ESISTE UN FRONTE DEL NO?…o esistono cittadini che hanno necessità di sapere, approfondire e formarsi una propria convizione?
L’associazione CULTURALE “ABC” si propone, per statuto, la conoscenza, l’approfondimento e la divulgazione di argomenti che molti cittatidini vorrebbero conoscere.
Incontrare voci del territorio, per confrontarsi, è necessario oltre che per onorare il nostro statuto, anche per verificare il nostro stato di conoscenza su argomenti che riguardano il nostro comune.
La nostra volontà non è quella di essere contro ma quella di essere :
-a favore di una crescita intellettuale
-a favore di un approfondimento e conoscenza, in modo da creare modelli sostenibili
-a favore del confronto, in ogni direzione
– a favore della ricerca di esperienze che estranee al nostro territorio possano diventare una guida o un suggerimento
Non mi dilungo altro ma specifico che parlare di fronte del NO non appartiene al linguaggio della nostra associazione, che anche se continuerà ad accogliere richieste di confronto non potrà e non vorrà mai essere configurata come un’altra forza “partitica” in contrapposizione.
*Portavoce dell’Associazione ABC
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Lorenzoni e Bacosi potrebbero averci preso: non é forse il “divide et impera” l’ABC della politica?
La politica dell’urbanistica a Chiusi (tanto per non confondere politics con policy) non è da me condivisa. Altri la condividono. Dato che la politica dell’urbanistcia per quanto riguarda il piano strutturale è anche la politica dell’urbanistica di Provincia e Regione occorre confrontarsi con quei livelli di governo e lo strumento “formale” sono le osservazioni. Poi ci possono anche essere altre iniziative che mi pare di capire stanno maturando.
Si, si è fatto molte volte questo discorso. Siamo tutti d’accordo sulla necessità dell’assistenza tecnica, quella che manca è la Politica. In questo caso e in molti altri. E questo non solo non va bene in astratto ma i guasti della mancanza di politica vera sono sotto gli occhi di tutti. Almeno conveniamo su questo.
Quella urbanistica è un’attività politica tecnicamente assistita. Le osservazioni debbono avere un formato bel sppecifico per essere efficaci.
Un Piano Strutturale “generalista” che non individua nessuna vocazione per cui caratterizzare questo territorio, l’impulso anacronistico al “costruire per costruire”, una previsione fantasiosa di aumento della popolazione e la saldatura tra la Città e lo Scalo, mi paiono temi innanzitutto “politici”. Mancando la Politica, rimane la Tecnica e quindi si proceda almeno con l’individuazione delle incongruenze tecniche.
@marco Lorenzoni. Le osservazioni hanno contenuti soprattutto tecnici e quindi se le si vuole far diventare un importante passaggio politico è necessarioche vi sia una attenta formulazione perché non vengano respinte perché tecnicamente irricevibili.
Per Massimo: personalente non credo che a Chius serva un “tavolo tecnico” per fare servazioni al Piano, quanto piuttosto un “tavolo politico”, cioè un dibattito serio e approfondito sulla situazione della città, sulle sue prospettive, su come si potrebbe-dovrebbe ridisegnare tenendo conto di vocazioni, peculiarità, obiettivi…
E’ la politica che è mancata e continua a mancare a Chiusi ed è per questo che alla fine il Piano che è stato partorito non sta né in cielo né in terra e nella migliore delle ipotesi è superato dagli eventi e sovradimensionato rispetto alle esigenze…
X Massimo Toppi. Però se non si legge è inutile continuare a scrivere.
Spero che Abc contribuisca (autonomamente e insieme ad altri dove è possibile) alla produzione delle osservazioni per limitare al massimo i danni di questo Piano strutturale.
Quanto al fronte del No, rileggiti l’articolo di Luca Scaramelli e il primo commento a questo articolo.
Nessun giochino nascosto, nessun nuovo schieramento politico-partitico. Si tartta solo di coordinare le osservazioni da presentare, non facciamo discorsi scollegati dalla realtà. Quanto all’annuncio in se, perchè non far sapere che dei citatdini si stanno dando da fare per contrastare questo Piano? O ci annebbia la vista qualche sigla politica?
Sinceramente non credo che annunciare prematuramente un “fronte del NO” corrisponda alla volontà di accettare un tavolo tecnico di confronto, approfondimento e soprattutto di proposte e miglioramento del piano strutturale. Anzi mi viene il dubbio che l’iniziativa abbia avuto l’obbiettivo di fare abortire l’iniziativa prima ancora che cominciasse. E’ del tutto evidente che, anche in base allo statuto l’associazione ABC su nessun argomaneto potra scherarsi pregiudizialmente sul fronte del “NO” a prescindere…
C’è chi si dissocia dal fronte del no. Ma… esiste un fronte del sì? In tutte le assemblee pubbliche (quelle del 2008 e quelle del 2011, 4 o 5 in tutto mica duemila) di interventi favorevoli al Piano, da parte di cittadini, imprenditori, tecnici se ne sono sentiti pochi o “punti”. A pronunciarsi a favore sono stati esclusivamente gli amministratori e qualche dirigente Pd (Cardaioli, Brilli…). Questo non vuol dire che il fronte del sì non esista. Esiste, eccome, ma è – come si conviene – sottotraccia. Perchè se i panni sporchi si lavano in famiglia, anche gli affari è meglio farli lontano dalla luce dei riflettori.
Lorenzoni, e’ vero che i panni sporchi li lavano in casa pero’ se non gli riesce a lavarli bene le macchie restano e poi si vedono—però tenere il piede in due staffe e’ anche prendere in giro il prossimo, sara’ che non e’ un mio modo di fare e quindi lo vedo sbagliato, per cui chi fa cio e’ la persona meno titolata ad assumere la fiducia dalla gente non avendo quella serieta’ che tutti si aspettano.
Quando si vuole assumere delle responsabilità ci si fa amare da chi te le deve attribuire, tutto ciò che si ottiene con la prepotenza non può essere un valore e’ solo un’imposizione e la storia a costoro non li elogia anzi…
Non vengono amati affatto, ne abbiamo anche in tempi ravvicinati dei tipi come questi che la gente non li ama proprio.
Le cose fatte alla luce del sole sono apprezzate più di quelle fatte di nascosto, anche perchè possono essere discusse apprezzate e criticate da tutti come la democrazia vuole, arrivando anche a delle mediazioni a lieto fine. Così tutti vissero felici e contenti.
Abc è – come ogni altra associazione legittimata a dire la sua su qualsiasi problema e a tenere la linea politica che più la rappresenta. Però, per le persone che ne fanno parte, in larga misura presone rioconoscibile e conosciute come dirigenti o ex dirigenti del Pd, (Ciarini, Nasorri, Giglioni ecc.) si configura ‘di fatto’ come l’espressione di una corrente del Pd. E la sua battaglia, finora è apparsa esclusivamente come una battaglia tutta nterna al Pd. Evidentemente, dopo qualche siluro sparato sul Piano Strutturale, la situazione del Pd consiglia più cautela. E così anche ABC rientra nei ranghi. Come era prevedibile e ampiamente previsto. I panni sporchi si lavano in famiglia. E i lavatoi pubblici è un pezzo che non funzionano più. Sono più che diroccati…
Ma a me viene di pensare che molte persone forse recitano un po’ la parte, come nei film di spionaggio. Partecipano alle riunioni per opporsi insieme alle liste di opposizione, che si oppongono al Piano strutturale. Non ho però capito se veramente questo e’ il loro intento, perchè quando si deve uscire allo scoperto, in una pubblica assemblea, certe persone non sono più d’accordo.
Una cosa del genere l’ho gia vissuta a Chiusi quando dopo un’assemblea al teatro Mascagni gremito indetta allora dal comitato cittadino, per manifestare il dissenso all’amministrazione di allora, fu programmata una sfilata per andare a protestare di fronte al Comune. Naturalmente i presenti furono tutti d’accordo, ma di fronte al comune ci arrivammo in pochi. Credo che i chiusini saranno anche cambiati ma il vizio gli e’ rimasto in eredita’ ed e’per questo che Chiusi non cresce ma peggiora. Io credo nella democrazia ma in quella vera non in quella falsa.
Roberto (Donatelli) quello che alcuni di noi sostengono è che non si sa quale sia l’idea di quelli che hanno preso i voti. Hanno promesso sosenibilità ambientale e allo stesso tempo prevedono poco meno di un milione e mezzo di metri cubi fra residui del vecchio piano e nuove previsioni. Poi ci sono i problemi di compatibilità con i piani di Provincia e Regione che il Piano strutturale deve rispettare. Infine ci sono contraddizioni con le leggi di governo del territorio della Regione. In questo momento si tratta dunque di ricercare la coerenza interna al Piano, quella con gli altri piani che debbono essere consideratio ed infine con la legge. Tutto qui. E’ ovvio che se fossi stato io il responsabile politico della pianificazione comunale mi sarei mosso e mi muoverei in maniera del tutto diversa. Ma questo al momento non è oggetto di discussione.
I voti dati non si possono ritirare fino alle prossime elezioni, cioè fra alcuni anni. Nel frattempo come si fa a far cambiare idea a chi ha ricevuto il mandato? E lasciamo stare le estreme misure, per favore.
Forse dovremo interrogarci su quello che chiamiamo ‘democrazia’. Che poi la Grecia sia stata un modello di democrazia mi sembra abbastanza discutibile. Fino a che non riusciremo a confrontarci su questo credo che chi ha le redini farà sempre quello che crede, anche in barba alle
critiche generali che piovono un po’ dapperttutto.
Il giudizio di Abc sul Piano c’è. Lo abbiamo sentito all’assemblea del teatro e poi pubblicato qui sul blog.
Su questo almeno non dovrebbe pioverci.
Se non vogliono più coordinare le osservazioni con altri cittadini, associazioni e forze politiche come invece sia Ciarini che Meniconi avevano assicurato cosa possiamo farci?
E’ chiaro a tutti che proporre un’osservazione generale sottoscritta da tantissimi cittadini avrebbe un impatto diverso da una sottoscritta da pochi.
Quello che non mi è chiaro è il giudizio (se c’è) di ABC sul Piano Strutturale adottato.
Quello che ho invece capito è che, al momento ci sono alcuni partiti, liste rappresentate in Consiglio e semplici cittadini (iscritti o meno a partiti politici sia di maggioranza che di opposizione) che hanno espresso un giudizio negativo abbastanza condiviso sul Piano strutturale. Fra questi c’è ne sono alcuni che pensano che un’osservazione generale non più singola ma invece sottoscritta da molti, a prescidere dalle proprie rispettive appartenenze, possa avere un impatto maggiore.
se non sei con me sei contro di me…….mah!
Il pezzo di Roberta Mazzetti forse fa riferimento ad un precedente articolo di Luca Scaramelli https://www.chiusiblog.it/?p=12031.
Io ero presente alla riunione e per Abc erano presenti Marco Ciarini e Roberta Meniconi.
Forse gli hanno riferito male quello che fu deciso perchè si trattava proprio di cittadini delle più diverse estrazioni politiche che hanno concordato di coordinarsi formando un comitato tecnico per proporre osservazioni al Piano strutturale (visto il comune giudizio negativo) per dare maggior forza ed efficacia alle osservazioni stesse.
Se ora quelli di Abc hanno cambiato idea pazienza.
Ognuno farà ciò che ritiene più opportuno per impedire che passi una colata di cemento ingiustificata sotto tutti i punti di vista.