Carbonizzatore e il brevetto nascosto

di Paolo Scattoni

Se organizzate una tombolata per fine anno vi fornisco un’idea per il premio più consistente: l’informazione sull’esistenza e la titolarità del brevetto per la realizzazione dell’impianto di carbonizzazione idrotermale a Chiusi.

L’altro giorno un amico mi ha telefonato per saperlo, perché non era riuscito a trovarlo fra i brevetti detenuti da Ingelia. Si era ovviamente rivolto alla persona sbagliata. Chi ha fatto ricerca sul tema è sicuramente Augusto Bazzocchi, uno degli esperti di punta fra quelli che hanno lavorato per il Comitato ARIA.

Consultato via mail questa è stata la sua risposta su un eventuale brevetto europeo di Ingelia relativo all’impianto in questione :

“ da una ricerca che ho fatto in questo momento, risulta che il brevetto sul processo di carbonizzazione depositato nel 2011 sia stato abbandonato nel luglio del 2019. Ciò non mi sorprende. Per avere maggiori informazioni sarebbe necessario consultare la file history presso l’ufficio brevetti europeo, da cui risulterebbero le osservazioni degli esaminatori, che hanno portato all’abbandono. Ripeto comunque che ottenere quel tipo di brevetto mi sembrava impervio.”

Che dire? Stanti così le cose, non sorprende che Acea non abbia mai risposto alle precise domande poste dai tecnici su quanto e cosa fosse coperto dai brevetti. Chissà se il presidente dell’Inchiesta Pubblica Franchi se ne ricorderà nella stesura del suo rapporto.

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7 risposte a Carbonizzatore e il brevetto nascosto

  1. Paolo Scattoni scrive:

    Grazie Augusto (Bazzocchi) ora finalmente la situazione è chiara anche a quelli che di brevetti sanno assai poco. Ora vediamo se e come questa informazione verrà riportata nel rapporto finale dell’inchiesta pubblica.

  2. Giampaolo Tomassoni scrive:

    Ho capito, grazie.

    In ogni caso, ha senso adottare questo processo sui fanghi risultanti dal trattamento di percolato da discarica?

    L’eventuale “lignite” risultante dubito che possa essere bruciata in sicurezza, tanto per dirne una. Potrebbe al massimo essere piú compatta dei fanghi, mentre metalli pesanti e alcuni composti pericolosi difficili da rompere lí rimarrebbero. Giusto?

    Tutti questo tralasciando ovviamente il peso ecologico e sanitario che tutto il processo avrebbe a Chiusi e non solo…

  3. Augusto Bazzocchi scrive:

    La domanda di brevetto europeo principale di Ingelia, EP2484437 A2, relativa al processo per la produzione della lignite, risulta essere stata abbandonata in data 5 Luglio 2019 (ufficializzata in data 7 agosto 2019). I brevetti/domande prioritari erano l’ES200803271 e ES200803272 (spagnoli) e l’EP09825797A. I primi due ottenuti con un esame del tutto insufficiente, tanto che la domanda in Europa, in cui l’esame di merito è sostanziale, è stata abbandonata.
    Altri brevetti ottenuti da Ingelia o domande di brevetto pendenti riguardano sistemi di controllo della pressione, la produzione di prodotti biochimici, biopolimeri, la gassificazione di liquidi, il trattamento della Frazione Solida Urbana.
    A fronte della situazione brevettuale di Ingelia, confusa e debole, ed a fronte dell’attestazione di Acea di aver ottenuto una licenza per un processo “altamente innovativo” e “brevettato”, si era chiesto ad Acea di fornire informazione dettagliata sui punti del processo protetti dai brevetti di Ingelia, identificandone le relative rivendicazioni brevettuali ed il numero del brevetto. Acea, pur sollecitata non ha risposto a detta domanda. Con ciò appesantendo i dubbi sull’effettiva esistenza in Italia di brevetti e sull’effettività della licenza. La mia opinione è che Ingelia abbia investito molto sulla propria immagine tecnologica ottenendo grazie a questa immagine finanziamenti ingentissimi, ma che i risultati di questi finanziamenti siano carenti.

  4. Giampaolo Tomassoni scrive:

    Ah, ecco. Quello é stato presentato nel 2009, non nel 2011…

    Potrebbe essere stato ritirato a causa del conflitto con un paio di altri brevetti (tedeschi), il che farebbe probabilmente onore al metodo (i brevetti son roba da azzeccagarbugli).

    Purtroppo, però, anche quello riguarda il processamento di *biomasse*…

  5. Cristiano Casucci scrive:

    il brevetto a cui fa riferimento Augusto Bazzocchi è EP 2484437 relativo al processo di carbonizzazione e la domanda risulta ritirata in data 5 luglio 2019.

  6. Paolo Scattoni scrive:

    Il premio tombola lo vince Giampaolo (Tomassoni)? :-)) Aspettiamo la validazione degli esperti.

  7. Giampaolo Tomassoni scrive:

    Ma scusate, i brevetti europei di Ingelia non sono questi?

    https://register.epo.org/smartSearch?searchMode=smart&query=Ingelia

    Quello di “carbonizzazione” è forse questo?

    https://register.epo.org/application?number=EP11867432

    Se è quello, è stato concesso. Si è ritirato l’oppositore…

    Casomai, la questione è: cosa c’entrano le biomasse?!?

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