Popcorn indigesti anche a Chiusi

popocorndi Paolo Scattoni

Alla COOP hanno finito i popcorn. Quelli che pensavano di poter stare a guardare oggi probabilmente si svegliano con qualche preoccupazione.La sinistra deve agire perché i tempi lo richiedono.

Chiusiblog si occupa del locale, manteniamo la linea. Dopo numerose sollecitazioni ad aprire un dibattito sin dai risultati del referendum del dicembre 2016 e dopo i risultati elettorali su chiusiblog, sono apparse molte sollecitazioni, soprattutto mie, ad aprire una discussione aperta e senza pregiudizi. Dato che questo blog pare che non sia luogo raccomandabile, forse quei numerosi articoli non sono stati letti.

Così in assenza di reazioni mi sono deciso di scrivere, da tesserato e fondatore del PD, al segretario di circolo, unione comunale e provinciale già dall’8 maggio. Dato che poi mi ha risposto soltanto il segretario provinciale Andrea Valenti, ho pubblicato quella corrispondenza. Ovviamente nessuno nel PD ha pensato di commentare.  La proposta era quella di aprire un dibattito “prepartititico” per ricostruire un tessuto di cultura politica che a Chiusi è andato quasi del tutto perduto. Nessuna risposta neppure alla mia sollecitazione successiva.

Ora che la COOP ha finito i popcorn sarà il caso di rispondere, magari soltanto per dire di non essere d’accordo.

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2 risposte a Popcorn indigesti anche a Chiusi

  1. pscattoni scrive:

    x Carlo Sacco. Non ricordo più quante volte ho cercato di spiegarti la natura di questo blog. Qui si parla di Chiusi. Come ad esempio come anche in questo passaggio dovrebbe riorganizzaresi la politica locale. Nella fattispecie se è realistico pensare che si possano recuperare risorse innovative all’interno del PD, fra quelli che c’erano e ne sono usciti. ma anche quelli di altre sponde politiche che accettino il confronto.
    Valutazioni generali debbono trovare spazi in altre arene. Ci sono i dibattiti nei siti dei partiti e movimenti, dei giornali nazionali e locali. Vedo che in uno di questi intervieni con commenti che sono tre/quattro volte più lunghi degli stessi editoriali commentati. Io non li leggo perché eccessivamente lunghi. Non so quanti lo facciano. A me interessa davvero poco.

  2. carlo sacco scrive:

    Una normale mente politica anche da uomo della strada avrebbe dovuto capire che il popcorn non era una materia che sarebbe durata comunque un periodo limitato. Questo dovrebbe insegnare che occorrerebbe ripassare sopra gli errori ed i limiti della sinistra in un sistema siffatto,dove è valso sempre il metodo e l’etica che per reggere e governare si debba comprendere anche ben altro,fino al punto dello snaturamento celato delle fondamentalità. Chi gioiva sommessamente del crollo degli ideali, chi intendeva che avesse valso il riciclarsi con altri tipi di etica è servito.Non è bastato il primo, il secondo ed il contorno, adesso c’è voluto anche il caffè per rendersi condo che il pranzo era drogato, ma il cuoco che lo ha cucinato lo sapeva, ma ha fatto da gnorri. Ed i risultati che vengono portati a casa sono questi: stanotte come sul dirsi ”tutta la notte al vaso” perchè quello che si è mangiato non è compatibile allo stomaco
    di chi ha creduto che fossero perorati i propri interessi. E’ finito un periodo ed un altro stenta ad iniziare, ma come tutte le cose inizierà,e spero che darà i suoi frutti, specialmente se le basi elettorali si ricorderanno che in politica si parla di dirimere interessi.Fuori da questo principio c’è solo fumo, e nel fumo le maschere appaiono agli occhi della gente fantasmi che passano.e siccome per parecchi è stato sempre carnevale dove si credeva alle maschere dicendo che maschere non fossero,ad memoriam….

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