di Francesca Capuccini
“Nei mesi scorsi la lega ha depositato un’interrogazione volta a richiedere spiegazioni circa i controlli effettuati dalla Regione sui bilanci e sulla situazione finanziaria della Fondazione Orizzonti d’arte, nonché i provvedimenti adottati.
Dai bilanci della Fondazione per ciascuno degli anni dal 2014 fino al 2017 compreso emergono gravi perdite ed un pesante deficit patrimoniale. Si è voluto pertanto capire se in questo lasso di tempo la Regione abbia operato sulla base della normativa vigente che in caso di perdite che ammontano ad oltre il terzo del fondo di dotazione impongono all’Ente pubblico di intervenire tempestivamente.
Orbene: il Presidente Giani , nella sua risposta del 30.06.2021, vorrebbe farci credere che la regione si sia adoperata onde attuare tutti i controlli necessari. PECCATO CHE dal 2014 (anno in cui si rilevava una grave perdita) siano passati ben 2 anni solo per concretizzare un piano di rientro che è arrivato nel 2016. Passa ancora un anno (e arriviamo al 2017) ed il bilancio presenta un grave deficit patrimoniale, quindi le perdite sono superiori al fondo di dotazione (quindi ben oltre il terzo previsto per intervenire).
Nel frattempo il comune di Chiusi conferisce alla fondazione il diritto di usufrutto trentennale sul teatro con il cui valore periziato vengono coperte le perdite degli anni precedenti; in pratica le viene dato tutto il tempo per sistemare i conti e ripristinare il fondo di dotazione (grazie anche alle mancate spese nell’anno della pandemia e arriviamo al 2020!!). Insomma da quanto ci dice Giani abbiamo capito che:
1. L’attuale amministrazione nulla avrebbe fatto nel corso del tempo per sistemare i conti, come ci avrebbe fatto credere il Sindaco ,
2. La Regione ha concesso molto tempo alla Fondazione per sistemare I conti.
3.abbiamo letteralmente svenduto i” gioelli di famiglia ” di proprietà comunale perché dopo aver versato annualmente contributi pari a 159.000 euro il Comune per ripianare le perdite realizzate dalla gestione di cui aveva la responsabilità ha conferito l’usufrutto trentennale su un bene di proprietà pubblica.
Grazie per averci chiarito il concetto Presidente “.
Il testo dell’interrogazione e della risposta http://www.chiusiblog.it/?page_id=38696
Gestione molto creativa della cosa pubblica (certamente molto poco nobile). I beni pubblici dovrebbero essere gestiti con il massimo rigore e, sempre, con il criterio del buon padre di famiglia che, evidentemente, non va più di moda da un pezzo!