Gli ex di coalizione sui ripensamenti sulla stazione in linea

ricevuto da Daria Lottarini

Il collegamento con l’alta velocità è, per il nostro vasto territorio, questione fondamentale.

L’indicazione di Creti per la realizzazione della stazione in linea, emersa al tavolo tecnico presso il ministero dei trasporti, e le successive polemiche, tra le stesse istituzioni, hanno reso ancora più evidenti l’errore strategico di una simile infrastruttura e il modo di operare da parte della politica e delle istituzioni locali.

L’idea della Mediaetruria si dimostra, con ancora più evidenza, inattuabile e inadeguata a soddisfare le esigenze di un territorio complesso e vasto, soprattutto in mancanza di una strategia della mobilità e dei trasporti condivisa a livello di area.

Oggi ci troviamo così in una sorta di disputa in cui echeggiano i localismi e la ricerca del soddisfacimento di interessi particolari, a scapito di un interesse comune di un ampio territorio, che soffre a causa di infrastrutture inadeguate per la mobilità interna e di una cronica carenza di collegamenti con il resto del paese.

Inascoltati, avevamo previsto e denunciato per tempo che non avere puntato in modo compatto sull’utilizzo delle stazioni esistenti (Chiusi e Arezzo) per le fermate di treni Frecciarossa, avrebbe comportato il rischio di creare ulteriori divisioni, di mantenere irrisolti gli annosi problemi e allontanato la prospettiva di dotare il territorio dei servizi dell’AV. 

Servirebbero una seria riflessione e un’assunzione di responsabilità da parte di coloro che, a livello locale, hanno intrapreso una strada sbagliata, sostenendo la necessità di una stazione in linea e proponendo tale stazione a Montallese-Tre Berte, inserendola addirittura nel PS della Valdichiana. Proposta che, apprendiamo, non è mai arrivata al vaglio del tavolo tecnico del ministero, non ha consentito di partecipare a nessun tavolo di confronto e ha finito per offuscare la possibilità di valorizzazione della stazione di Chiusi. Oggi, che tutti i sindaci della provincia di Siena si trovano uniti nel chiedere la valorizzazione della stazione di Chiusi ci viene da dire: Benvenuti tra noi! C’è voluto, ma meglio tardi che mai.

Benvenuto anche al sindaco di Chiusi, a cui vogliamo chiedere se valeva la pena, nei mesi scorsi, arroccarsi sulle posizioni del Sì alla stazione in linea, al punto da farne un tema di rottura all’interno della coalizione di centrosinistra che lo ha eletto sindaco.

Per chi non avesse inteso, oggi Sonnini, e, immaginiamo Cardaioli, sposano in pieno le nostre posizioni. (Per le altre questioni ci sarà tempo per ulteriori valutazioni)

Si dirà che quelle posizioni erano funzionali per tenere unito il territorio. Può darsi. Ma per dire questo espettiamo un po’, almeno il passaggio delle imminenti elezioni.

Di fronte a certe convenienze e vista la facilità con cui alcune amministrazioni cambiano i pensieri la prudenza è d’obbligo. Se tale malaugurata ipotesi accadesse per la Valdichiana e la stazione di Chiusi sarebbe una situazione davvero nefasta,

 Siamo molto contenti di questa conversione e pronti ad unirci in una battaglia per il futuro del nostro territorio.

Auspichiamo quindi che finalmente si metta da parte l’idea della Mediaetruria e tutto il territorio interessato all’ AV costruisca una progettualità per una mobilità interna moderna e integrata, che privilegi l’utenza del treno. Un progetto di mobilità che serva ad aprire, se necessario, una vertenza con le regioni, le istituzioni superiori e le ferrovie, per ottenere fermate treni AV nelle stazioni di Chiusi e Arezzo.

Possiamo, MoVimento 5 Stelle Chiusi, Marco Nasorri S.C.E

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