di Paolo Scattoni
Gira sui social una segnalazione del movimento 5Stelle di Chiusi di un sito del governo http://www.magellanopa.it/bussola/ dove vengono riportati i risultati di un’indagine a campione sull’efficacia relativa a trasparenza e partecipazione. Sono stati utilizzati ben 66 parametri. Il Comune di Chiusi come si classifica? All’ultimo posto (sicuramente a pari merito con altri) in quanto risulta insufficiente su tutti i 66 parametri. Difficile superarli? Non si direbbe visto che comuni a noi vicini riescono a superare tutti, o quasi tutti, i requisiti.
Allora prima di andare a discutere dei programmi (operazione comunque indispensabile) sarebbe bene si discutesse dei prerequisiti per un sistema di democrazia rappresentativa. Poi visto che la trasparenza costa e la paghiamo noi sarebbe bene che se ne desse conto.
Massimo (Mercanti) io sto cercando di capire. Se tu hai qualche indicazione potremo verificare meglio.
(Scusa Paolo) Mi sbaglierò ma ho la sensazione che state prendendo un “abbaglio”… sarebbe il caso di approfondire bene. Può esserci una spiegazione che a mio parere non è quella adombrata…
Sto cercando di ricostruire la vicenda. Ai tempi in cui la funzione di addetto stampa era ricoperta Simone Marrucci, era stato dato un incarico ad un’impresa locale, l’incarico di costruire un sito adeguato alla normativa sulla trasparenza. Non avendo conseguito l’obiettivo, si è ricorso alle risorse interne. Difficile dubitare della competenza di Enzo Sorbera. Evidentemente per i numerosi compiti che lo assillano non è stato possibile fare un lavoro adeguato. Con tutti i soldi che si spendono per cose di importanza molto minore non sarebbe male pensare anche a questo.
A me sembra un fatto grave eppure c’è chi ha sentenziato: capirai che novità, si sapeva che il sito del comune faceva schifo: oppure (saccentemente), “Strano modo di affrontare il problema della trasparenza nelle PPAA…”.
Poi c’è chi è attento a questi aspetti, da sempre.