Ragazzi in gamba: L’udienza papale

Comunicato dell’Associazione Ragazzi in gamba

“Papa Ratzinger si è, quindi, rivolto con affetto all’ associazione ‘Ragazzi in Gamba’, accompagnata dal Vescovo di Montepulciano–Chiusi-Pienza Mons. Rodolfo Cetoloni, nel cinquantesimo di attività”.

Con queste parole Avvenire racconta il saluto che il Santo Padre ha rivolto all’ associazione nazionale che ha sede in Chiusi e che ha partecipato, mercoledì 23 maggio, all’udienza in Piazza S. Pietro. Tra ragazzi, docenti e genitori sono state 740 le persone che hanno partecipato al giubileo che ha concluso la 50° edizione della rassegna e sono convenute a Roma provenienti, oltre che da Chiusi, da Andria, Brembate Sotto, Catanzaro, Crotone, Nocera Inferiore, Rocca di Caprileone (Me), San Pier Niceto (Me), Scafati, Taranto e Terni.

Molti erano reduci dagli spettacoli conclusivi di martedì 22 a Chiusi ma altri si sono mossi appositamente per partecipare all’udienza. Nel breve incontro personale il Vescovo ha presentato al Papa, Don Mosè Mannelli, ideatore e fondatore di “Ragazzi in Gamba” e Marco Fe’ come presidente e conduttore dell’iniziativa. Dopo cinquant’anni siete ancora ragazzi in gamba?” ha domandato il Santo Padre sorridendo. “Ci proviamo, con l’aiuto del Signore” ha risposto Marco Fe’. “Quest’anno festeggio 60 anni dalla mia ordinazione sacerdotale” ha aggiunto Don Mosè facendosi vicino al Papa e baciandogli le mani. “Come me!” ha risposto il Santo Padre con dolcezza e tenera complicità.

L’udienza del 23, ottenuta ed aiutata dal prezioso interessamento del Vescovo, pur nell’estemporaneità e nelle contraddizioni che da sempre distinguono “Ragazzi in Gamba”, è stata un’epifania del suo spirito più autentico che costituisce il segreto del suo successo. L’iniziativa infatti è scaturita dal seno della Chiesa di Chiusi città che iniziò, negli anni ‘50, ’60 e ‘70, una pastorale di educazione permanente alla gioia con il Carnevale dei Ragazzi, alla vita con i campi diocesani dell’ Azione Cattolica e alla fede con il Cammino Neocatecumenale.

Voglio raccontare le emozioni di un chiusino orgoglioso di Ragazzi in Gamba – ha scritto Tommaso Provvedi – … sentire il Papa nominarci… vedere 740 persone giunte da tutta l’Italia … la commozione di Don Mosè … sono cose che non hanno valore solo per un credente, ma per tutta la comunità chiusina. Oggi si è visto che la realtà di Ragazzi in Gamba è ben più grande di quello che si vede a Chiusi! Una nota stonata? La partecipazione chiusina: solo 20 persone”.

E così Tommaso ha colto l’aspetto profetico. Se così non fosse non sarebbe vero il monito evangelico secondo il quale “Nessuno è profeta in patria”. Forse per quella forma di esotismo, molto diffusa a Chiusi, che ci spinge ad apprezzare le cose altrui e a non riconoscere il valore di quelle che abbiamo in casa. Ragazzi in Gamba come profezia anche per aver intravisto l’eccellenza di quell’itinerario educativo che parte dal bello dell’arte ma lì non si ferma e persegue il vero e il buono nella prospettiva dell’educazione integrale della persona che non può disconoscere la dimensione dello spirito.

Mezzo secolo di storia sta a dimostrare la necessità di proporre ai giovani quei grandi valori capaci di dare senso alla vita. E’ quello che i giovani vogliono, perché non si accontentano di mezze misure e di orizzonti limitati. Tendono alle decisioni estreme, radicali e all’ assoluto.

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