Che la Notte blu sarebbe stata un successo di pubblico ci voleva poco a capirlo. E così è stato. Dopo tanti anni anche Chiusi città ha riassaporato il piacere di un bagno di folla.
I più anziani e attenti abitanti del centro storico sostengono che non si vedeva una simile affluenza di gente dalle prime, storiche, edizioni della Festa dell’uva.
Tanti ragazzi e ragazzini, gente anche dallo scalo e dai paesi vicini hanno invaso non solo via Porsenna, piazza duomo e l’Olivazzo ma si sono riversati in tutto il paese perchè tanti erano gli angoli con musiva dal vivo e attrazioni varie.
Soddisfatti naturalmente gli organizzatori e vedere aperti fino a notte tarda i bar con i tavoli tutti occupati ha fatto un certo effetto. Per i parcheggi è stata una vera e propria prova del fuoco.
Tutto bene dunque?
Sotto il profilo quantitativo senza dubbio si, ma è chiaro che iniziative come questa non possono essere la norma e il rischio dell’una tantum è sempre incombente. Ci sarebbe poi da pensare ad attrazioni specifiche perchè tirare a far tardi per far tardi non può essere la molla principale.
Verso le quattro era ancora possibile incontrare gruppi di ragazzi specie ai tavolinetti del chiosco di largo Cacioli ma il grosso della folla verso le due ha preso la strada del ritorno a casa.
Insomma si è trattato di un piacevole bagno di folla per un paese avvezzo al “mortorio” ma che non smuove di una virgola i problemi di appeal di Chiusi. Ma questi sono di pertinenza di altri, non di chi ha organizzato la Notte blu.
7 risposte a Un bagno di folla per Chiusi città