Caro Partito, ti scrivo

di Paolo Scattoni

Queste brevi riflessioni sono pubbliche perché ormai mancano  i riferimenti locali del PD (non c’è il segretario di circolo e neppure quello dell’unione comunale passati a Italia Viva) e le mie domande a livello più alto, quello provinciale, non hanno ricevuto risposta.

Il mio lungo percorso verso il Partito Democratico data ormai più di mezzo secolo. La mia formazione politica è avvenuta in ambito cattolico in ambienti fiorentini. Ho avuto la fortuna di avere grandi maestri che ricordo con riconoscenza, primo fra tutti Giorgio La Pira.

Sono fra i fondatori del PD, fino ad allora ero stato un senza partito Ho però sempre partecipato alla vita politica locale. Qui non interessa ricostruirla, ricordo soltanto il mio impegno nel Movimento per la Democrazia- La Rete e per quel movimento sono stato candidato alle elezioni per la Camera nel 1992.

Mi sono impegnato per quattro anni (1994- 1998) in Consiglio comunale per una lista di opposizione che a noi piaceva chiamare di “impegno civile”. Poi ho fatto un percorso che è passato per per i comitati Prodi. Infine la mia adesione al PD sin dalla sua fondazione.

Da tempo ho espresso posizioni di minoranza sul “renzismo” nel partito che ha portato alla crisi attuale e che sarebbe troppo lungo ripercorrere.

Anche le recenti “conversioni” tardive non hanno mai visto una briciola di autocritica. Ricordo l’ultima assemblea a Chiusi convocata da segretario provinciale Valenti e dal responsabile per l’organizzazione Paolucci, che ha visto l’incredibile atteggiamento di chi diceva:”la mia tessera vale fino a fine anno, poi vedrò”. Motivazioni politiche: zero. Mi ha molto meravigliato il silenzio di fronte ad un atteggiamento che definire inspiegabile è fare un complimento.

Qui a Chiusi da più di due anni si sta discutendo su un progetto di un grande impianto di carbonizzazione idrotermale. C’è un Comitato, di cui faccio parte, che ha dimostrato che l’impianto è sperimentale e rischioso. Con il Comitato ARIA il nostro partito non si è mai voluto confrontare, per non parlare dell’Amministrazione comunale che viene ormai percepita da gran parte dell’opinione pubblica come espressione del fallimento del nostro partito.

Oggi il sindaco dice di essersi accorto dei problemi dell’impianto soltanto dopo che in sede di Inchiesta Pubblica sono state lette le riserve di molti enti. Quelle osservazioni erano note da otto mesi!!!

Sono questi gli amministratori che sappiamo esprimere? Un partito responsabile DEVE confrontarsi tempestivamente con un comitato che ha raccolto 2500 firme sul tema e raccolto più di 4000 adesioni al suo sito facebook.

Per me è abbastanza evidente che le finanze del comune siano molto vicine al dissesto. Cosa aspettiamo a prendere posizione anche su questo?

A livello regionale leggo che il PD ha designato come proprio candidato a Presidente della giunta regionale l’attuale presidente del consiglio regionale Eugenio Giani. Non sono riuscito a capire come si sia formata questa decisione. La considero il frutto di influenze fiorentine di organizzazioni più o meno riservate. L’ho accennato in alcuni miei interventi nelle poche occasioni di confronto nel partito a Chiusi.

Ho maturato la mia totale disistima nei confronti del candidato designato durante il mio impegno nell’Autorità Regionale per la Garanzia e Promozione della Partecipazione. Se la decisione non verrà rivista, sarò costretto a non votare PD alle elezioni regionali e a rendere pubblica la mia decisione. Valuterò se ci saranno alternative credibili e non velleitarie nell’area della sinistra, altrimenti me ne starò a casa.

Continuo a pensare che oggi in Italia ci sia bisogno di un partito della sinistra che si impegni alla diminuzione delle disuguaglianze sociali, per la coesione territoriale e contro ogni forma di razzismo esplicita o mascherata.

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Una risposta a Caro Partito, ti scrivo

  1. roberto donatelli scrive:

    Sono convinto, anche io, che il mio Paese ha bisogna di una sinistra vera, mi piacerebbe se ci fossero I due Don, Camillo e Beppone. Purtroppo i tempi sono cambiati in peggio e di parecchio.

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