Immigrati: la geografia politicamente delicata

geografiadi Paolo Scattoni

Il comunicato del comune di Montepulciano su una lezione di geografia alla scuoa media con la presenza di due stranieri  racconta cose che fanno rabbrividire. È una risposta a un altro comunicato del partito di Fratelli d’Italia in cui si esprimeva preoccupazione per l’introduzione di un argomento “politicamente delicato”  .. da affrontare con tutte le cautele del caso”. Tanti anni fa, mio padre, maestro elementare, portò suo suocero che aveva fatto la prima guerra mondiale a spiegare il 4 novembre. Era un argomento politicamente delicato anche quello? Chissà se mio padre prese tutte le cautele del caso. Ormai la politica è vittima dell‘incontinenza verbale di ignoranti che quando parlano di scuola fanno solo danno.
Ho però un sospetto: si cerca di evitare il più possibile di mettere in contatto i richiedenti asilo con la società civile. Ci si dovesse accorgere che sono persone come noi. Dopo l’approvazione della legge sicurezza molti italiani, persone semplici, si rivolgono alla Caritas per capire se con l’abolizione della protezione umanitaria sarà possibile fornire un tetto per i loro amici nel prossimo futuro quando saranno in mezzo a una strada. L’averli conosciuti ha fatto loro capire che sono persone. Si chiama integrazione. Mi dispiace dare una cattiva notizia a quelli di Fratelli d’Italia. Nonostante tutta la loro buona volontà per fermre queste persone ce ne saranno sempre di più e allora bisognerà farsene una ragione e fare una politica adeguata. Senza propaganda e il prima possibile.

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