Fondazione Orizzonti: chiede un immobile al Comune per pagare i debiti

debitidi Paolo Scattoni

Allora, la sequenza comincia a farsi chiara. L’11 gennaio Primapagina pubblica un’intervista (in realtà con poco virgolettato) il cui la presidente della Fondazione Orizzonti annuncia le sue dimissioni. L’articolo ci dice il perché: “Non perché la barca stia affondando e il bilancio sia preoccupante, ma perché qualcosa è successo, qualche mese fa. Quel qualcosa si chiama elezioni comunali”. Voi come la leggereste? Un cittadino qualsiasi, che magari non gliene importa niente delle vicende interne del PD locale, si rassicura: il bilancio non è preoccupante. In realtà se si va a leggere quello che la presidente dice il giorno dopo non è proprio così. Magari la presidente dimissionaria non è preoccupata, ma un cittadino comune  (almeno il sottoscritto) invece si preoccupa. Infatti in apertura del Consiglio di indirizzo La Presidente ricorda che la perdita di bilancio 2014 ha completamente eroso il fondo di dotazione e che in seguito a questa la Regione Toscana ha richiesto l’invio di un piano quinquennale per la sua ricostuituzione. Abbiamo quindi mandato una proiezione a 5 annie questo bgt (budget, NdA) è stato fatto anche in considerazione di quella proiezione inviata. La Presidente informa quindi il Consiglioche con il Sindaco hanno già condiviso possibili soluzioniper risanare il fondo di dotazione. Una soluzione potrebbe essere quella che venga passato in proprietàalla fondazione stessal’immobile in cui ha sede; ciò permetterebbe oltre che una ripatrimolizzazione anche di accedere ad un finanziamentocon la Banca Valdichiana al fine di risanarela difficile situazione finanziaria“.

e più oltre

“La situazione finanziaria (…) continua ad essere molt difficile; avendo trovato una situazione debitoria molto alta, continuiamo ad essere in riconcorsa. Il contributodel 2017 del Comune è già stato tutto utilizzato, anticipato dalla banca per pagare il 2016. Ad oggi abbiamo ancora circa 80mila euro da pagare. Adesso dobbiamo fare fatture agli sponsor, manca il saldo della regione e del mibact, però è chiaro che la situazione finanziariaè di tensione. Anche da questo punto di vista siamo intervenuti, come già comunicato al precedente consiglio, ed abbiamo parlato con la banca chiedendo se ci poteva fare un finanziamento per fari spalmare questo aggravio finanziare  in più anni. Come sopra rilevato, ciò è legatoall’operazione sull’immobile con il Comune di Chiusi, perché lo stesso sarebbe messo come garanzia per l’eventuale mutuo”.

Vengono naturali alcune considerazioni. Che cosa hanno fatto Sindaco, Giunta, e minoranze mentre la gestione Rossi della Fondazione dilapidava tutto il fondo di dotazione? Se non se ne fosse accorta la Regione si sarebbe continuato con questa incredibile cosmesi di bilancio?

Davvero sono tutti d’accordo nella cessione gratuita di un immobile di proprietà comunale? Per il niente che conta io ad esempio non sono d’accordo per molti motivi che qui non specifico. Mi piacerebbe però sapere che cosa pensano i consiglieri comunali tutti di questa probabile decisione. È giusto che si proceda senza una dovuta consultazione della cittadinanza?

Io penso che se ne debba almeno discutere.

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13 risposte a Fondazione Orizzonti: chiede un immobile al Comune per pagare i debiti

  1. pscattoni scrive:

    Questo post ha sinora ottenuto circa 200 contatti, che per chiusiblog non sono pochi. Il tema interessa molti cittadini. Dei politici per ora si è espresso soltanto Luca Scaramelli. Il consigliere di Possiamo ha annunciato il suo voto contrario sul punto specifico dell’Ordine del Giorno del consiglio di domani. Forse l’argomento avrebbe dovuto avere un’attenzione pubblica maggiore con l’aiuto di chi poi dovrà decidere. Dai consiglieri che della Fondazione Orizzonti furono i fautori, compresi alcuni dell’allora minoranza, non c’è stata presa di posizione. Ormai ci siamo abituati. Della documentazione a supporto inviata ai consiglieri non c’è per ora possibilità di accesso da parte di noi comuni mortali. Speriamo che riusciremo a capire qualcosa dal dibattito consiliare.

  2. pietro bacosi scrive:

    Povera Chiusi, come sei ridotta! Viva i tempi delle arti fatte dai dai chiusini, senza nomi illustri, senza baracconi stipendiati. Non mi dilungo, ho frequentato il teatro in tutti modi e ho avuto la soddisfazione di vedere dei pienoni. Ora a volte vedo quattro gatti in piazza del duomo e anche al teatro.Andate a vedere le spese di quei tempi per far divertire i chiusini e i forestieri che venivano da tutte le parti. I vecchi mi hanno insegnato: fate il passo secondo la gamba. Io so solo una cosa questa Fondazione Orizzonti prima finisce e meglio è. Parlo per me, ma se vi piacciono sovvenzionateli voi.
    Parlo da cittadino, non da politico perché in tal senso non ho ruoli. È necessario che i politici “impegnati” si rendano conto non sono padroni di fare e disfare di quello che hanno in gestione. Senza un dialogo con i cittadini, perché pagano le tasse come tutti per il mantenimento del patrimonio. Non credo che chi viene eletto a governarlo possa distruggerlo. Inoltre andando a vedere molte cose in giro fatte prima delle elezioni, sono diventate dei cacatoi. Di questa amministrazione, anche se non ha beneficiato del mio voto, come cittadino vorrei parlare bene del suo fare, perché la democrazia mi ha insegnato di non mettere il paraocchi e quindi guardare a 360 gradi. Se sbaglio accetto le correzioni ma non voglio essere preso in giro se ho ragione. Avanti o popolo, ma a me pare che andiamo indietro, coraggio.

  3. luciano fiorani scrive:

    Se non ricordo male in quell’incontro parlai, proprio riferendomi al “clima culturale di Chiusi”, della mancanza totale delle pre-condizioni per una discussione e un confronto seri.
    Oggi, con questo documento reso pubblico da Paolo Scattoni, ne abbiamo ulteriore prova.
    Quasi sempre si parla senza cognizione di causa perché chi ha le informazioni “le cova” e quando finalmente ne veniamo a conoscenza il quadro di cui abbiamo discusso improvvisamente cambia.
    Ma che modo è questo?
    Venerdì in Consiglio comunale verrà decisa la cessione alla Fondazione della sede in cui risiede perché il quadro economico è talmente deteriorato che servono i soldi della banca ma in garanzia va dato qualcosa e allora si procede con le alienazioni.
    Al di la come voteranno le opposizioni vi pare un modo serio di procedere?

  4. Luca Scaramelli scrive:

    Per chiarezza, quando dichiaro che non ero a conoscenza di quanto già noto dai verbali della fondazione mi riferisco specificamente alla cessione della proprietà dell’immobile.

  5. Luca Scaramelli scrive:

    Lo scopo dell’incontro sulla cultura organizzato da “Possiamo” prevedeva di parlare anche della Fondazione, sebbene l’obiettivo principale fosse altro, di fatto poi in quell’occasione, data anche la presenza della presidente molto tempo fu dedicato alle vicende che hanno riguardato “Orizzonti”. Ammetto che in quella circostanza, per mancanza mia, non ero a conoscenza di quanto già noto dai verbali della Fondazione, certo qualcuno oltre alla presidente sapeva ma nulla fu detto di specifico sugli argomenti trattati in questo articolo. “Possiamo”, nelle varie occasioni istituzionali e non, in questi mesi ha comunque dichiarato in maniera chiara e senza tentennamenti quale sia la sua posizione sulla vicenda “Fondazione”, avremo ulteriore occasione per farlo nel consiglio di venerdì motivando la nostra contrarietà alla cessione gratuita dell’immobile da parte del Comune.

  6. pscattoni scrive:

    D’accordo con Paolo (PMiccichè). Io credo che i due gruppi di opposizione non fossero a conoscenza della cosa. Altri lì presenti certamente ne erano a conoscenza, ma si sono guardati di esporla.
    Che oggi se ne discuta prima del consiglio di venerdì è stato un puro caso. Dopo aver scritto l’articolo sulla stagione delle verifiche politiche e amministrative mi è venuto un dubbio. Subito dopo aver pubblicato mi è venuto lo scrupolo di visitare il sito della fondazione e ho trovato il verbale del 12 gennaio. Da qui la correzione. Una coincidenza che ci ha permesso di discutere un po’. Molto poco, ma si poteva anche arrivare a venerdì senza neppure questo poco.

  7. PMicciche scrive:

    Luciano Fiorani scrive che nell’incontro organizzato da Possiamo questa situazione non è emersa. Qualcuno dei referenti delle minoranze sa spiegare come mai?
    Quanto al resto, succede qui in piccolo quello che, in grande, succede altrove. Si procede comunque alle iniziative anche senza copertura: un po’ sperando che i contributi pubblici o gli sponsor siano sempre quelli o persino aumentino, un po’ che gli incassi crescano (chissà perchè mai dovrebbero se non si creano le condizioni perchè ciò accada) e un po’ in malafede…dico “un po’”, ma il grado di questa malafede è spesso variabile e mai per difetto….

  8. roberto donatelli scrive:

    Mi piace molto il’….avendo TROVATO una situazione debitoria molto alta…’
    Se non sbaglio quelli che ora sono all’elmo sono gli stessi che erano presenti durante la gestione Rossi……presenti? Forse erano in vacanza.

  9. pscattoni scrive:

    Purtroppo questo blog è frequentato da alcuni e non da altri che non se ne giovano. Questo è uno spazio per tutti e questa è una caratteristica di chiusiblog sin dalla sua fondazione.
    La cessione dello stabile praticamente in piazza Duomo è uno sconcio, sono totalmente d’accordo. La cultura costa? Ma se ancora non si è tentato di dare un indirizzo di politica culturale decente. Per Orizzonti non posso che ribadire quanto ho scritto da alcuni anni (almeno dai tempi di chiusinews) prima chiude la fondazione e meglio è.
    Per quanto riguarda i piccoli creditori che non si fanno avanti, pazienza. Vuol dire che a loro va bene così.

  10. luciano fiorani scrive:

    Un bel quadretto, non c’è che dire.
    Non è che nell’incontro organizzato da Possiamo siano emerse queste situazioni, eppure le cifre erano note visto che il documento è dei primi di gennaio.
    Ma a che gioco si gioca?
    “Ad oggi abbiamo ancora circa 80mila euro da pagare”, il Fondo di dotazione è stato completamente eroso e ora si dovrebbe regalare alla Fondazione l’immobile in cui ha sede per portarlo in garanzia alla banca per poter aprire un mutuo. E per fortuna che i creditori (meno uno) ancora non bussano a denari.
    Ora verranno a dirci che la cultura costa. Come la politica.

  11. Romano Romanini scrive:

    Quindi nessuno ha detto che sono tutti d’accordo. Bene ne prendo atto.
    Per quel che mi riguarda, ovviamente, non sono d’accordo. Si continua a utilizzare i soldi dei cittadini per tenere in piedi i carrozzoni del PD.
    Quanto a “tutti” gli altri vedrai che la risposta arriverà molto presto.
    Io comunque credo che sia scorretto continuare a mettere maggioranza e opposizione sullo stesso piano delle responsabilità. Perché le domande genericamente poste a tutti, senza distinzioni, questo denotano.

  12. pscattoni scrive:

    È una domanda. Basta rispondere no o si. Poi, volendo, si può anche articolare. La domanda c’è perché di questa cosa non ne avevo mai sentito parlare.

  13. Romano Romanini scrive:

    Quale è la fonte che ti permette di affermare “(…) Davvero sono tutti d’accordo nella cessione gratuita di un immobile di proprietà comunale (…)”?
    E ancora: la stessa fonte ti ha detto chi siano quei “tutti”?

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