Il rispetto per gli alberi e quello per i cittadini

di Paolo Scattoni

Leggo oggi su Primapagina un articolo del direttore intitolato “La nuova moda di fare la festa agli alberi“. Da buon ultimo Lorenzoni affronta il tema in merito alle drastiche capitozzature e talvolta abbattimento delle alberature su giardini e aree di proprietà comunale a Chiusi.
È un dibattito decennale ospitato anche su chiusiblog dalla sua nascita.
Niente di nuovo dunque.

Quello che mi ha sorpreso è stato invece il tenore dei primi due commenti. Il primo è firmato Alessandro: “Comitati niente? la castrazione degli alberi vabbene? VOcazione green di pd e 5s, muta? Ah beh si bé”.

Il secondo è dello stesso Lorenzoni: “ eppure gli alberi fanno ossigeno quindi Aria, e fanno paesaggio, quindi ambiente… ah beh, sì beh… (C’è chi dice: “non voterò più un sindaco che permette la capitozzatura degli alberi o li abbatte”. Dovrà smettere di votare. E cambiare comune non gli servirà a niente, perché lo fanno tutti, belli e brutti, rossi, rossastri e neroverd e pure quelli che s definiscono civici e di solito sono neroverdi camuffati) “.

A parte il richiamo a un famoso pezzo dell’indimenticato Iannacci, gli autori dei commenti sembrano non aver visto quanto è stato dibattuto e denunciato ultimamente da ambientalisti o più semplicemente da cittadini preoccupati.
Proprio partendo da questo dibattito ho personalmente creduto opportuno dire sinteticamente la mia segnalando il 4 marzo il tema alla raccolta di idee che il PD di Chiusi sta organizzando (ideeperchiusi@gmail.com): “Manutenzione del verde pubblico. In questi giorni su facebook alcuni segnalano potature scorrette degli alberi su suolo pubblico. Personalmente sono d’accordo con quelle denunce. La pratica generalizzata della capitozzatura è sbagliata.
A Chiusi c’è uno dei vivai più qualificati in Italia, perché non chiedere un parere?
Un punto sulla manutenzione del verde pubblico, inclusa la proibizione della pratica della capitozzatura, a mio parere, dovrebbe essere incluso nel programma elettorale
”.
Onestamente non si capisce il motivo della polemica. Anzi consiglierei al direttore di Primapagina, che ha un canale privilegiato di comunicazione con il sindaco di chiederglielo visto che è il sindaco il responsabile ultimo dell’operazione.
Già che c’è può chiedere anche come farà a recuperare i 400.000 euro che mancano all’appello della riscossione del canone per il fotovoltaico e magari se sa se durante tutti questi anni di mancata corresponsione se le ditte interessate hanno comunque continuato ad incassare per la produzione di energia elettrica.
Di domande ce ne sarebbero molte altre, ma perché far perdere altro tempo al comandante in capo.

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