Il 2 marzo 2013 in Piazza Duomo 1 alle 16,00 verrà inagurata la mostra fotografica di Carlo Sacco “Falkland Road, ovvero la prostituzione di Mumbai”.
La mostra rimarrà aperta sino al 17 marzo con orario di apertura dalle ore 10,00 sino alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19, la domenica dalle 10,00 alle 12,30.
L’inziativa è della Onlus “The Face of Asia- Archivio Fotografico-Storico Sacco” presieduta dallo stesso Carlo Sacco e dall’associazione La Goccia con la sponsorizzazione di Comune di Chiusi e dall’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese. La parrocchia di San Secondiano ha messo a disposizione i locali.
Così Carlo Sacco presenta la sua mostra:
“Falkland Road e dintorni formano un’area della vecchia Mumbai vittoriana e fatiscente nella quale è concentrata gran parte della prostituzione della megalopoli indiana. E’ un labirinto di strade, un susseguirsi di stati di abbandono e fatiscenza architettonica e “morale” degli umani che vi abitano, lavorano e muoiono: un crogiuolo pazzesco dell’universo indiano.
La strada delle gabbie è uno dei luoghi più fotografici del mondo, non solo trionfo del colore, ma un luogo dove il cacciatore d’immagini “impazzisce” per la presenza di innumerevoli componenti di scene di vitae per le difficoltà operative a rappresentarle. Tutto questo e anche molto di più è Falkland Road.”
A seguito del post a mia firma ospitato in agosto 2012 su Chiusiblog relativo alle ” Cow Pills ” ovvero pillole per vacche all’ingrasso-prendente spunto ad un articolo di Ettore Mo sul Corriere della Sera,l’Associazione La Goccia
mi chiese la disponibilità di immagini sul tema,per realizzare una mostra che comprendesse anche la data dell’ 8 Marzo significativa per la condizione della donna. Trattandosi di materiale d’archivio ormai da anni stampato e quindi con un costo ormai ammortizzato ho reso disponibili 30 immagini da me scattate in Falkland Road a Mumbai dai primi degli anni ’70 agli ultimi degli anni ’90.Si tratta perlopiù di ritratti stampati in Cibacrome provenienti quindi da materiale invertibile,ormai non più realizzabili in detta modalità poichè i processi di stampa si sono evoluti,soprattuttto con la fotografia digitale.Sono immagini tipiche di ” fotografia di reportage” e quindi non ambiscono ad avere alti livelli di qualità fotografica proprio per le condizioni in cui sono state riprese.Note iconografiche dattiloscritte da me sul tema specifico accompagneranno la mostra.Sarò lieto di dare verbalmente spiegazioni tecniche riguardanti sia le modalità di ripresa sia l’iconografia dei luoghi a quanti lo chiederanno. Una esperienza di operatività fotografica
unica che auguro a molti ”image hunters” attuali.