Riparliamo dei dati del Piano Strutturale. In un precedente articolo abbiamo visto come l’aumento di ben 750 abitanti in un decennio non ci sia stato proprio. Abbiamo visto come quasi 500 di quegli abitanti sia stato ottenuto utilizzando un dato di censimento 2001 errato.
Se questo errore sia dipeso da una cattiva trascrizione o da altro non lo sappiamo. Magari ci spiegheranno. L’errore è però certo e quell’errore si riverbera sulle esagerate previsioni di fabbisogno. Ma non è finita perché dopo aver enfatizzato questa massiccia crescita (che non c’è) così prosegue il testo introdotto nella Relazione Generale:
“Questo positivo andamento crescente della popolazione e dei nuclei familiari va anche valutato in un contesto demografico più complesso e connesso con la vicina realtà economica di Po’ Bandino nel Comune di Città della Pieve , che rappresenta una naturale prosecuzione del tessuto urbano chiusino e che ha rappresentato nell’ultimo decennio un’importante attrazione per la popolazione chiusina dal punto di vista residenziale.
Nonostante il trend in cescita della popolazione chiusina, infatti, va registrato un dato costante di migrazione della popolazione dal Comune di Chiusi al Comune di Città della Pieve nella misura di circa 50 persone (…)”.
Mi sono però chiesto: ma possibile che ci sia una domanda unidirezionale e nessuno venga da Città della Pieve a Chiusi? Questa volta potevo evitare di “disturbare” gli uffici di Chiusi e mi sono rivolto a quelli di Città della Pieve. Ho fatto una domanda e dopo pochi giorni mi è arrivata la risposta via posta certificata. Si tratta delle statistiche di quasi 11 anni (dal 2002 fino al 18 ottobre- dati freschi dunque).
La tabella che mi hanno inviato la riporto qui sotto:
Ebbene con mia grande sorpresa ho visto che il flusso in entrata
verso il nostro comune è abbastanza consistente. Così lo sbilancio non è di 50 persone come dichiarato in relazione ma soltanto di meno di 25. Insomma si è esagerato soltanto di più del doppio.
Ma poi questo sbilancio di 25 persone all’anno dipende dalla insufficiente potenzialità edificatorie di Chiusi? Credo proprio di no, ma se anche così fosse, si tratterebbe di un centinaio di unità residenziali a fronte di molte decine di migliaia metri cubi di potenziale recupero. (continua)
3 risposte a Il mito delle grandi migrazioni verso Città della Pieve