti presenti si trovano a Valencia, in Spagna (n. 2 reattori con capacità di14.000 ton/anno) e Immingam, Regno Unito (n.1 reattore con capacità di 7.000 ton/anno) con un volume produttivo di molto inferiore rispetto a quello che viene ipotizzato di realizzare a Piombino (n. 10 reattori con capacità di 60.000 ton/anno). Ció significa ricevere rifiuti da trattare da tutta la Val di Cornia e non solo da Piombino. – hanno spiegato i 5 Stelle – Un impianto analogo era previsto a Capannori, ma il progetto è stato bocciato a causa del fatto che la relazione tecnica inviata al Comune prevedeva di trattare anche rifiuti industriali e non soltanto sfalci. Tale informazione, molto importante ai fini della valutazione del progetto, non era stata resa pubblica. Nessuno può quindi assicurare che in futuro questa possibilità non si verifichi anche nell’impianto di Piombino. Inoltre, – hanno aggiunto – nella delibera della Regione Toscana DRG n. 457, riguardante il procedimento di valutazione di impatto ambientale, la soc. Creo chiede di trattare 23 diverse tipologie di rifiuti, mentre nei due impianti sopracitati i Cer autorizzati sono solo 3. I 23 Cer (Codice Europeo Rifiuti) che Creo chiede di trattare variano da rifiuti prodotti da agricoltura, da preparazione di alimenti, a rifiuti derivanti dalla lavorazione di pelli e pellicce, legno, imballaggi, rifiuti prodotti dal trattamento meccanico di Forsu (fraz. organica da rifiuti urbani) e fanghi di depurazione acque reflue e industriali. Sono tutte tipologie di rifiuti che hanno codici a specchio: frazioni organiche che possono presentare caratteristiche di pericolosità”. A pesare sul progetto anche 41 tra prescrizioni e raccomandazioni prodotte dalla Regione Toscana riguardanti le emissioni atmosferiche, l’impatto olfattivo, la posizione, il paesaggio, la situazione idrica del suolo e sottosuolo, gli scarichi e molto altro.

(…)   A tutte queste motivazioni si aggiunge una questione legata alla infelice posizione geografica prescelta per l’impianto: tra una locale enogastronomico con tavoli all’aperto e il porto turistico delle Terre Rosse.

“Chi ci ha governato fino ad oggi vuole caratterizzare Piombino come un polo dei rifiuti. Noi assolutamente no. Abbiamo in mente per Piombino ben altre opportunità, quelle che nessuno gli ha mai concesso”, hanno concluso.

 

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4 risposte a Carbonizzatore: perché non informare come a Piombino?

  1. pscattoni scrive:

    Vediamo di recuperare la comunicazione regionale al Comune che quacuno può aver scaricato prima della rimozione. Quello che invece interessa di più e se e come abbia risposto il Comune.

  2. Bonella Martinozzi scrive:

    E’ stato pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune di Chiusi l’avvio del procedimento e richiesta parere e contributi tecnici istruttori in merito in merito al progetto relativo al recupero di fanghi biologici prodotti dalla acque reflue urbane (Acea)

    http://chiusi.soluzionipa.it/openweb/albo/albo_pretorio_full.php

    http://chiusi.soluzionipa.it/openweb/albo/albo_dettagli.php?id=13435

    Entrambe le pagine contengono alla data odierna il rinvio al link della Regione Toscana/via

    La pubblicazione del link di collegamento alla Regione parrebbe non rendere più visibile , all’interno dell’albo pretorio del Comune di Chiusi , la lettera di trasmissione di avvio del procedimento ai diversi enti interessati, presente, invece , fino alla data del 04/02/2019.

    In merito alla medesima , relativa alle richieste ai vari Enti preposti, riportiamo tre passaggi per il M5S assolutamente rilevanti , senza con questo voler sminuire quanto di diverso contenuto, cui deve esser fornito il parere da parte dell’organo competente entro 60 gg :

    – Al Comune di Chiusi , oltre al parere generale sugli aspetti relativi alla compatibilità ambientale del progetto in esame con riguardo anche agli atti di pianificazione e competenza comunale si chiede un parere in relazione agli specifici aspetti relativi alla variante urbanistica al permesso a costruire e all’autorizzazione paesaggistica amplificata

    -al Settore Bonifiche e Autorizzazioni Rifiuti si chiede oltre ad un
    In risposta al Settore Bonifiche e Autorizzazioni Rifiuti si chiede oltre ad un parere generale sugli aspetto di competenza , un parere sugli aspetti inerenti l’autorizzazione unica dell’impianto ai sensidell’art. 208 del D.Lgs. 152/06

    – al Settore Servizi Pubblici Locali , Energia e inquinamenti si chiede un parere sugli aspetti inerenti la richiesta di autorizzazione ai sensi dell’art. 12 del D. Lgs N° 387/2003 , nonché sugli aspetti relativi al PRB , alla qualità dell’aria e all’inquinamento acustico.

  3. pscattoni scrive:

    Rispondo al commento di Bonella Martinozzi. La prima è una precisazione. L’interrogazione dei consiglieri regionali Fattori e Sarti non si vota perché come noto le interrogazioni non si votano. La precedente era una mozione che impegnava la giunta regionale a organizzare forme di parecipazione. Quella partecipazione non c’è stata.
    La seconda precisazione riguarda chiusiblog che non prenderebbe posizione sul depuratore ex bioecologia. Chiusiblog non è una formazione politica ma più semplicemente un blog che ha come finalità quella del dibattito e del confronto. Ci possono scrivere tutti seguendo poche e semplici regole.
    Se invece ci si riferisce a me, la mia posizione è chiara e più volte espressa: se il depuratore è fuori norma lo si deve chiudere.
    Poi nel mio post c’era una richiesta che riguarda la posizione dei 5stelle di Piombino. I 5stelle di Chiusi concordono con quelle posizioni. Io si.

  4. Bonella Martinozzi scrive:

    In parziale risposta e rettifica all’articolo “ Impianto Acea : dopo l’interrogazione in Consiglio Regionale” , di Paolo Scattoni , il M5S di Chiusi di Chiusi rileva :
    – che la mozione N° 1202 in Consiglio Regionale della Toscana, relativa al processo partecipativo ha avuto il voto positivo anche da parte del Consigliere Regionale del M5S, cosi come , non abbiamo alcun dubbio , riceverà ugualmente voto positivo la rinnovata interrogazione in Regione.8
    – che nessuna “levata di scudi” vi è stata a sostegno dell’interrogazione presentata dal M5S di Chiusi in Consiglio Comunale al fine di ottenere dal Sindaco un confronto effettivo con la cittadinanza , ne’ tantomeno si continua ad assistere ad un minimo accenno da parte di Chiusi blog al problema d’inquinamento ambientale correlabile alla presenza di Bio-ecologia e/o di un’area , ex Centro Carni , altamente compromessa a livello ambientale.
    Il M5S di Chiusi ritiene che la situazione emersa ed emergente sia ben complessa e che debba essere affrontata globalmente, con la massima attenzione e partecipazione di tutta la cittadinanza e delle forze di opposizione, e non solo nella fase finale di resede per la realizzazione di un qualsiasi impianto.
    Ci riserviamo di specificare quanto sopra espresso con un prossimo comunicato di dettaglio nell’auspicio che possa ricevere adeguata divulgazione da parte degli organi di stampa.

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