Do you remember Ignazio Marino?

marino11di Paolo Scattoni

La vicenda di Ignazio Marino sindaco di Roma merita di essere ricordata. Senatore PD, chirurgo di chiara fama, Marino si presenta alle primarie per la candidatura a sindaco e le vince con un buon margine. Vince il successivo ballottaggio con il sindaco uscente Gianni Alemanno con l’ottima percentuale del 64%.
Non tutti nel PD avevano digerito l’elezione di Marino e ci si misero di buzzo buono per metterlo in difficoltà. Molti si ricordano la vicenda della panda rossa. Era una tradizione consolidata che il sindaco avesse quattro autorizzazioni di accesso alla zona a traffico limitato. Marino usufruisce di una soltanto. Alla scadenza l’amministrazione non procede (dimenticanza?) al rinnovo e così Marino viene multato perché individuato dai segnalatori automatici. Doveva essere una semplice correzione di un’omissione ed invece diventa una questione nazionale. Poi c’è la vicenda dei funerali di un Casamonica, del gran lusso e dell’elicottero che sparge petali di rosa. Marino è in ferie, ma la vicenda viene utilizzata per l’accusa di non aver vigilato abbastanza.

Poi c’è l’ultima vicenda degli scontrini. Pubblicati in rete alcuni scontrini delle cene pagate con la carta di credito del Comune vengono contestati da inchieste giornalistiche. Ne nasce un caso nazionale che indebolisce ancora di più La magistratura apre un’inchiesta su circa 12.000 euro. C’è una campagna di discredito che è la premessa per il dimissionamento. La magistratura lo indaga e lo rinvia a giudizio. Il pubblico ministero chiede tre anni di reclusione e un rimborso di ben 600.000 euro: 100.000 per danno funzionale e 500.000 per danno di immagine (sic!!!).
Ora la sentenza del giudice spazza via tutto questo ciarpame. Allora il commissario politico PD a Roma Orfini afferma che  Marino era stato dimissionato per incapacità. Posizione davvero penosa. L’incapacità di Marino è stata quella di non essersi saputo difendere dagli intrighi del suo stesso partito.
Davvero Marino è stato un incapace? Per cosa? Per aver fatto chiudere la discarica di Malagrotta? Per aver iniziato a fare pulizia all’ATAC con lo smatellamento del stamperia di biglietti falsi situata proprio all’interno dell’ATAC con un danno di decine di milioni all’anno? Per aver limitato lo strapotere dei soliti costruttori?
Forse si, proprio per questo è stato fatto cadere.
Oggi Marino rivendica prima di tutto le scuse e poi un ruolo politico e condurre la sua campagna per il NO al referendum. Se verrà a Chiusi cercherò di essere in prima fila.

Questa voce è stata pubblicata in ARTICOLO21, POLITICA. Contrassegna il permalink.

9 risposte a Do you remember Ignazio Marino?

  1. PMicciche scrive:

    E’ quantomeno strano che una iper-attenzione ai dettagli fosse stata riservata a Marino, così come del resto, anche la Raggi ha subito e subirà la costante ricerca del pelo nell’uovo. Questo non significa che Marino sia stato un buon sindaco, così come non è detto che la sarà la Raggi. Mi pare però altrettanto evidente che si giochi sporco e, in ambedue casi, il PD potrebbe essere tra i mandanti di questo accanimento, direttamente o ambientalmente. Come faceva la DC dell’ultimo ventennio, il Potere è una cosa da difendere con tutti i mezzi…e questo rende spietati anche chi era partito con ben altre intenzioni.

  2. pscattoni scrive:

    No è ciarpame. Ho seguito attentamente la vicenda: è stato ciarpame. La vicenda della panda rossa su cui tutti hanno fatto propaganda è ciarpame. Le multe sono arrivate per una “dimenticanza” dell’amministrazione (c’è anche l’ipotesi, non provata, di un hackeraggio del sistema informatico). Si possono presentare le scuse almeno per questo?
    Sugli scontrini le cose sono andate così. Tutti gli scontrini sono stati pubblicati. Alcuni giornalisti (e forse non solo loro) si sono scatenati ipotizzando il reato. Un ristoratore ha anche detto, c’è addirittura una fotografia, che era con la moglie quando invece si trattava di una collaboratrice. Marino, sicuro delle sue ragioni, ha richiesto il rito abbreviato rinunciando quindi ai tre gradi di giudizio. Non c’è stata alcuna appropriazione indebita. I 5000 euro all’anno spesi sulla carta di credito del Comune non sono stati spesi per interesse personale. La propaganda becera è stato ciarpame e chi l’ha fatta lo sa benissimo.

  3. luciano fiorani scrive:

    “Ora la sentenza del giudice spazza via tutto questo ciarpame”.
    Quale ciarpame?
    Le beghe interne al Pd non mi interessano, la vicenda delle cene invece si.
    Il giudice ha detto che il fatto non è perseguibile ma è corretto mettere le cene con gli amici sul conto del comune? Può non essere stato Marino a ordinare il pagamento anomalo; forse la sua segreteria (o chi poteva farlo) di libera sponte. Ma il fatto resta anche dopo la sentenza di assoluzione.
    Non tutto quello che non è reato è accettabile (in politica e nella vita di tutti i giorni).
    Anche Cota è stato assolto per le mutande verdi acquistate in America e pagate dalla regione Piemonte. Benissimo, ma gli vogliamo dire bravo?
    E’ ora di finirla di valutare i personaggi politici in base alle sentenze di una magistratura sempre più soggetto politico per la mancanza di una società civile degna di questo nome.
    Per farci un’idea di Buzzi e compagnia cantante aspettiamo che vengano condannati da qualche tribunale?
    Sono temi, questi, che Davigo e Dalla Chiesa da vent’anni provano a mettere nell’agenda politica ma si continua a far finta di niente.
    Più semplice parlare di giustizialisti e garantisti: categorie senza senso.

  4. PMicciche scrive:

    …intendi “gestione” come nel caso del trasporto ferroviario italiano oppure, per tornare al locale, del MPS o, ancora più vicini, dello stadio di Pania o della Fornace? Certo, è vero, si poteva anche fare peggio…”poteva piovere”…

  5. pscattoni scrive:

    Sinistra o chiamala come vuoi, in questa fase secondo me è un movimento che in assenza di modelli interpretativi adeguati riesce a gestire la transizione della società verso forme il più possibile eque. Prendi ad esempio quanto ipotizza Jeremy Rifkin nel suo ultimo libro “Società a costo marginale zero”.

  6. PMicciche scrive:

    Già di Sinistra…ma che significa, a questo punto? Io non credo che Destra e Sinistra siano parole inutili ma lo sono se definiscono politiche simili e, per di più, nè di destra nè di sinistra. Francamente non vedo elementi di sinistra nel PD ma una neo-DC dove c’è tutto e il suo contrario, cosa che peraltro riflette la sua genesi di fusione a freddo di elementi troppo eterogenei. In fondo credo che l’opzione renziana sia quella più coerente, un Partito della Nazione con dentro anche Verdini e Alfano. Il PD è sì uno strumento ma che è nato per altri scopi; non quelli a cui nobilmente aspiri tu e… Ignazio.

  7. pscattoni scrive:

    Caro Paolo (PMiccichè), si non è argomento locale. Il regolamento dice che qualche rara volta si può e secondo me il caso lo meritava. Di Marino ho scritto altre tre volte e confermo quanto scritto. Nel maggio scorso ho affermato che il drammatico aumento dell’astensionismo nelle primarie del PD (http://www.chiusiblog.it/?p=31288 ) era dovuto alla critica della base PD sul comportamento del partito nel caso Marino. Nel maggio del 2013 avevo interpretato il successo del PD a Roma e il calo del M5s e della destra come un segno di fiducia nel candidato Marino (http://www.chiusiblog.it/?p=26669) Infine ero intervenuto sulla questione via dei Fori imperiali come decisione qualificante non gradita dalla destra (http://www.chiusiblog.it/?p=27355 5 agosto 2013).
    Non importa a nessuno, ma siccome risollevi la questione: sto nel PD perché in questo periodo in cui i modelli economici tradizionali non reggono più, c’è bisogno che da sinistra si riesca a individuare, al di là del liberismo e il kenesianesimo, una via totalmente alternativa ai primi due. Vediamo come evolverà. Per me il partito non è una fede ma uno strumento. Intanto vediamo cosa si può fare per il referendum. Se Marino si impegnerà, come dice, per me è un segnale importante. Mi scuso per aver sollevato una questione nazionale e spero si possa chiudere qui.

  8. carlo sacco scrive:

    Domanda: qual’è la corrente del PD che ha fatto questo per metterlo alle corde ma sin dall’inizio del suo percorso e perche? Cosa ne pensi ? Non fermarti ad essere in prima fila,nella quale potrei esserci anch’io in questo caso,-non per il PD come partito ma per Marino e le sue ragioni, e vai avanti e vediamo come te lo spieghi.

  9. PMicciche scrive:

    Avendo, come altri, ricevuto in passato un tiratina di orecchie perchè trattavo argomenti nazionali, mi permetto di far notare – bonariamente – che non basta l’ultima riga in chiusa per “chiusizzare” l’intervento.
    Detto questo, concordo nel merito che Marino sia stato oggetto di un trattamento umano e politico, assolutamente inaccettabile e vergognoso.
    All’amico Paolo però mi permetto di ribadire la mia convinzione da sempre: quelli che lui individua così frequentemente non sono comportamenti anomali del PD bensì strutturali alla genesi stessa di quella forza politica. Sono Scattoni e Marino ad essere anomali nel PD…non gli altri.

I commenti sono chiusi.