I fantasmi della vecchia urbanistica

TUBO FOGNAdi Paolo Scattoni

Improbabili nuovi politici di carriera hanno in questi giorni ironizzato sul voto delle minoranze in consiglio comunale che non approva i lavori sulla rete fognaria di una lottizzazione a Macciano. Questa polemica mi ricorda quelle degli anni ’80 quando si scoprì una sostanziale illegittimità diffusa dell’urbanistica nostrana.

Ricordo che per aver allora impostato una campagna di verità mi ritrovai in dissenso con molti che quella campagna consideravano una sorta di tradimento della giusta politica della sinistra al governo della città. Mi dispiacque assai l’azione di isolamento che molti tentarono nei miei confronti. Ricordo anche che una quindicina di anni più tardi un acquirente di un’abitazione in quella lottizzazione, venduta come abitabile, scoprì che quella abitalità non c’era. Affrontò un giudizio in sede civile e lo vinse. Non c’è possibilità di ottenere abitabilità se non ci sono le opere di urbanizzazione previste per legge. A chiusura della lottizzazione (10/12 anni dalla approvazione) le opere di urbanizzazione dovranno essere prese in carico dal Comune, una volta verificato il rispetto del progetto.

Trovo veramente strano che il pubblico si prenda il carico delle opere di urbanizzazione senza una verifica della correttezza delle procedure e delle vicende che hanno determinato la situazione di disagio. È necessaria quindi una ricostruzione della storia di quella lottizzazione e della eventuale presa in carico delle opere. Se vi sono state errori in quelle procedure si ricerchino i responsabili. Sicuramente prima di chiedere investimenti pubblici.

Prima, però, di dover affrontare molte richieste simili basate sul “precedente” sarebbe bene di procedere un’analisi della storia delle aree “C” di espansione del Piano Regolatore del 1974.

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13 risposte a I fantasmi della vecchia urbanistica

  1. carlo sacco scrive:

    Anch’io credo che il fatto sia come tu dici.Ma allora semprechè le cose siano così, qual’è la considerazione che ne esce da tale vicenda ? Mi sembra di aver udito-se non sbaglio- quasi una forma di vanto da parte di qualcuno che incensi l’intervento e che sostanzialmente dica che la provvidenza del comune comprenda anche la sanatoria delle malefatte.E’ così oppure esagero?E ti dirò di più che se esagerassi – ma non credo- vista la schiera delle persone alle quali stà bene l’intervento riparatorio con i soldi pubblici,ciò che dà più fastidio non è tanto il costo dell’intervento riparatore che sembra ormai deciso,ma l’atteggiamento della gente stessa che approva l’intervento fatto con i soldi di tutti,quasi fosse una cosa alla fine dovuta da parte di un ente pubblico. Se le cose stanno così,quando si parla di non più distinzione dei limiti di ciò che è consentito da ciò che non lo sia nella testa della gente, tutto questo è veramente materia di grande preoccupazione,perchè da gente così in futuro ci si può aspettare di tutto: ma come ?L’ente pubblico secondo le regole sovraintende all’esecuzione dei lavori e se questi poi nel tempo si rivelano insufficienti o eseguiti male, si stende un velo pietoso e decide di frugarsi in tasca con i soldi di tutti e la gente applaude ? Se così fosse,-accetto correzioni da abbagli per carità -ne esce la considerazione che sia proprio vero il detto che ogni popolo si merita il governo che ha.

  2. pscattoni scrive:

    Quando nel 2010 con Luciano Fiorani fondammo questo blog, per me la motivazione era quella di mettere in contatto più persone. Molte persone che avrebbero messo in comune le proprie valutazione e la conoscenza di Chiusi e della sua vita politica, sociale e culturale. Se non avessi creduto in questo avrei evitato gli sforzi e il tempo necessari. Ho anche segnalato un contributo di Romano su chiusiaperta.it sull’edificazione a Montallese. Se qualcuno ha qualche obiezione PARTECIPI E MODIFICHI. Fino ad allora questa è la conoscenza consolidata sul tema DISPONIBILE PER TUTTI. Come prima? Non si è fatto un passo in avanti? Io non credo.
    Poggio Olivo è una lottizzazione convenzionata. Sin dal 1967 (l.n.765) quando si opera in zone di espansione si deve preparare un piano con progetti per le opere di urbanizzazione primaria, quindi anche le fogne. Questa rete insieme ad altre opere viene presa in carico dal Comune previa verifica della conformità delle opere a quanto contenuto nel piano di lottizzazione convenzionata. Al lottizzante si chiede anche una fideiussione bancaria che verrà escussa dal Comune nel caso di inadempienza e necessità di eseguire le opere a sue spese. La valità della fideiussione ha una validità decennale. In questo caso la fideiussione è scaduta.
    Ora il Comune esegue a sue spese. A me pare chiaro che la malagestione del piano di lottizzazione da parte del lottizzante (credo Edil Toscoumbra) e le varie amministrazioni OGGI LA PAGANO TUTTI.

  3. Carlo sacco scrive:

    X Paolo Scattoni. Quella che tu affermi e speri che alla fine prevalga,considerato i tempi che viviamo,secondo me è una chimera,che detta come viene detta e cioè che “alla fine i cittadini capiranno” non fa altro che consolidare lo status attuale per farlo perdurare nel tempo.Concordo invece molto con quanto afferma Romano Romanini e cioè che ciò che possa “muovere” sia solo il danno economico individuale che fa si che i cittadini si indignino quando vedono che in conseguenza di impostazioni e di incrostazioni soprattutto della politica,ne derivi un danno alle loro tasche. Purtroppo è il solo e ripeto “il solo” viatico perché sentano qualcosa, e spesso anche tale sentimento non supera quasi mai la riflessione che ne dovrebbe stare a monte, ma si avverte solo la coercizione economica. Quella morale in questi ultimi venti-trenta anni, è quasi cancellata. Ed allora cosa succede? La necessità e le finalità pubbliche diventano evanescenti, polverizzate,non esistono più.E’ da qui che si innesta il fenomeno della regressione in ogni settore sociale e del modo di concepire le cose.X Paolo Scattoni: correggimi se sbaglio, ma la diatriba a cui si fa riferimento,non proviene da un malfunzionamento fra realizzazione e piano di urbanizzazione?Bisognerebbe capire quale sia stato l’oggetto del contendere onde non ricavarne conclusioni affrettate ma certezze. Allora la colpa -sempreche’ le cose stiano così- perché dovrebbe morire sempre fanciulla?

  4. pscattoni scrive:

    Forse si tratta di provarci. Romano (Romanini) ha contribuito su chiusiaperta.it in maniera molto efficace alla voce “Edificazione a Montallese“. Ora è patrimonio di tutti e una discussione su quell’argomento non è più sul sentito dire. Intanto questo post ha avuto in questi due giorni molti contatti. Non può essere un sintomo?
    Abbiamo un’amministrazione che non ha ancor capito che l’edilizia volano dell’economia non esiste più. Piano piano lo comprenderanno tutti ne sono sicuro. Ma è un priocesso che dobbiamo accelerare.

  5. PMicciche scrive:

    Sottoscrivo la conclusione di Romano: “Le coscienze non si smuovono più (se mai lo sono state) per l’azione disvelatrice della verità, solo il danno diretto (più economico che morale) smuove”.
    In realtà un tempo c’era l’Ideologia ovvero un valore forte – a volte fideistico e utopico – ma forte e per questo duraturo nel tempo e non soggetto a mutamenti repentini. Oggi si cerca di intercettare i bisogni del momento che, inevitabilmente, da soli non possono che registrare situazioni contingenti (a volte solo un passaggio di un percorso più elaborato) e che non contemplano una sintesi superiore e proiettata nel tempo. Se non si soddisfano quei bisogni, si cambia e si punta su chi è più bravo a convincerci che sarà lui a farlo. Non credo che però così si vada tanto lontano.

  6. romano romanini scrive:

    Pienamente d’accordo sull’azione informativa che, per quanto mi riguarda l’ho sempre fatta e continuerò a farla. Tuttavia ma non la ritengo capace di quella carica salvifica che tu (Paolo) gli attribuisci. Altri sono gli interessi, le sensibilità e gli obiettivi che originano i comportamenti di assuefazione, condivisione e indifferenza. Primo tra tutti l’interesse personale che si esprime anche solo con il non volersi intromettere, perché “non si sa mai”. Paritetico l’interesse diretto per vantaggi e convenienze. Poi l'”effetto gregge” qui si potentissimo (altro che i vaccini) a far si che l’appartenenza prevalga incontrastata. Le coscienze non si smuovono più (se mai lo sono state) per l’azione disvelatrice della verità, solo il danno diretto (più economico che morale) smuove

  7. pscattoni scrive:

    Vedi Luca (Scaramelli) per favorire la partecipazione bisognerebbe affrontare il tema della trasparenza. L’alternativa è quella di giocare di rimessa e probabilmente perdere. Per rimanere in tema si dovrebbe lavorare per capire quante sono le lottizzazioni “chiuse” con la presa in carica delle opere di urbanizzazione da parte del Comune. Per te che sei un consigliere è un’operazion che si può fare velocemente. Poi su ognuna di queste capire cosa sia successo. Prima di concludere che ai cittadini poco importa si deve raccogliere con cura l’informazione e poi spiegarla bene alla gente. Sono convinto che sarà un’operazione capace di rendere consapevoli un bel po’ di cittadini.

  8. Luca scaramelli scrive:

    Forse Paolo (Scattoni), dalle mie parole traspare rassegnazione, ma il fatto che molto del mio tempo libero lo dedichi ad interessarmi della politica locale indica il contrario, ciononostante la sensazione di aver a che fare con il muro di gomma è fortissima, perché la scarsa sensibilità e lo scarso senso critico dei cittadini sono funzionali al comportamento di chi amministra che cerca solo consenso e sostegno alle proprie carriere. Non credo che ci siamo distratti solo un attimo, vent’anni di Berlusconi so è qualche altro di renzismo, che è la stessa identica cosa, purtroppo hanno lasciato il segno.

  9. pscattoni scrive:

    x Carlo Sacco. La citazione che ho fatto di sfuggita non riguarda un indenizzo, ma la restituzione dei soldi versati per l’acquisto di un appartamento. Vinse l’acquirente, ebbe indietro i suoi soldi e lasciò l’appartamento per andare a vivere fuori Chiusi. Onore al merito.

    xLuca Scaramelli. Non condivido la rassegnazione. Ci siamo distratti un momento e si è tornati ai vecchi metodi. Andiamo a vedere cosa è successo dalle parti dell’attuale palazzetto e cerchiamo di capire come sia potuto succedere un ‘accrocco’ che tutti, anche quelli che non hanno mai sfiorato un libro di urbanistica, possono constatare.

  10. Carlo sacco scrive:

    Quindi secondo questi cittadini-se ho ben capito-sembrerebbe che debba essere il Comune che debba provvedere al costo dei lavori.Quindi soldi di tutti per provvedere al non rispetto delle regole fra chi ha venduto e chi abbia comperato e che oggi si lamenta del perché le fogne non soddisfino alla loro funzione.Ma se le cose stanno così io mi chiedo se è mai possibile che in Italia venga sempre battuta la stessa strada che porta alla vasellina sul tergo dei cittadini e che mai nessuno si prenda la responsabilità a far valere le ragioni di questi baypassando che siccome sono soldi pubblici questi non abbiano ne’peso ne’ colore e possano essere disinvoltamente impiegati e fatti in qualche modo passare come sanatorie di questioni pregresse?Se stessero veramente così le cose(io spero di no) meraviglierebbe anche il fatto che i cittadini coinvolti in tali questioni possano veder risolti i loro problemi da parte della comunità che si fruga le tasche.Se ben comprendo chi nel passato ha vinto una causa ed ha ricevuto un indennizzo credo che l’abbia avuto proprio per mancanza di rispetto delle regole.Ed allora mi chiedo il perché di qualcuno che inneggia al fatto che la provvida mano dell ente pubblico sani la questione con i soldi di tutti? Se le cose stessero sostanzialmente in questo modo sarebbe un motivo che possa essere il contrario esatto del vanto.O no?

  11. Luca Scaramelli scrive:

    Paolo nonostante sia un consigliere comunale e quindi ex candidato anche per me il problema non sono i voti. Ben venga la ricerca della verità, che tra l’altro è il motivo del nostro voto in consiglio comunale sulla questione. Purtroppo devo concordare con Luciano, la politica oggi è solo ricerca del consenso da parte di chi amministra, quindi si governa solo in funzione delle “richieste” dei cittadini e non secondo un principio politico preciso, da parte dei cittadini è lo stesso, non si guarda al modo di governare ma solo a ciò che è funzionale al soddisfacimento dei propri bisogni o delle proprie necessità.

  12. pscattoni scrive:

    Non sono sicuro che la cosa sia stata spiegata adeguatamente. I dettagli sfuggono anche agli esperti. Occorre ritornare sugli atti. Ci torneremo. Io non ho il probela di cercare voti. Se c’è qualcuno che vorrà dare una mano si faccia vivo.

  13. luciano fiorani scrive:

    Anche a me sembrerebbe il minimo ma i nostri concittadini evidentemente la pensano come il sindaco.
    Nessuno (uno per la verità) tra quelli che ho sentito è d’accordo con quello che si chiede in questo pezzo, sono tutti per la sistemazione delle fogne da parte del comune senza stare tanto a guardare di chi sono le responsabilità.
    La situazione è questa. Inutile girarci intorno.
    Ed è ovvio che sia questa perché altrimenti non ci ritroveremmo con simili amministratori che altro non sono che l’espressione del comune sentire di questa popolazione che non ha senso civico e si fa beffe delle regole e della legalità.
    Alla faccia dell’ex “civilissima Toscana”.

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