Palazzetto: analisi del Presidente dell’Emma Villas

giammarco bisognodi Giammarco Bisogno

Mi piace sottolineare, in merito all’intervista da me rilasciata a Primapagina, che non si parla mai di responsabilita’ di banche o banca. La mia e’ una sensazinone che percepisco, di scetticismo generale e mi riferisco alla popolazione in genere, alle opposizioni politiche ed alla banca di Chiusi, che e’ stata per prima interpellata proprio perche’ si tratta della banca locale. In sintesi ritengo che una serie di fattori messi insieme e per la precisone quelli sopra brevemente elencati mi hanno portato a riflettre sul proseguio del percorso palazzetto dello sport a Chiusi.

Ripeto tutto cio’ non accusa nessuno dei tre fattori elencati in quanto la gente ha diritto ad avere dubbi, la politica puo’ non condividere tale scelta e la banca locale puo’ ritenere non fattibile un’operazione locale per motivi a loro sicuramente logici. Si dimentica comunque diversi aspetti dell’operzione e vale a dire, la possibilita’ di poter sviluppare un progetto volley di serie A nel nostro paese, di creare iniziative alternative al volley e vale a dire concerti, eventi, tornei nazionali ed internazionali e cosa non da poco (che la banca non puo’ snobbare o fare finta di nulla) contribuire a risolvere una macchia vergognosa di un’opera non terminata come il campo sportivo che a Chiusi ha permesso di fare passarella anche al Gabibbo.

Noi come Emma Villas cerchiamo con il contributo del Comune di realizzare un’opera che ci impegnerebbe non solo nella progettazione e realizzazione ma soprattutto nella gestione, con i rischi imprenditoriali per ben 30 anni. Un piccolo dettaglio che spesso tanti si dimenticano e soprattutto apostrofano come regalo del palazzetto alla Emma Villas: ma il palazzetto tra 30 anni tornera’ non solo di proprieta’ (perche’ di proprieta’ ne rimmarra’ sempre) ma di uso e gestione del Comune di Chiusi stesso.

Ritornando alle banche e’ evidente che stiamo lavorando con altre banche e tutte sono molto interessate all’operazione ma finche’ sara’ possibile cercheremo di chiudere l’operazione con la “nostra banca” che tanto bene sta facendo al territorio di Chiusi e non solo. Il team composto da Comune di Chiusi, Emma Villas e BCC di Chiusi sarebbe sicuramente la chiusura di un cerchio perfetto. Non si dimentichi inoltre che la Emma Villas in questo progetto ha coinvolto oltre 100 aziende locali e non, la banca stessa (main sponsor) ed una media di circa 700/1000 spettatori al palazzetto ogni sabato che giochiamo in casa e oltre 50 raggazzini e ragazzi del settore giovanile. Esiste poi un aspetto sentimentale che e’ legato al fatto che la Emma Villas e’ di Chiusi come il sottoscritto e che il piacere di fare una cosa cosi’ importante sul paese dove sei nato e cresciuto non ha paragone con altre soluzioni, tra l’altro anche piu’ convenienti dal punto di vista imprenditoriale.

Il fatto che a qualcuno non piaccia il volley non significa nulla e’ un progetto sportivo/sociale/economico e lo sport che si gioca non vuol dire nulla, andrebbe appoggiato a prescindere (Se piace il progetto). Sul fatto della societa’ di gestione o sui dubbi che il volley finisca presto non comportano assolutamente nulla, la durata di una attivita’ sportiva non si puo’ definire, dipende da tanti fattori, tra cui il sostegno dei tifosi e del pubblico. Comunque nella convenzione sara’ previsto la possibilita’ del Comune a subentrare alla societa’ di gestione in caso di debacle societaria. Comuque a questo punto la Emma Villas proseguira’ nei colloqui e proposte delle varie banche, progetto e contatti con le aziende ma contemporaneamente valutera’ la soluzione Siena in tutti i suoi aspetti, economici e di volonta’ della stesa citta’ di Siena della Societa’ Men Sana di ospitare il nostro Volley, capacita’ di seguito della citta’ di Siena e zone limitrofe, interesse degli eventuali sponsor e soddisfazione personale e gratificazione di chiamarsi Emma Villas Siena.

Resta poi comunque un fatto, dobbiamo provare ad andare in serie A e la cosa non e’ per niente facile, anzi!!! Nell’occasione vi invito tutti a venerci a sostenere gia’ da Sabato a Bergamo che sara’ molto dura al PalaNorda!!! Mi piace inoltre ringraziare tutti coloro che fino ad oggi ci hanno seguito sostenuto, tifato ed inseguito in tutta Italia, gli sponsor tutti, la BCC ed il Sindaco che dire che non ce la mette tutta sarebbe un oltraggio all’impegno ed al coraggio, ed un grazie anche a quelli che non ci hanno seguito o anche a quelli che non amano il volley e che magari presto verranno a vederci e potrebbero diventare nostri sostenitori come tanti che quando sono arrivati a vederci non conoscevano neanche le regole!!!! E poi alla fine Forza Emma Villas e Forza Chiusi….SEMPRE!!!!! Giammarco Bisogno

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6 risposte a Palazzetto: analisi del Presidente dell’Emma Villas

  1. Giammarco Bisogno scrive:

    Grazie Romano per il post, con molto piacere parleremo di numeri e strategie per l’eventuale nuovo palazzetto. Sicuramente lo faremo attraverso una presentazione pubblica anticipando il tutto da una conferenza stampa. Stiamo preparando anche un sito che consentira’ a tutti, in tempo reale, di vedere i suddetti nuemeri e strategie. La mia parola e’ trasparenza e confronto, sempre nei limiti ed equilibri tra l’aspetto pubblico e quello imprenditoriale. Mi piace sottolineare che 60.000 euro s’intendono come contributo in conto capitale e cioe’ per realizzare il palazzetto che comunque tra 30 anni ritorna di piena proprieta’ del Comune, quindi della collettivita’ e solo 10.000 euro per la gestione che per la struttura che andremo a realizzare non sono granche’. Confermo gia’ da ora che rinunceremo all’ulteriore contributo previsto dal bando di 30.000 euro annui. Mi piace ricordare che nel frattempo la Emma Villas dovra’ pensare ad organizzare e finanziare la squadra di Volley per affrontare (speriamo) un faticoso e dispendioso campionato di A/2. Sul fatto di spendere questi soldi su un palazzetto e’ del tutto opinabile ed ho gia’ risposto su un altro post di Chiusi Blog a Luciano Fiorani. Un caro saluto. Giammarco Bisogno

  2. Romano Romanini scrive:

    Caro Giammarco, la mia opinione conta meno di nulla ma vorrei comunque esprimerla. Premesso che non è in discussione in alcun modo EmmaVillas (di cui ho già detto il personale apprezzamento in altro post su Primapagina) ma come usare i soldi della collettività: Siccome i soldi li metterà quasi esclusivamente la collettività (tutti quelli di investimento (2,3 mln) e gran parte di quelli di gestione), è irrinunciabile una valutazione politica delle priorità sulle quali investire le scarse risorse disponibili. La mia opinione è che, nell’attuale congiuntura, altre sono le priorità per contrastare una crisi che non accenna ad arrestarsi. Dopo la sciagurata esperienza dello stadio del Gabibbo, l’Amm.Comm. non ha alcuna credibilità per proporre o gestire operazioni di questo tipo. Non le ha perchè ha dimostrato di non averle e le prove, per chi le volesse vedere, sono tutte alla Pania. L’unica via credibile per un recupero dello scempio è che a mettere i soldi dell’investimento sia un privato. EmmaVillas ha un progetto imprenditoriale che sostenga l’idea? Modello di gestione (cosa fare e con chi), volumi stimati delle attività, piano economico finanziario con investimenti, oneri finanziari, ricavi attesi e tempi di ritorno degli investimenti ecc.. Se c’è un progetto con queste caratteristiche (e io spero che ci sia) credo che sia il momento di tirarlo fuori dal cassetto.

  3. roberto donatelli scrive:

    Grazie per la risposta, e per l’impegno che la Emma si prende per il futuro dello spazio dello stadio.

  4. Giammarco Bisogno scrive:

    Buongiorno, rispondo a Donatelli, al palazzetto presentato e progettato con circa 2.000 posti vanno aggiunti un bar e piccolo ristorante e zone comune da individuare (tipo palestra o baby park). Verra’ inoltre individuata sulla parte rimasta vuota della tribuna un campetto polivalente e da verificare (magari piu’ avanti) la realizzazione di una piscina di dimensioni 25x 12,5. Per Paolo Scattoni, chiaramente non mi riferisco alla Bcc quando si parla di banche, ma chiaramente il mio sogno sarebbe avere l’unanimita’ del consiglio comunale ed il finanziamento della BCC. Credo che un progetto cosi’ debba essere condiviso dalle forza politiche, dai cittadini (o quasi) e dalla banca del territorio. Capisco tutte le perplessita’, ma come ho scritto sul Post di Fiorani, con un po’ di buon senso si puo’ trovare le soluzioni per i problemi sociali ed il palazzetto, che credetemi serve davvero non solo per il volley ma anche per tante iniziative e supporto per le attivita’ dei settori giovanili che oggi, giro vagano per le palestre dei comuni limitrofi. Comunque a supporto delle priorita’ sociali e’ intenzione della Emma Villas Volley, realizzare una Fondazione Emma Villas che raccolga una cifra minia annuale di 10.000 ricavata da una percentuale degli incassi ed altre forme da donare, ogni anno, al comune per le esigenze “vere” tipo quelle elencate da Fiorani.

  5. pscattoni scrive:

    Pubblico con piacere l’interventodi Giammarco Bisogno. Ho evitato di inserire enfatizzazioni grafiche o altre modifiche editoriali. Questo confronto è sicuramente positivo e vanno evitate occasioni di polemiche inutili, per andare invece alle questioni vere.
    Ci dice il presidente Bisogno che ci sono istituti di credito pronti a finanziare l’inziativa. Meglio così, perché dall’intervista a Primpagina sembrava emergere il contrari. Così si elmina anche un conflitto che sembrava essersi generato nei confronto della BCC. Non è la banca locale che determina un eventuale affossamento dell’iniziativa. Su questa, per quanto mi riguarda e per il niente che vale, permane la mia contrarietà che ho espresso più volte sin dai tempi del bando per la manifestazione di interesse.

  6. roberto donatelli scrive:

    Credo che il punto sia questo: i lavori riguardano soltanto la costruzione di un palazzetto per il volley (lunga vita alla Emma), o includono anche altre strutture sportive? Mi sembra che fino ad ora non ci sia stata una risposta chiara in merito a cosa verrà fatto al ‘grande stadio’

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