Il mio ricordo di Renato Nicolini

di Paolo Giglioni

Dopo aver saputo della morte di Renato Nicolini, mi sono avventurato in questo breve ricordo.

Figura epica, genio e sregolatezza l’assessore che ha ridato Roma ai romani, dopo gli anni bui del terrorismo e delle precedenti gestioni democristiane.

Venni a conoscenza della sua fama da una compagna di Roma che me ne parlò in termini entusiastici: della possibilità per tutti di riprendersi la città. Partecipando alle iniziative da lui organizzate ho avuto modo di conoscere monumenti importanti di Roma come la basilica di Massenzio che colpevolmente non conoscevo. Da allora divenne per me un punto di riferimento fondamentale quella sinistra che voleva rimanere tale, ma che voleva pure divertirsi e riderci sopra!

Imparai allora il significato profondo del termine “effimero” e il ruolo fondativo di tale termine: coniugare la cultura con il coinvolgimento delle persone comuni.

Lui ci riuscì. Impegnò le borgate romane e dimostrò che si poteva intrattenere le persone con qualcosa di più alto e più importante, senza essere parrucconi.

L’ho conosciuto personalmente in una fase particolare della storia della Sinistra Italiana, quando dal PCI si passò al PDS e nell’anno successivo, se non erro il 1990, uscì una nuova componente intorno alla cosiddetta mozione 3, quella di Bassolino.

Lui aderì a questa mozione e molto più modestamente anch’io !

Veniva considerata la mozione del NI ! Invece i contenuti erano molto importanti, tralascio di entrare nel merito perché questa è un’altra storia !

Però vorrei brevemente ricordarlo perché ebbi l’onore di sentirlo a Chianciano, quando venne a presentare la mozione Bassolino ! Lo accompagnai alla Biblioteca, successivamente in Albergo e l’indomani al treno ! Lo portai anche in Comune a Chianciano, allora ero assessore al personale, lo feci partecipe del mio lavoro e mi accorsi della sua profonda conoscenza delle cose amministrative.

Era una persona estremamente curiosa , mi chiese molte cose ma soprattutto ebbi la netta sensazione che sapesse conoscere gli umori e le tendenze delle persone. Una volta accompagnato al treno non ebbi più la possibilità di incontrarlo. Seppi della sua posizione critica nei confronti della candidatura a Sindaco di Rutelli ed ebbi la sensazione chiara che il Partito non l’avesse saputo realisticamente valorizzare !!

Adesso rimane questo ricordo breve, ma significativo per me, e l’onore di averlo conosciuto !

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