Quella che sembrava solo l’ennesima forzatura propagandistica sta assumendo i contorni di un vero e proprio giallo. Il caso è quello del centro merci.
Chiusinforma titolava al riguardo: Il centro logistico è pronto, due aziende sono già operative. A corredare il pezzo la foto del sindaco che taglia il nastro dell’inaugurazione. Appena due giorni dopo in un’intervista a primapagina lo stesso sindaco precisa, corregge il tiro e lancia una vera e propria bomba.
Il centro merci, si legge su primapagina, “Quello pubblico, finanziato dal patto, è – secondo Scaramelli – meno di una espressione geografica. Una strada con il nulla intorno”.
Sempre nello stesso resoconto si apprende che i terreni su cui sarebbe dovuto sorgere l’impianto non sarebbero stati nemmeno espropriati.
E’ chiaro che a questo punto va fatta chiarezza una volta per tutte.
Il sindacodeve dire ai cittadini di Chiusi come stanno davvero le cose cominciando con lo spiegare a cosa sono serviti il milione e ottocentomila eurospesi in quella operazione.
I terreni che costeggiano la strada del centro merci sono stati espropriati o sono ancora di proprietà privata?
Se sono stati acquisiti dal comune quanto sono stati pagati?
Il costo della strada,unico intervento concreto e visibile realizzato nell’area, a quanto ammonta?
Non c’è solo la questione di un’opera mai portata a compimentoma, se le cose stanno come dice il sindaco, c’è da capire come sono stati utilizzati i soldiche il comune ha ricevuto dal Patto.
E questo, sia chiaro, è un dovere a cui il sindaco non può sottrarsi; sia per il ruolo che ricopre oggi sia per gli incarichi ricoperti nei due precedenti mandati.
Stefano Scaramelli infatti non è arrivato due anni fa in comune, ma per quasi nove anni ha ricoperto l’incarico di assessore, prima alle finanze e bilancio e poi alle attività produttive nelle giunte Ceccobao.
Chi meglio di lui può spiegarci come sta l’ingarbugliata questione?
5 risposte a Come è stato speso un milione e ottocentomila euro?