di Paolo Scattoni
Paolo Micciché ha pubblicato il video di un’uniziativa di cinque anni fa: la conferenza di Ivan Cicconi sulle prospettive del sistema ferroviario italiano (https://youtu.be/SzGPSmeZB94 ). Ivan Cicconi è scomparso da poco. In quella conferenza ci fornì un’analisi che per molte parti è ancora attuale. È particolarmente importante oggi a Chiusi, quando ci si appresta a celebrare la fermata di una coppia di treni ad alta velocità. Come recentemente dibattuto anche su chiusiblog, dobbiamo oggi capire che futuro c’è per la nostra stazione. Per ora è solo un balletto autocelebrativo.
In quell’iniziativa Cicconi presentò in dettaglio il problema del segnalamento. Il passaggio in direttissima dalla corrente continua a quella alternata era allora uno strumento per tirar via la direttissima dall’uso locale. Dopo cinque anni ci dicono che si prospettano novità. La prima è che il “nuovo” sistema di segnalamento verrebbe esteso anche ad alcune parti della rete storica. La seconda novità potrebbe essere rappresentata da un’eventuale materiale rotabile per il trasporto locale con il doppio sistema. Come ci disse Cicconi nel 2012 questi treni non possono certo arrivare ai 300 km/h ma ai 220 si. La tratte che dovrebbero interessarci sono la Sette bagni- Orte e la Figline- Rovezzano che permetterebbero un utilizzo misto ragionevole garantendo i tempi degli attuali intercity e non creerebbero interferenze con i treni ad alta velocità.
Confesso la mia ignoranza tecnica e pertanto mi iacerebbero tutte le correzioni del caso. Se però queste ipotesi sono in qualche maniera realistiche si potrebbe pensare alla creazione di un comitato che almeno tenti di porsi come interlocutore con trenitalia.
Vale comunque la pena rinverdire quanto il Prof Cicconi disse a suo tempo, specchio di un’Italia che purtroppo non è ancora cambiata granché. E senza quel cambiamento etico-culturale non si andrà molto lontano.
Discorso che sarebbe ancora utile e interessante ma non da queste parti dove ai ragionamenti si preferiscono le suggestioni.
Quindi, secondo me, quella lodev0ole iniziativa si è rivelata, per Chiusi l’ennesima perdita di tempo…e di soldi. Perché in questi casi non esiste Pantalone.