Campagna elettorale: la necessità dei contenuti

di Paolo Scattoni

Appena tre giorni fa su chiusiblog si discuteva delle primarie del centrosinistra e delle loro conseguenze. Grillo faceva le sue “primarine” sul web, mentre non si capiva quando ci sarebbero state quelle del centrodestra.

Oggi invece siamo in piena campagna per le elezioni politiche che si terranno fra circa due mesi e mezzo. Se si considera che l’ultima data per la presentazione delle liste e della candidature deve essere fatta non oltre 45 giorni prima, ormai ci siamo.

Che cosa è successo? Un signore di 77 anni ha deciso che per il centrodestra non c’era miglior candidato di lui e così ha deciso di far cadere il governo dopo un lavoro ai fianchi. Monti, però, non ha voluto farsi rosolare a fuoco lento e ha staccato la spina.

Questa situazione ha un sicuro vantaggio: si vota prima. Nel Regno Unito si vota dopo un paio di settimane dalla crisi e anche se non così presto, ma con tempi sicuramente inferiori ai nostri, succede nel resto d’Europa.

A questo al pro si contrappongono molti contro. Il primo è quello che il vecchio signore riproponga il vecchio ritornello del “liberale” contro il “comunista”, che la magistratura è faziosa e anche lei comunista, che la colpa della crisi è tutta della Merkel, che la si risolve abbassando le tasse così vaneggiando.

L’altro “contro” riguarda la legge elettorale. Si rivota con il cosiddetto “porcellum”, insomma i partiti scelgono chi siederà in parlamento. Le primarie del centrosinistra avrebbe richiesto altre primarie per i candidati. Ora la ristrettezza dei tempi non permetterà questa procedura e probabilmente si ricorrerà a un surrogato di valore assai ridotto.

Ci saranno conseguenze anche qui a Chiusi. Con tutta probabilità il “fare argine” e la richiesta di compattezza contro l’avversario di destra eviterà di dover parlare dei risultati delle primarie. Si potrà nascondere ancora una volta il vuoto dei partiti e in particolare quello del Partito Democratico. Per alcuni sarà come il cacio sui maccheroni. Bisognerebbe invece che ci fosse un atto di coraggio e riuscire a fare meno propaganda elettorale e più riflessione sul ruolo della politica per caratterizzare il governo. A livello nazionale come locale.

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5 risposte a Campagna elettorale: la necessità dei contenuti

  1. Naturalmente, se si inizia con la storia che ” sono tutti uguali”, è molto probabile che mi toccherà fare questo scomodo viaggetto ad Arcore. Bersani ha detto chiaramente che il lavoro sarà il fulcro della futura azione politica del PD e quindi , speriamo, del governo. Tu non voti pd e quindi non gli credi, ma di qui a dire che se vince Berlusconi o Bersani è la stessa cosa, ce ne corre………! Ti riconosco, che fino ad oggi, abbiamo guardato poco o niente, a quelle fasce di reddito, anche se il problema mi sembra molto più vasto, purtroppo.

  2. carlo sacco scrive:

    Simone, spiegami perchè chi ha votato Berlusconi non lo debba rivotare a questo giro. Io non l’ho votato soprattutto per il suo passato a cominciare da quando andava a braccetto con Craxi e poi per le sue disincantate favole raccontate alla gente che ha voluto accettare la dose massima del populismo.Alla destra stà bene questo,da sempre.Stanno bene le folli spese per gli aerei militari, pagare meno tasse possibili, giustificare le privatizzazioni, essere contro la supposta”massa di manovra” della FIOM isolata da Bonanni ed Angeletti ,di chi prende 800-900 euro al mese.In questo assordante silenzio del PD su qeste tematiche adesso per nuovamente ”pararsi il retro” scende di nuovo in corsa dicendo che l’Italia ha bisogno di lui, ed ancora gente ci crede e spera che torni in sella. Daltronte l’Italia questa è….quindi tutto è possibile…e lui con i suoi paggi pagati lo sà, pur essendo impresentabile.Vincerà senz’altro l’aggregazione PD, Monti,Casini, ma avranno vita dura.Specie quelli degli 800-900 euro al mese che venga Berlusconi o Bersani credo che per loro poco cambi.Purtroppo.

  3. A livello locale, mi riferisco a Cetona, il PD organizza per il 20 dicembre un’assemblea chiamando a raccolta tutti gli elettori che hanno partecipato alle primarie per il leader… Non credo che l’ordine del giorno sia la ri-discesa dell’Unto Italiota quanto la discussione intorno all’indicazione dei futuri candidati parlamentari e i contenuti politici della campagna elettorale. E’ auspicabile che da tali occasioni scaturiscano delle indicazioni formali da far pervenire presso le direzioni provinciali, regionali e nazionali. In pratica il buongiorno si vedrà dal mattino…

  4. pscattoni scrive:

    … si ma partendo da dove? 🙂 Il problema questa volta non è soltanto vincere, ma come vincere. Se la vittoria elettorale non sarà accompagnata da un inizio di rinnovamento dei partiti e del sistema politico in genere, si sarà fatto assai poco.

  5. Nelle ultime elezioni politiche, il PDL, ha preso 13.629.464 voti, su 36.452.305 votanti; cioè 13.629.464 persone, hanno ceduto alle favole berlusconiane…….e passi. MA ORA, DOPO TUTTO QUELLO CHE HA COMBINATO E SOPRATTUTTO, DOPO TUTTI I DISASTRI CHE HA FATTO, mi date una ragione, ma dico UNA, per cui un elettore di destra possa di nuovo votarlo? Come può un elettore di destra, con degli ideali, diversi dai miei, ma pur sempre con degli ideali, pensare di nuovo a BERLUSCONI??? Mi voglio sbilanciare: se a questo giro prende più di 7.000.000 di voti ( e non so pochi..) vado ad Arcore in ginocchio!!!!!!!

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