Problemi che non possono aspettare. Seconda puntata: liberare il palazzetto

di Paolo Scattoni

Fra le decisioni urgenti da prendere senza aspettare le elezioni c’è quella del PalaFuccelli utilizzato come hub vaccinale.

La campagna delle vaccinazioni di massa, almeno sino ad ora impostata è alla fine. L’obiettivo dell’80% di popolazione vaccinabile (dai 12 anni) sarà raggiunto addirittura in anticipo. Oggi siamo al 75%. Da ora in poi la strategia per le vaccinazioni sarà diversa incoraggiare (ma sembra non ci sia bisogno) le fasce di età più giovani e convincere gli ultimi dubbiosi.

Ci ha già informato la nostra ASL di riferimento che da noi l’obiettivo è stato raggiunto addirittura con un mese di anticipo.

C’è allora da riprendere il problema del Palazzetto.

C’è da dire che quell’operazione si è rivelata un clamoroso flop. Il centro vaccinale di Chiusi ha cominciato a funzionare da metà giugno, insomma “dopo i fochi” si direbbe dalle nostre parti. Ha funzionato per un solo giorno a settimana. Non ha contribuito al miglioramento della situazione perché l’apertura settimanale di Chiusi ha coinciso con la chiusura settimanale del centro di Montepulciano. Non si è neppure capito se non ci fosse stata la possibilità di un altro locale. Quello del Palazzetto ha comportato spese piuttosto consistenti per il Comune (per esempio per la protezione del parquet).

Non si capisce neppure la decisione di prolungare l’hub sino a fine anno, quando si sapeva che la campagna vaccinale di massa si sarebbe conclusa per la fine di settembre.

Circolano voci che la data verrà rivista e ad ottobre il palazzetto riprenderebbe a funzionare per le attività sportive. Se è davvero così è troppo chiedere che la decisione divenga ufficiale al più presto? Non ci vorrebbe molto e l’impegno per la campagna elettorale non c’entra proprio. Ma sarebbe comunque cosa gradita se i candidati alle elezioni volessero prendere posizione in merito.

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