Quello che non so!

 di Paolo Giglioni

Approfitto di questo spazio che mi viene concesso nel Blog, per poter parlare del mio senso di appartenenza al PD.

 Ho partecipato la scorsa settimana ad una assemblea, svoltasi nel circolo di Chiusi Scalo. Non farò il resoconto di quello che si è detto ma almeno esprimere un parere politico lo voglio fare. Ricollegandomi a quello che è il clima che stiamo vivendo, quali sensazioni ho ricevuto e quello che non so ancora spiegarmi!

 Di momenti critici la Sinistra li ha già vissuti, ero più che uno sbarbatello quando vissi gli anni del Compromesso Storico, quindi non mi stupisco di quello che sta accadendo ora, in termini di disorientamento politico. Le condizioni erano diverse allora, vi erano altre idealità, c’era soprattutto Berlinguer ed Aldo Moro, i quali avevano capito la necessità di un ricambio politico ed i pericoli per le sorti della Democrazia.

 Non fu un caso che quegli anni definiti di piombo per il terrorismo, ci fu un governo di unità nazionale e non fu un caso che il PCI fu duramente attaccato da Sinistra o meglio da quella che veniva definita extra parlamentare. Adesso viviamo una grande emergenza dettata dalla crisi economica ed il nostro paese paga politiche liberiste e monetarie che ci hanno messo in ginocchio.

 Il PD si è trovato in una situazione, pur avendo la maggioranza alla camera come coalizione di Centro Sinistra, di impotenza perché grazie alla legge porcellum non ha avuto il premio di maggioranza al Senato.

 Bersani che ho sostenuto convintamente, ha tentato fino all’ultimo di fare un accordo con i Grillini, ricevendo ceffonate a destra ed a manca e quando parlo di destra e di manca parlo di quella interna al Partito, con la vergognosa imboscata dei 101, mai individuati (si è parlato di questo) che hanno bruciato la candidatura di Prodi, padre nobile del Partito e di Bersani. Io quello che ho contestato è questo tergiversare fino all’ultimo, per poi arrivare all’intesa con il PDL e non aver voluto sostenere Rodotà ! Molti dei big locali sono intervenuti a quella assemblea e di fondo c’è incertezza, dubbi oppure fughe in avanti ! Si aspetta il Congresso come una panacea , c’è il solito refrain del “Fuori tutti e tutto” (come se si fosse ad un supermercato), il no inaspettato da parte di qualcuno di era Bersaniana al finanziamento dei Partiti, il benvenuto fra noi renziano e chi come me modestamente vuole un partito di sinistra, che aspetta il congresso per capire se questo partito sarà ancora di sinistra ! Poi c’è chi ha deciso di andare via e di questo me ne dolgo perché è un compagno con cui ho lavorato insieme tanto tempo e questo al di là di tutto, ha significato condivisione di idee e battaglie politiche! Io come ho detto a quest’ultimo aspetto il congresso , perché il Partito non è di proprietà esclusiva di qualcuno che continua a presumere di avere il vento in faccia e l’oro in bocca come i biscotti saiwa !

 La sinistra è anche qui, non vuole asfaltare nessuno, tiene ai propri riferimenti ideali e da quelli vuole ripartire come senso di appartenenza ! Non ha voglia di subire purghe staliniane e di concepire il rinnovamento come una selezione della razza chianina !

 

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