Al candidato sindaco: la storia conta e molto

di Paolo Scattoni

Riprendo una parte della intrervista rilasciata dal candidato sindaco PD Gianluca Sonnini al giornale online centritalianews.it:

D.. Qual è il suo giudizio sull’attuale amministrazione?

R.”È il momento di non guardare al passato, il passato è qualcosa che fa parte delle esperienze di tutti noi e costituisce la nostra eredità, base su cui costruire il futuro cercando di non ripetere certi errori, garantendo la partecipazione dei cittadini su certi argomenti sensibili, nei confronti dei quali si è compreso che la popolazione vuole essere coinvolta e soprattutto ascoltata. Si opererà in continuità rispetto al passato per ciò che riguarda le opere fatte, è giusto valorizzare e mettere a frutto il lavoro svolto da chi mi ha preceduto. Negli ultimi 10 anni, sono state realizzate opere frutto di scelte alle quali anch’io ho partecipato e che è giusto che il PD rivendichi come proprie”.

D.Quindi nessuna discontinuità?

R.”La discontinuità ci sarà per quanto riguarda l’atteggiamento, elemento che dipende da un diverso approccio e da diverse attitudini. Ascolto, coinvolgimento, condivisione, trasparenza e partecipazione dovranno essere caratteristiche che orienteranno il rapporto con i cittadini. A mio avviso in questo momento c’è voglia di rinnovamento, sui metodi, sui nomi e nella valorizzazione delle competenze, e c’è bisogno di tanta normalità. Dobbiamo allo stesso tempo prendere coscienza di una nuova realtà, troppo spesso rivolgiamo lo sguardo al futuro, lo progettiamo senza tenere conto del presente”

Per chi non lo sapesse sono un tesserato PD sin dalla sua fondazione. Però non ho mai rinunciato ad esprimere le mie opinioni anche quando non coincidevano con quelle del partito. È stata dura soprattutto in pieno periodo renziano, ma anche dopo l’uscita di Renzi, quando ho detto quello che pensavo sulla strategia seguita per la Regione. Nel mio piccolo “non sono stato sereno” e mi pare che i fatti mi abbiano dato ragione.

Questa uscita del candidato Sonnini ha soltanto  un pregio, quello di aver messo nero su bianco la proprio indecisione, compreso quella nei confronti del renzismo in salsa locale.

Il punto dell’intervista che ho messo in rilievo trova tutto la mia contrarietà. Non è sufficiente dichiarare la disponibilità alla trasparenza e alla partecipazione.  Ho già scritto che conta poco il passaggio dal Marchese del Grillo al Contino del grillo.

Occorre dichiarare quello che si intende fare per i punti di crisi che il decennio renziano a Chiusi ha lasciato. Non intenzioni generiche ma proposte per questioni come “depuratore, carbonizzatore, Palapania, centro intermodale, fotovoltaico regalato senza riscuotere, locali sottratti alla scuola pubblica, e si potrebbe continuare. Il passato conta eccome!!!

La stagione delle ambiguità è durata anche troppo.

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7 risposte a Al candidato sindaco: la storia conta e molto

  1. Andrea Fiorini scrive:

    Personalmente quello che trovo deludente è, se copiata ed incollata come risposta alla domanda tipo “…cosa farete con la vostra amministrazione?” sarebbe sempre valida nella sua immensa generalità (qualsiasi bandiera politica e/o qualsiasi comune italiano). Nessuna attinenza con l’attuale, il tangibile, solamente una sequela di parole che, messe nel giusto ordine, funzionano sempre….senza aver detto nulla.

  2. pscattoni scrive:

    X Carlo Giulietti. Gli “altri” oggi hanno presentato un’istanza di annullamento in autotutela del bamndo di assegnazione dei locali della Villetta ( https://www.chiusiblog.it/?page_id=38920) . Non è poco.

  3. carlo giulietti scrive:

    Visto dall’esterno il PD chiusino sembra molto ingessato, più che di indecisione io parlerei di vincoli che arrivano dal capoluogo, ma nonostante tutto quello che fanno o dicono, il loro candidato sembra non avere rivali.
    I partiti di sinistra, anche poco identificabili, insieme ai 5 S, si stanno facendo trattenere nella rete dello stesso PD senza attivare una loro lista. Le destre sembrano non avere intenzioni troppo velleitarie. Italia viva pare avere il pallone provinciale sui propri piedi e il PD dipendere dal suo passaggio per tentare il goal, anche a Chiusi. Gli altri, bohh
    Con la situazione del nostro paese trovare un candidato, per gli altri concorrenti, non è facile, semplificando, se troppo giovane sarebbe anche troppo inesperto, chi ha un lavoro in proprio non può prendere aspettative e l’attività potrebbe risentirne gravemente, chi non ha mai praticato politica attiva si troverebbe come perso in una giungla e certe cose non si imparano in un giorno. Questo vale anche per fare assessore e consigliere.
    Salvo decisioni importanti dell’ultimo momento, nelle quali confido, il sindaco di Chiusi 2021 appare, quindi, come già eletto.
    Fatta questa premessa, direi, ricordiamo QUESTE PROMESSE: “Ascolto, coinvolgimento, condivisione, trasparenza e partecipazione… rinnovamento, sui metodi, SUI NOMI e nella valorizzazione delle competenze”

  4. pscattoni scrive:

    X Francesco Sepiacci. Loro chi? Io faccio parte di un partito che si impegno per l’affermazione dei diritti umani e contro il razzismo. Si impegno per l’accoglienza e per la diminuzione delle differenze economiche e sociali. Quello che cerco di capire del PD di Chiusi se c’è coerenza con questi principi.

  5. Francesco Sepiacci scrive:

    Loro sono così e non cambieranno mai…
    C’è poco da commentare!!!

  6. pscattoni scrive:

    X Enzo Sorbera. Non esageriamo, almeno con Sonnini c’è la buona educazione, che non guasta. Quello che ha dichiarato non rappresenta però la svolta di cui Chiusi ha bisogno, Oggi è necessaria la discontinuità. Un nuovo PD avrebbe potuto guidarla perché la fine del renzismo avrebbe potuto permettere una grande operazione di rinnovamento. Rivendicare la continuità è disarmante.

  7. enzo sorbera scrive:

    Un’intervista deludente. Non c’è un accenno, neanche velato, a quel che vorrà fare, a un progetto caratterizzante, a una prospettiva. L’intervistato sembra più preoccupato di non chiudere al vecchio che non di aprire al nuovo. Non so se ha concordato con il partito l’impegno che prende (e che fa prendere), fatto sta che, a questo punto e per raggiungere queste posizioni, risulta incomprensibile perché non abbiano riconfermato Bettollini.

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