Se io fossi assessore comunale alla trasparenza

trasparenzadi Paolo Scattoni

Approfitto spudoratamente del mio ruolo di amministratore di questo blog per trasformare in post una risposta a un commento. D’altra parte in questo periodo estivo non c’è pericolo di ingorghi, sia nella pubbliczione dei post che in quella dei commenti.

Mi riferisco al  commento di Paolo Miccichè ad un mio post sulla trasarenza: “La risposta di Paolo Scattoni è condivisibile ma, a mio parere, non sufficiente. E’ come una TV che funziona male: si cercherà di migliorare la ricezione; se però la spina è staccata o nessuno vede quella TV, il problema è risolto ma non ha effetti pratici. Per voler guardare l’Albo Pretorio bisogna avere il bisogno di farlo e/o la percezione che poi serva a qualcosa grazie ad uno strumento che traduca in azione l’eventuale dissenso (…)”.

Per me un accesso facilitato all’albo pretorio è soltanto un elemento assolutamente necessario (e dovuto), ma assolutament non sufficiente per un’adeguata strategia della trasparenza.

Per non essere accusato di criticare e non proporre, mi sono immaginato per un momento assessore alla trasparenza del Comune di Chiusi. Queste le misure che adotterei nell’immediato:

1) Migiorare l’organizzazione degli uffici per facilitarne l’accesso con la pubblicazione di guide più chiare e semplici rispetto alle attuali: orari, personale a cui rivolgersi a seconda dei problemi, etc.

2) Sistemazione del sito dell’albo pretorio sia quello in pubblicazione, ma anche e soprattutto lo storico. Attualmente risulta inaccessibile ai più.

3) Una pagina in cui qualunque cittadino può depositare semplici interrogazioni che potranno essere “adottate” o meno dai consiglieri. A questo proposito credo che raccomenderei l’accoglimento della propsota dei consiglieri 5stelle per l’istituzione del “question time” dove si possono prevedere procedure semplificate per le modalità e i tempi delle risposte. A chi ha ironizzato sulla proposta ricordo che questo è un istituto presente in molti regolamenti di Consigli comunali e dello stesso Parlamento.

4) La istituzione di una piattaforma wiki aperta a tutti in cui registrare problemi e le diverse opzioni per risolverli (sul tipo di chiusiaperta.it).

5) Una piattaforma facilitata in cui poter registrare elementi di disagio immediato buche nelle strade, fonti continue di rumore, inquinamento ecc). Queste segnalazioni dovrebbero essere cartografate e rese accessibili a tutti. Sarebbe cura degi amministratori della piattaforma aggiornare sulle azioni del Comune in merito.

6) Attivare strumenti simili a quelli sopra esposti per le partecipate del Comune (Fondazione orizzonti, Nuove acque ecc.)

Tutta questa attività prmtterà poi a partiti, gruppi, associazioni di orgnizzarsi nella maniera migliore possibile, rendere la partecipazione più consapevole ed efficace. Le sintesi sarebbero molteplici e giocate in maniera diversa nei tavoli della politica.

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20 risposte a Se io fossi assessore comunale alla trasparenza

  1. pscattoni scrive:

    Io sono sempre disponibile al confronto. Scusa Paolo, ma una proposta l’ho fatta con chiusiaperta.it
    Lì per ora ci sono una cinquantina di aree di decisione che possono contenere opzioni molto diverse con giudizi diversi. Se accettiamo che le le strategie generali possono provenire da combinazioni diverse delle opzioni una base per il lavoro già c’è. Tanto per semplificare ai tempi del sindaco Scaramelli quando si discusse del palazzetto, vennero fuori opzioni diverse: costruzione stadio, costruzione palazzetto, lasciare tutto. Ovviamente in una strategia generale per Chiusi queste opzioni potevano entrare in diverse strategie. Con il non tanto che è stato fatto su chiusiaperta.it già potremmo lavorare su strategie generali diverse secondo le visioni diverse dei diversi portatori di interesse.

  2. PMicciche scrive:

    Accidenti a me….correggo il finale: “….bisogna inventarsi anche altre strategie oltre alla Trasparenza richiesta, pare, solo da un piccolo gruppo di cittadini volonterosi.”
    Spero così vada meglio…

  3. pscattoni scrive:

    No caro Roberto (Donatelli) di illuminati ce ne sono in grande quantità, basta autodefinirsi tali. In passato questo comune che era governato dal PCI (e seguenti) con percentuali bulgari era influenzato da illuminati variamente organizzati. La loro qualità a mio avviso è andata progressivamente peggiorando e comunque di danni ne hanno fatti in quntità industraile.

  4. roberto donatelli scrive:

    Di illuminato a chiusi non ci sono nemmeno le strade! (lampioni spenti o mal funzionanti)

  5. pscattoni scrive:

    Soffro di allergia acuta verso i circoli degli illuminati 🙂 🙂 🙂
    Quei circoli per decenni hanno fortemente influenzato la politica a Chiusi, i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

  6. PMicciche scrive:

    Non direi. Il contributo tuo e del Blog è essenziale. Solo che non è sufficiente perché il terreno è arido e bisogna vedere la realtà per come è: il PD ha la maggioranza assoluta e detta legge sia culturale che politica. Non per questo bisogna fermarsi dal provare a coltivare questo terreno ma bisogna inventarsi anche altre strategie oltre alla trasparenza richiesta da un piccolo gruppo di illuminati.

  7. pscattoni scrive:

    Può anche essere. Ma se il blog fosse davvero seguito da esponenti della maggiornza già sarebbe un piccolo segnale di interesse, magari anche soltanto in funzione di controllo. Se si controlla un sito dove per principio (non saprei quale) non si interviene forse qualcosa smuove.
    Questo non tanto per dare più importanza di quanto non abbia chiusiblog, quanto piuttosto per indicare che qualche propensione al dibattito ci sia. Si tratta di promuoverlo e valorizzarlo. A questo fine ho fatto alcune proposte per fornire una base conoscitiva.
    L’alternativa mi sembra quella dell’inazione perché “tanto impegnarsi è nutile”.

  8. PMicciche scrive:

    I due consiglieri di “Possiamo” nascono da un’area piuttosto stabile del bacino elettorale, che fu precedentemente della”Primavera” (anch’essa presentatasi all’ultimo momento) e che si è più o meno divisa in due alle ultime elezioni. La credibilità delle persone in Lista ha fatto il resto affinché venissero elette.
    Le statistiche del Blog sono importanti ma sono solo quantitative. Infatti possono seguirlo per “controllo” gli antagonisti della Maggioranza, altri che possono non essere però sensibili all’argomento, altri ancora che possono cercare notizie sul territorio; insomma, tutti costoro non necessariamente concordano con alcune linee editoriali (chiamiamole così) né dimostrano un interesse specifico per questi temi.
    Ci sarà chi sicuramente concorda ma poi, senza intravedere un mezzo per poter far sentire realmente la sua voce, lascia perdere per tema di sprecare tempo. Rimangono quindi tutti gli altri – la maggioranza dei quali a Chiusi vota un partito che si dice democratico e che parla di trasparenza e partecipazione. Poi, sebbene non vedano tutto ciò attuato, non se ne preoccupano granché. That’s all folks

  9. Paolo Scattoni scrive:

    Io e Luca (Scaramelli) facciamo parte di una generazione che ha fatto politica con grande fatica. Farsi sentire alla fine degli anni ’80 era molto difficile. Per riuscire a farsi sentire c’erano i volantini da distribuire nei locali pubblici. Ci vollero 6 anni er far eleggere un consigliere nel 1994. Era come bestemmiare in chiesa piazzare un consigliere senza l’appoggio di qualche sigla di partito. L’anno scorso Possiamo ha ottenuto due consiglieri con un gruppo che era andato a formarsi pochi mesi prima ai tempi del referendum sulle trivelle. Qualcosa (direi moltissimo) è cambiato con la rivoluzione del web.
    Ho i dati di questo blog e posso assicurare che la partecipazione non è poca cosa.
    Il problema è che il “palazzo” oggi ha aggiornata la propria strategia e crea il suo consenso attraverso il consenso di associazioni e gruppi fidelizzati attraverso qualche finanziamento. Questo però non significa che i nostri cittadini non pensino.

  10. Luca Scaramelli scrive:

    Il problema per il quale in altro articolo chiedevo “aiuto” è quello che nei commenti a questo post ha ben centrato Paolo Miccichè quando afferma: “manca anche il “bisogno” di queste attuazioni”, o quando dice: “pochi sentono questo bisogno e lo richiedono”. Sulle Proposte di Paolo Scattoni credo possiamo essere tutti d’accordo, anche sulla loro attuabilità attraverso un assessorato ombra, il problema è su come sensibilizzare i cittadini ad avere l’esigenza di questi strumenti.

  11. PMicciche scrive:

    Per concludere quello che è a tutti gli effetti un dialogo – partito però anche da una esigenza di Luca Scaramelli per cercare soluzioni ad una azione politica poco produttiva – faccio notare che la Maggioranza è tale da sempre e da sempre è votata con numeri importanti di cittadini-elettori. Arrivato a Chiusi nel 2004, da allora credo di avere ormai chiaro come mai questo potere – e questa cultura politica – non sia mai stata scalfita. Tutti noi che, a diverso titolo, siamo stati opposizione abbiamo commesso un numero elevato di errori politici; con l’aggravante di essere stati sempre troppo permalosi sia per ammetterlo che per mettere in discussione le metodologie via via attuate e al di là del simbolo partitico di contingenza. Ci si comporta sempre allo stesso modo e i risultati, guarda caso, sono sempre gli stessi. Poi c’è chi – politicamente – fa il doppio salto mortale con avvitamento…ma siamo ancora in Agosto e quindi lasciamo perdere…:)

  12. pscattoni scrive:

    Io però sostengo che la sperimentazione può sensibilizzare progressivamente.

  13. PMicciche scrive:

    No Paolo, non è qui il punto. E’ chiaro che se chi governa non vuole, per il momento, quelle cose non si fanno.
    Io dico un’altra cosa, decisamente peggiore: pochi sentono questo bisogno e lo richiedono. Fornire ai rimanenti, ma che sono però la maggioranza, strumenti idonei, li trova per lo più indifferenti.
    Ne aggiungo poi un’altra. Effettivamente ci sarebbe un area “potenziale” – non vastissima forse ma comunque presente – di persone che potrebbero essere sensibili alle ragioni della trasparenza (e della partecipazione) ma non ritrovano sul campo chi dia forza alla loro voce e allora tacciono, usando diversamente il loro tempo invece di dedicarlo ad alimentare fattivamente lo spirito civico.

  14. pscattoni scrive:

    Paolo, credo che il nostro dissenso possa essere così riassunto: per te se non c’è (e non c’è almeno per ora) la volontà politica di chi governa, la trasparenza è impossibile. Io credo invece che sia possibile, anche in assenza del “governo”, sia possibile un sistema autorganizzato. In questo caso anche se i risultati non sarebbero quelli di un’azione ufficiale, sarebbero comunque significativi per liberare energie importanti nella politica locale. Penso di poter fornire elementi utili per provare il punto.

  15. PMicciche scrive:

    Credo che stiamo dicendo cose diverse. I contenuti da te esposti vanno tutti bene. Il problema è la loro attuazione. Nel caso di Chiusi, anche il programma elettorale del PD mi pare parlasse di trasparenza e partecipazione. Quindi bisogna discutere non delle analisi e delle ricette dichiarate ma di quelle che, pur dichiarate, non vengono realizzate.
    Quando in TV i politici, per esempio, stigmatizzano i guasti della Burocrazia e sembrano tutti d’accordo, noi cosa dovremmo aggiungere se non: “Bene, agite e semplificate!”
    Quella che manca è la cinghia di trasmissione ovvero la messa in opera di queste istanze. A dire il vero, per una larga parte di cittadini-elettori, manca anche il “bisogno” di queste attuazioni cioè essi non comprendono quanto siano importanti per la vita della Democrazia sia trasparenza che partecipazione e controllo. Bisogna agire su quei meccanismi, altrimenti tu lo dici a me, io lo dico a te e a pochi altri e poi…tutti giù per terra!

  16. pscattoni scrive:

    Paolo (Miccichè) non c’è bisogno di ripetere (certamente non a te) che quella dell’assessorato alla trasparenza era un’ironica provocazione. Le sei proposte però sono tutte in qualche maniera fattibili da un “assessorato ombra” che le persegua comunque. Si può certamente scrivere qualche pagina di guida per il cittadino che deve rivogersi al Comune, scrivere due pagine di guida alla consultazione dell’albo pretorio online e allo storico, sim può creare una pagina (anche su chiusiblog) delle interrogazioni proposte, così come pure una piattaforma per la tracciabilità delle decisioni più importanti, e un’altra per le segnalazioni di disagio. Non saranno complete come se le dovesse gestire l’assessorato alla trasparenza vero che non c’è, ma di impatto (ne sono convinto) anche se gestite dall’assessorato ombra.

  17. PMicciche scrive:

    Tutto condivisibile ma noi purtroppo siamo ancora fermi ai pre-requisiti. Al momento i problemi sono: provocare il bisogno delle prerogative che proponi e dell’esercizio della democrazia partecipata ovvero della Democrazia. Al momento nessuno ha intenzione di creare un Assessore alla Trasparenza, nessuno glielo chiede e tantomeno vorrebbe Paolo Scattoni (inaffidabile in quanto ingestibile).
    Ancora una volta abbiamo qui un bel cartello, scritto fitto e piano di proposte…ma non sappiamo dove appenderlo e ci mancano sia chiodi che martello. Hai provato con un appello al Partito che raccoglie la maggioranza dei voti a Chiusi e che ha quindi la legittima forza operativa? Altrimenti non rimane che sperare che il PD non si presenti alle prossime elezioni…

  18. roberto donatelli scrive:

    “….il conferimento del titolo di Granduca della Toscana, Magnus Dux Etruriae, al Duca di Firenze, Cosimo I, ad opera di Papa Pio V. Questo titolo ha un evidente legame con il Re Etrusco di origine chiusine Lars Porsenna…….” (articolo, Nazione di oggi).

    So che la quotazione non ha niente a che fare con l’articolo dello Scattoni, ma visto che il Blog viene letto da molte persone vorrei che qualcuno mi spiegasse il nesso fra Porsenna e l’onorifencia.

  19. pscattoni scrive:

    Si certo si può aggiungere. Occorre però tenere presente che “verba volant”.

  20. Romano Romanini scrive:

    Caro assessore le propongo un incontro ogni tre mesi della giunta con ciascuna delle diverse frazioni (Chiusi, Chiusi Scalo, Montallese, Querce al Pino – Macciano, Montevenere). Organizzato con il question time. Domande secche e risposte della giunta di non più di tre minuti. Sintesi finale con impegni e tempi di verifica.

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