Così finisce lo stadio di Pania: tutti d’accordo?

paniadi Giorgio Cioncoloni

AL PUNTO 10 DEL CONSIGLIO COMUNALE DI LUNEDÌ 9 FEBBRAIO SARA’ IN DISCUSSIONE IL SEGUENTE ARGOMENTO:

“Lavori di completamento e gestione impianti sportivi di Chiusi Scalo, loc. Pania – Valutazione idea progettuale ed approvazione graduatoria definitiva.”

La proposta è quella di affidare alla società Emma Villas, unica che abbia risposto al bando predisposto dalla Giunta, i lavori per la realizzazione di un nuovo palazzetto dello sport in loc. Pania, utilizzando una parte delle strutture già edificate, che dovevano servire per il nuovo stadio, e la gestione per 30 anni, dopodiché la proprietà passerà al Comune.

Il progetto prevede la realizzazione di un manufatto a copertura di parte della tribuna esistente e di un campo di gioco polivalente in luogo dell’area dove era previsto il campo di calcio.

Una porzione della tribuna esistente resterà al di fuori del manufatto e potrà essere dedicata a spettatori di eventuali attività sportive da svolgere all’aperto per ulteriori superfici di gioco o piscine.

Il comune concederà in gestione le strutture esistenti, il cui costo è stato di 1.400.000 euro;

concederà un contributo in conto capitale annuo di 60.000 euro per 30 anni, per un totale quindi di 1.800.000 euro;

si accollerà la realizzazione delle opere di viabilità quantificate in circa 500.000 euro.

L’impegno del comune può quindi essere quantificato in 3.700.000 euro oltre ad un contributo iniziale di 10.000 euro all’anno per la gestione, contributo che successivamente potrà arrivare fino a 40.000 euro.

VORREMMO SAPERE CHE COSA NE PENSANO OBIETTIVAMENTE I CITTADINI, METTENDO DA PARTE I CONDIZIONAMENTI CHE POSSONO SCATURIRE DAL TIFO O DALL’ENTUSIASMO CHE PUO’ SUSCITARE L’ATTUALE SITUAZIONE DI CLASSIFICA DELLA SQUADRA DI PALLAVOLO DI SERIE B1, IN MODO DA PORTARE IN CONSIGLIO UN NOSTRO PARERE CHE TENGA CONTO ANCHE DI QUELLO DI TUTTI COLORO CHE VOGLIONO ESPRIMERLO.

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11 risposte a Così finisce lo stadio di Pania: tutti d’accordo?

  1. Carlo Giulietti scrive:

    Sono sempre stato a favore di ogni tipo di attività sportiva, in quanto tale, meno quando lo sport diventa “impresa” e non serve più per gli scopi di cui parla Alessandro Fedi, ma mooolto diversi.
    Qui non si tratta di fare campetti polifunzionali per vari sport, atletica leggera compresa, a costi ragionevoli, ma di investire cifre esagerate (“…quantificato in 3.700.000 euro oltre ad un contributo iniziale di 10.000 euro all’anno per la gestione, contributo che successivamente potrà arrivare fino a 40.000 euro..) in opere che, per piccole realtà come Chiusi, in momenti in cui la gente soffre la fame, non può pagare affitto, studi dei figli e le tasse (ICI, no anzi IMU, ma no TASI, TARES, tasse su casa, terra, suolo, a presto su aria, sole, volevano metterla sui gatti, IVA ecc., ecc. ) hanno raggiunto livelli insostenibili, inammissibili, sono, almeno apparentemente, un insulto.
    Spero si valuti bene, prima di fare i ricchi… con i soldi degli altri!

  2. Non esiste nessun bussines plan a conoscenza dei consiglieri c’è solo l’impegno economico del comune che per adesso è come sapete di 70.000 € annui per trenta aanipiù le spese di urbanizzazione compreso la rotonda per l’accesso ed i parcheggi. Dei 70.000 10.000 vanno per la gestione che determinano il prezzo massimo di utilizzo del palazzetto per le società extra emmavillas a 52, 00 € l’ora. Se il contributo del comune passerà da 10 a 40.000€ annui la tariffa scenderà a 13,00 €.

  3. pscattoni scrive:

    Nel suo elenco Alessandro Bologni si è dimenticato di citare almeno tre palestre scolastiche, di cui almeno una è già utilizzata da gruppi sportivi (elementari di Chiusi Scalo). Ce ne sarebbe una quarta prevista nell’edificio della Villetta.
    E sempre la solita storia: è stato fatto un business plan. Si potrebbe conoscere? Quanto costa il secondo palazzetto lo sappiamo (ammesso che non lievitino nel tempo). Ma i benefici? È proprio un’analisi costi-benefici che manca (o che comunque non è pubblica). Visto che questo è un progetto che paghiamo noi contribuenti forse non sarebbe male che la facciano (bene) e ce la facciano conoscere.

  4. carlo sacco scrive:

    Per il Sig.Fedi.Nessuno dice che lo sport faccia male al fisico ed alla mente,non ho detto questo,anche perchè si sà che è il contrario semmai e ciò che afferma Lei è noto.Il mio discorso voleva far riflettere che tale problema oggi è diventato quasi vitale per i giovani che sembrano scaricare solo su questo le loro energie,spesso proprio per tale fatto trascurando anche altri lati che possono essere anche più formativi che giuocare a Volley od a calcio. ”Il senso di appartenenza non si raggiunge solo con lo sport”, anzi….Io ormai settantenne non mi sono mai formato col senso di appartenenza datomi dal calcio od altre discipline ed escludendo altri interessi. Non mi dirà che non sia così spero.E’ un discorso da arretrati il mio? Nei paesi del terzo mondo si giuoca ugualmente a pallone senza investire milioni di euro nei palazzetti sportivi.Nel mondo moderno tali discipline sono venute assumendo i connotati che riguardano ”i soldi” ed anche la politica usa e promana tale tendenza,dandogli secondo me uno spazio eccessivo a confronto con altre esigenze.Ecco quindi il mio discorso che intendeva mettere in luce tutto questo.E come dice appunto Bologni che conosce il territorio di Chiusi meglio di me,se si fa un conto reale,le strutture per realizzare quell’investimento in salute necessario per il corpo si vedrà che ce ne sono parecchie.

  5. Alessandro Fedi ha pienamente ragione e i motivi che ha espresso hanno portato alla costruzione del palaFuccelli nel 1981, è stato costruito un capannone per il canottaggio, sono stati costruiti e mantenuti due campi da calcio (Chiusi e Montallese) più un’altro per gli allenamenti, sono stati fatti campi da tennis e recentemente un campo da calcio a 9, un ciclodromo, una pista di pattinaggio. Direi che fortunatamente a Chiusi non ci si può lamentare che la scelta dello sport di base per i ragazzi non ci sia.

  6. Alessandro Fedi scrive:

    Egregio Sig. Carlo Sacco,
    qualsiasi medico Le consiglierà di praticare qualunque tipo di attività fisica, a meno che uno non abbia impedimenti particolari, per i benefici che porta alla salute ed all’organismo.
    Ogni sport che preveda movimento, se praticato a seguito dei dovuti controlli e senza esagerare, modifica alcune caratteristiche fisiche della persona che lo esercita, in maniera da apportare miglioramenti ai vari apparati interessati.
    L’organismo ne riceve benefici dal punto di vista del tono muscolare, del controllo del peso, della circolazione, in pratica di qualsiasi suo apparato, inoltre una regolare attività fisica fa bene anche all’umore, aiuta a “depotenziare” lo stress e a scaricare tensione.
    Lo sport quindi è un “investimento” in salute a qualsiasi età.
    Se poi vogliamo parlare dei giovanissimi, consideri che i bambini di adesso non salgono più sugli alberi come facevo io anta anni fa. Hanno perso la possibilità di acquisire delle abilità motorie importanti per il loro sviluppo e praticare uno sport colma (o almeno tenta di colmare) questa lacuna, favorendo anche la socializzazione tra loro ed il “senso di appartenenza” (mi riferisco agli sport di squadra).
    Alla luce di ciò, anche in periodi di “vacche magre”, inserendo lo sport in un appropriato contesto sociale, credo sia giusto e doveroso considerarlo una risorsa e non solo un divertimento.

  7. carlo sacco scrive:

    Mi si dovrebbe spiegare,soprattutto in questi tempi di magra, anzi di assoluta magra, perchè nelle menti delle persone gira e prende forma l’idea della la necessità assoluta dello sport, che diventa quasi prioritaria , anzi ci si erge a difesa di ogni iniziativa che riguardi tale direzione di marcia, magari tralasciandone altre che oggettivamente sono più importanti per tutti. Io dentro di me una idea ce l’ho del perchè , ma vorrei sapere quella degli altri che sono a favore come se la spiegano.

  8. Paolo Scattoni scrive:

    Scrive Giuseppe Baffoni: “Il campo di calcio rimane un misero campo di calcio”. Beh dipende. Con un investimento molto lontano da quello per lo stadio si può ottenere una qualità del tutto dignitosa. Magari si torni a quanto pubblicato cinque anni fa quando si ipotizzava un uso diverso per quell’area.
    Che la soluzione prospettata sia una risposta allo spreco ho seri dubbi. Si analizzino bene le condizioni. Così se il progetto dello stadio è servito al salto del sindaco Ceccobao verso altri lidi, il progetto del secondo palazzetto sembra servire al salto dell’attuale sindaco verso il consiglio regionale. Loro saltano, ma la patata bollente dell’impegno finanziario rimane poi con noi semplici cittadini.

  9. Giuseppe baffoni scrive:

    Poiché il comune ha comunque sostenuto dei costi ed in ogni modo, che sia palazzetto che sia stadio, dovrà sostenerne, al fine di non lasciare opere incompiute e sperpero di risorse pubbliche, penso che la costruziOne di una struttura quale un palasport sia senza ombra di dubbio di maggiore utilità per la cittadinanza visto il suo utilizzo polivalente. Ed anche quando, speriamo mai, ma l esperienza ci insegna (vedi c.lago), la squadra di Volley non dovesse più essere a questi livelli il palazzetto rimarrebbe ed al suo interno le attivita sportive e non che possono essere praticate sono numerose. Il campo di calcio rimane un misero campo di calcio.

  10. pscattoni scrive:

    Ho sempre considerato la costruzione dello stadio di Pania una follia. Alcuni mi hanno criticato per questa posizione. Ora si scopre che uno stadio non era necessario e si può benissimo andare avanti con gli impianti che ci sono, appena migliorati. Mi piacerebbe che i critici di allora spiegassero oggi le loro posizioni.
    La follia sembra continuare con la “trasformazione” dello stadio non finito in palazzetto al servizio di una società sportiva che riceverà, se ho capito bene, un contributo dal Comune di 60.000 euro all’anno. Un’altra follia.

  11. niccolò martinozzi scrive:

    Lo stadio di pania deve essere finito come da progetto iniziale.A margine può essere costruito anche un palazzetto. Basta con gli sprechi !

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