Sabato Flash Mob sulla stazione. Ma cos’è?

di Paolo Scattoni

Sabato alle 16 l’Associazione OpzioneZero ha promosso un flash mob sulla varorizzazione della stazione di Chiusi. Ma cos’è un Flash Mob? Domanda legittima visto che per la quasi totalità dei partecipanti, compreso chi scrive, sarà la prima volta che vi prende parte. Sarà allora utile capire di cosa si tratta. È  un nuovo modo per richiamare l’attenzione su un problema, diverso da quelli tradizionali relativamente giovane, infatti la data di inizio di questa modalità risale al 2003.

Riporto la definizione che ne dà wikipedia.”

Flash mob, o flashmob (dall’inglese  flash, lampo, inteso come evento rapido, improvviso, e mob, folla), è un termine coniato nel 2003 per indicare un assembramento improvviso di un gruppo di persone in uno spazio pubblico, che si dissolve nel giro di poco tempo, con la finalità comune di mettere in pratica un’azione insolita. Il raduno viene generalmente organizzato via internet (posta elettronica, reti sociali) o telefonia cellulare. Le regole dell’azione di norma vengono illustrate ai partecipanti pochi minuti prima che questa abbia luogo, ma se necessario possono essere diffuse con un anticipo tale da consentire ai partecipanti di prepararsi adeguatamente. In Europa, il primo evento del genere si svolse in Italia, a Roma, nel luglio 2003. Eventi simili si erano già verificati a New York, San Francisco e Tokio”.

Nel nostro caso l’opportunità di un’iniziativa “veloce” risponde all’esigenza di “battere il ferro quando è caldo”. L’associazione OpzioneZero (precedentemente comitato) agisce da appena cinque mesi. Sono passati ormai più di 11 anni che si cerca di far capire l’assurdità della stazione in linea lanciata dall’allora assessore regionale ai trasporti Ceccarelli. In questi ultimi cinque mesi l’argomento ha finalmente sfondato. Il Flash Mob ha per definizione uno scopo di richiamo. Anche soltanto le foto che verranno scattate contribuiranno ad una nuova fase. Le quasi 4000 firme hanno un notevole peso. Anche le prime firme raccolte ad Arezzo sono molto importanti

Il tutto avviene in un momento critico, in prossimità della decisione di un tavolo tecnico in cui si deciderà se e dove si dovrebbe collocare una nuova stazione in linea per l’alta velocità. Quella eventuale nuova realizzazione avrebbe conseguenze assai pesanti sulla economia locale non solo di Chiusi, ma di una vasta zona sia nel versante toscano che in quello umbro. Allora farsi sentire è necessario

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Una risposta a Sabato Flash Mob sulla stazione. Ma cos’è?

  1. Carlo Giulietti scrive:

    La data del 16 (riunione del tavolo tecnico), come scritto nel post appena inviato, potrebbe essere fonadamentale perchè se il tavolo, tecnico, ma più politico, non verrà ancora rinviato, dovrebbero essere scartate due delle ipotesi in campo e Chiusi CT, dal punto di vista politico, è quella con meno consensi. L’errore madornale dei nostri amministratori, che si sono voluti aggiungere alla fiera delle proposte sconsiderate (Tre Berte di Montepulciano, tra tutte, è la più assurda e quasi sicuramente è nata morta), che sembrerebbero quasi al servizio della speculazione, ha fatto sì che la stazione di Chiusi non avesse supporto, se non quello quasi certo di RFI e recentemente, il nostro che, con l’associazione stiamo facendo una lotta paragonabile a David contro Golia. Ma ricordiamoci come andò a finire!
    A QUESTO PUNTO SAREBBE URGENTE CHE I SINDACI dell’Unione della Val di Chiana, IN PRIMIS QUELLO DELLA NOSTRA CITTADINA CUI E’ STATO CHIESTO PERSONALMENTE, SI COALIZZASSERO CON NOI E FACESSERO SENTIRE LA LORO VOCE A TUTTI I LIVELLI AFFINCHE’ NON VENGA FATTA UNA SCELTA DANNOSA E IRRIMEDIABILE

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