La vicenda mi ricorda la famosa barzelletta del convento dei tre frati certosini che avevano fatto voto del silenzio. Unica eccezione, soltanto un frate ogni anno poteva rivolgersi agli altri. Il primo anno un frate utilizzò l’evento dicendo “La minestra della cena è troppo salata”. L‘anno successivo il secondo frate si rivolse agli altri con queste parole: “Secondo me invece la minestra ha poco sale”. Infine, il terzo anno, l’ultimo frate sbottò con “sono stanco di questa discussione sul sale nella minestra”.
Mi pare che i tempi del Comune siano un po’ gli stessi. Ecco la vicenda. Siamo all’11 lugio del 2011; la consigliera di minoranza Fiorini propone una commissione per conoscere la situazione delle iscrizioni alle scuole superiori di Chiusi. Dall’esterno si capisce poco la ratio della richiesta. Un insegnante di quelle scuole osserva che sarebbe bastata una telefonata alle segreterie delle stesse. Comunque la Commissione viene istituita, ma la consigliera Fiorini si dimette subito perché non viene nominata presidente. La sostituisce il capogruppo della Primavera Cioncoloni. Poi di questa Commissione non si sente più parlare.
I lavori della Commissione vengono discussi (pare) nel Consiglio comunale del 28 ottobre 2011. Nessuno nota questa relazione. Si lo confesso, non sono andato ad ascoltare quel Consiglio come d’altra parte più di ottomila cittadini residenti a Chiusi. Allora non c’era neppure la registrazione pubblicata. Comunque dei contenuti nulla si dice, né sulla stampa locale né tanto meno (ci mancherebbe altro!) su questo blog.
Così il poco dibattito sulla scuola deve fare a meno del prezioso documento. Su questa mancanza faccio riferimento in un articolo sul blog del 17 maggio. Fra l’altro affernavo “Nel luglio 2011 ci fu una baruffa su una commissione del Consiglio comunale che avrebbe dovuto iniziare il lavoro. Quella commissione era a termine, i risultati di quel lavoro non sono stati poi resi pubblici e tanto meno dibattuti. Non si ha notizia se poi ci sia stato un coordinamento fra scuola e imprese”.
Sullo stesso post così commentava il consigliere Cioncoloni:
“La Commissione Consiliare, che era stata richiesta dalla consigliera Fiorini, aveva solo lo scopo di verificare lo stato delle iscrizioni degli studenti. Nonostante questa finalità limitata cercò di andare oltre tentando di fare un quadro della situazione scolastica complessiva e dei possibili sviluppi. Al termine dei lavori ha redatto una relazione finale che è stata illustrata e dibattuta pubblicamente nella seduta del Consiglio Comunale del 28 ottobre 2011 con delibera n. 95”.
“Benissimo. Se il consigliere Cioncoloni ci manda quella relazione la pubblicheremo molto volentieri. Il dibattito potrebbe ripartire da lì”.
Il consigliere comunale Cioncoloni non ha risposto alla richiesta e così il 19 maggio ho intrapreso la procedura di accesso agli atti chiedendo: Relazione della Commissione sulla situazione scolastica discussa nel Consiglio Comunale del 28 ottobre in allegato alla delibera n.95”.
Con una lettera raccomandata datata 6 giugno ma spedita giovedì 9 e a me pervenuta ieri 13 giugno mi si dice:
“Gentile Sig. Paolo Scattoni, riscontrando la sua richiesta di accesso ai documenti prot.n. 7576 del 19/5/2012, Le comunico che la deliberazione del Consiglio Comunale n.95 del 28 ottobre 2011, da lei citata non contiene allegati . Distinti saluti.”
In attesa che qualche lucida testa di qualche frate certosino di stretta osservanza politica dica che è stanco di questa diatriba sulla trasparenza, mi permetto di chiedere:
Ha sbagliato la citazione della delibera il consigliere comunale Cioncoloni? E’ stata discussa una relazione di una Commissione consiliare senza che venisse allegata a verbale?
Possiamo anche ricordarea qualche sagace funzionario che i tempi della carboneria dovrebbero ormai essere alle spalle da quasi due secoli? Viva l’Italia, più o meno giovane.
11 risposte a La fatica della trasparenza e la giovine Italia