di Paolo Scattoni
Almeno un risultato di rilievo il consiglio di ieri l’ha raggiunto: il rispetto del regolamento del Consiglio comunale. Alla buon ora! Il Sindaco di fronte alla decisione delle opposizioni di votare contro il verbale dell’ultimo punto all’ordine del giorno del consiglio del 28 giugno lo ha “venduto” come una punizione. La posizione del sindaco è la seguente: “ho cercato di favorire il dibattito, ma se a voi non va bene da ora in poi si seguono le regole”, che poi ha solennemente letto. Forse il sindaco si dimentica che quelle del regolamento non sono fredde regole punitive. Al contrario sono maturate nel tempo proprio per dare a tutti i consiglieri pari opportunità di espressione.
C’è stato, però, una seconda frittata rovescata e cioè quella che vuole la contestazione della legittimità di una delibera implichi un’accusa di incompetenza del segretario comunale. Vorri ricordare al sindaco che ogni anno in Italia vengono considerati illegittimi migliaia atti della pubblica amministrazione e non per questo chi li ha messi a punto e controllati sia un incompetente. La delibera della quale abbiamo abbondantemente discusso anche in questo blog dichiara conclusa una discussione senza dire che la conclusione era stata forzata dal sindaco e non viene neppure indicato chi abbia votato a favore e chi contro.
Ho anche proposto di chiarire definitivamente la questione con un ricorso straordinario al Presidente 650 euro. Avendo colpevolmente messo il carro alla salita mi impegno per 150 euro. Dei rimanenti 500 per ora solo una parte è coperta. L’invito è rivolto a tutti, consiglieri comunali compresi.
A proposito di consiglieri, non mi spiego il silenzio di 34 giorni. Se vogliamo che quel dibattito in consiglio abbia un significato politico di qualche importanza deve essere accompagnata dalla consapevoleza della cittadinanza.
Ci sono molte posibili strategia e soprattutto la necessità di metterle insieme con un minimo di intelligenza. Non cedo che si debba pensare ad una situazione ideale, ma piuttosto a un processo di trasformazione progressivo. Quello che sta riemergendo nella politica locale sono i soliti modi. Se si vuole capire a cosa puntino lo si può vedere dalle parti del palazzetto dalle parti della lottizzazione La Collina. Lì il danno lo capiscono tutti, a prescindere dalla conoscenza della materia urbanistica. Sono convinto che andare a vedere quei risultati può far capire cosa possa succedere in molte parti del nostro comune.
Purtroppo ce ne sarebbe di ‘ roba’ da buttar via!
Grazie per il commento, ma credo che poco o niente sia cambiato,e rimango convinto che si possa cambiare. Pur con tutte le sue contraddizioni Chiusi rimane un posto che potrebbe benissimo vivere di turismo culturale, e non mi riferisco a Orizzonti.
Roberto (Donatelli) questo tuo riconoscimento a chiusiblog fa ovviamente piacere. Con i post e i commenti si costruisce un po’ di storia di questo paese che possiamo ricercare ogni volta che vogliamo. Non è cosa da poco.
Tu seii fra i pochi che hanno avuto la pazienza di leggere la mia tesi di dottorato sull’urbanistca di Chiusi (1950- 1985) e hai fatto uno dei migliori complimenti che abbia mai ricevuto”Mi ricorda Sherlock Holmes”. Le ultime vicende “urbanistiche” ci riportano a quella ricerca che sembrava soltanto una curiosità storica. Come vedi non si butta via niente.
…..non biasimo tutti i Chiusini, probabilmente, al loro posto, farei lo stesso. Biasimo coloro che non dipendono dal Comune e stanno zitti e i vari Sindaci che mantengono questo stato di ‘servitù’ e ‘paura’.
Per quanto riguarda me, ho 75 anni e le ‘guerre’ le posso fare soltanto se ‘attaccato’ o usando Chiusi Blog.
…livello imbarazzante? ben più che imbarazzante, ma ai Chiusini non gliene importa niente, ed è su questo che il Sindaco fà forza…..io sto bene, in una maniera o un’altra, che me ne importa, perchè dovrei mettere a repentaglio il mio lavoro ( in certi casi),…. avanti popolo!!
Apprezzo l’inervento di Luca (Scaramelli). A scusante posso dire che il battibecco Scaramelli-Annulli è durata poche decine di secondi. Era contrllabilissima e al limite il Sindaco poteva interrompere il consiglio e riportare tutto all’ordine. Ha preferito concludere con unsa procedura illegittima e il verble lo dimostra. Il dibattito non era cnluso, non si è chiesto se c’erano dichiarazione e si è preferito lo “sboronata”. Nel verbale manca el tutto il risultato della votazione. Ovviamente non c’è stata neppure la votazione per l’immediata esecutività. BEN VENGA L’APPLICAZIONE DEL REGOLMENTO. Cosa per altro dovuta.
Il mio silenzio è stato dovuto al fatto che mi auguravo che tutto potesse essere ricomposto o comunque discusso in maniera adeguata nella sua sede naturale e istituzionale, ossia il consiglio comunale, anche perché in quel luogo si erano svolti i fatti. Il mio approccio del resto è stato quello di ripartire da dove il sindaco aveva chiuso la discussione in maniera irregolare. Mi sono scusato con il Consigliere Gianluca Annulli perché personalmente ritenevo che al di là dei contenuti e delle motivazioni il mio fosse stato un comportamento prevaricatore che gli aveva impedito di parlare, chiarito questo ho affrontato la vicenda da un punto di vista politico. Mi sono reso conto una volta di più che tipo di aria tiri in Consiglio Comunale: del resto spacciare il regolamento come una punizione la dice già lunga, così come ritenere un’offesa addirittura di cui dover rispondere in chissà quali sedi, il considerare il verbale non rispondente al dibattito e considerare la chiusura del consiglio comunale precedente non regolare. Non è stato quindi possibile nella sede istituzionale poter ridiscutere la questione, così come speravo.
Come a dire: fino ad oggi s’è fatto alla bona ma adesso…andiamo a Regolamento (Arbore&C).
Credo inoltre che le sedute della massima Istituzione comunale vadano adeguatamente ripensate perché siamo arrivati ad un livello davvero imbarazzante.
Grazie Francesco. Per ora basta un impegno qui o tramite email a me.
chi raccoglie le quote?