di Rita Fiorini Vagnetti
“Semina un pensiero e raccoglierai un’azione, semina un’azione e raccoglierai un’abitudine, semina un’abitudine e raccoglierai un carattere, semina un carattere e raccoglierai un destino”
Andando indietro nel tempo ho ripensato a come la SCUOLA, nel corso degli anni, ha affrontato il tema della memoria e del ricordo per non dimenticare. Ho ritrovato nel percorso dei miei ricordi un volumetto , raccolta di poesie dell’ ”associazione ” SCUOLA STRUMENTO DI PACE” , di cui sono stata, per molto tempo, delegata regionale. L’argomento affrontava il tema della pace intesa come prerogativa per una pacifica convivenza, come rispetto dei diritti umani con il riconoscimento della diversità di lingue,di tradizioni e costumi e la consapevolezza che tale diversità costituisce un’autentica ricchezza per tutti gli esseri umani. Tra le varie poesie scritte da alcuni studenti delle varie regioni, mi piace segnalare i pensieri espressi da rappresentanti di scuole di tutte le regioni italiane che hanno avuto il riconoscimento , insieme a tutte le altre, di essere state lette, valutate ed ascoltate come una festosa melodia di emozioni e sensazioni
LA PACE CI SARA’ QUANDO
La pace ci sarà quando
non si sentiranno più cannoni sparare,
quando un vecchio
stringerà la mano di un bambino,
quando non si vedranno più
lacrime di bambini innocenti,
quando ogni essere umano
amerà il prossimo,
più di se stesso,
quando la luce sconfiggerà le tenebre
e il buio scomparirà per sempre,
Quando ci sarà tutto questo
potrò finalmente dire
ORA E’ PACE.
GLI OCCHI DI UN BAMBINO
ho guardato negli occhi di un bambino
era un bambino soldato
nei suoi occhi ho visto tristezza
angoscia, purezza,
mancanza di felicita’
mancanza di libertà
mancanza di amore
mancanza di genitori
mancanza della vita
di un bambino
I suoi occhi avevano visto
guerra, morte
bombardamenti
laghi di sangue
Ma non vedrò mai più occhi puri
come quelli.
LA SCUOLA NON E’ UN CIRCO
La scuola non e’ un circo
la scuola non e’ un parco giochi
ma un luogo di unione.
Si studia, si parla
e si cresce insieme
La scuola non e’ un luogo di guerra
ma un luogo di pace
ti insegna a rispettare gli altri
se stessi e le cose
La scuola e’ uno strumento di pace
ma spesso si trasforma in un luogo di lotta
di risse
dove nessuno si rispetta
Ci si sente indifesi
e, a volte, soli
spero che un giorno tutto questo finira’
e in tutti i luoghi la pace potrà governare
Credo che con queste semplici, genuine parole, i giovani hanno voluto mandare un messaggio particolare , ben mirato agli adulti a qualunque livello e ruolo essi operano un messaggio ai responsabili istituzionali per la soluzione dei problemi, un messaggio alla SCUOLA che può gettare le basi della formazione della persona e della partecipazione ad un serio impegno civile almeno cosi’ a me e’ sembrato di leggere tra le righe ed oltre forse i giovani hanno davvero bisogno di risposte e di speranze, oltre che di conoscenza dei fatti, , ,