La riscossa dei maker del professionale

professionale laboratoriodi Paolo Scattoni

Qualche volta ti chiedi quale sia la base conoscitiva sulla quale i politici si esibiscono in proposte che a noi poveri cittadini comuni appaiono del tutto estemporanee. Mi riferisco alla posizione dell’assessore all’istruzione della Regione Lombardia che propone la chiusura degli istituti professionali. Si tratta di Valentina Aprea già sottosegretario all’istruzione con Gelmini ministro. Le due allora servirono il piatto del taglio del 30% delle ore di laboratorio negli istituti tecnici e professionali. Ora Aprea vorrebbe completare l’opera.

Eppure personaggi come Romano Prodi, che qualche libro l’hanno letto e qualche ricerca sul tema dei sistemi produttivi l’hanno fatta, ci raccontano da qualche anno che se non si potenzia il settore tecnico e della formazione professionale della scuola possiamo dire addio allo sviluppo.

Di queste cose abbiamo dibattuto su questo blog. Lo abbiamo detto, dando notizia di sentenze del TAR che obbligherebbero il Ministero ad annullare le disposizioni Gelmini, lo abbiamo detto riportando le attività di Laboratorio Ambiente che proprio presso l‘Istituto professionale Marconi hanno conseguito risultati notevoli, lo abbiamo detto quando abbiamo riportato i bei progetti che gli studenti sono riusciti a produrre con strumentazione a basso costo, ma allo stesso potente e complessa come Arduino. Lo abbiamo sottolineato quando quei prodotti hanno ricevuto riconoscimenti. Chissà se l’assessora Aprea ha mai sentito parlare del movimento dei maker e di quanto può incidere sullo sviluppo.

Ma lasciamo stare altrimenti ci dimettiamo da italiani.

Parliamo invece dei risultati dei nostri studenti del professionale. Il quadro dei risultati dell’esame di stato è uscito da poche ore. È stato un trionfo. Quei ragazzi che avevo conosciuto durante Laboratorio Ambiente hanno ottenuto valutazioni molto alte. Hanno mostrato una buona preparazione di base, ma sono riusciti anche a mostrare le loro creazioni. Ragazzi invitate l’assessora Aprea e fatele vedere cosa sapete fare. Vediamo se cambia idea sulla formazione professionale. Se non viene accontentavi degli auguri da uno come me che è onorato per aver collaborato con voi a Laboratorio Ambiente..

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10 risposte a La riscossa dei maker del professionale

  1. pscattoni scrive:

    I complimenti di Corrado (Giancaspro) sono del tutto immeritati. Il pochissimo che ho fatto è frutto di quarant’anni di mestieraccio. Qualcuno più bravo di noi dovrebbe costruire un modello economico non basato sulla moneta, ma sulla materia grigia da valorizzare. Intanto bisogna lavorare e agire sulla base dell’esperienza. In questo caso è bastato mettere in relazione una realtà come quella della scuola con condizioni che non erano previste: la conoscenza dell’esistenza di Arduino, il know how dell’associazione Tinker Garage di Magione, alcuni esperti ma soprattutto appassionati come Enzo Sorbera e Vincenzo Palmieri e si potrebbe continuare a lungo. Tutto questo è entrato in relazione con l’intelligenza di studenti con buone e talvolta eccezionali capacità ed entusiasmo. Si potevano avere altre combinazioni? Certo che sì. Come vedi Corrado i miei meriti sono pressoché inesistenti.

  2. Corrado Giancaspro scrive:

    La Signora Aprea? …. direi che che non vale la pena nemmeno di pronunciare il suo nome.Pensate che lei sappia davvero cosa si fa nei Professionali? Riguardo al Professionale di Chiusi, devo dire che sono estremamente contento di aver fatto parte di questo istituto per diversi motivi. Al Marconi (ma in questo discorso includo anche l’istituto Einaudi), ho lavorato in un ambiente sereno, con un corpo docenti che mi ha fatto sentire parte “della famiglia”. Ho avuto il piacere di lavorare con alcuni ragazzi con tanta fame di “sapere” e con tanta voglia di “fare”, le cui capacità sono potute emergere grazie anche alle attività organizzate da Laboratorio Ambiente. Ho avuto la fortuna di insegnare “ai ragazzi” del serale, ognuno con i propri impegni e le difficoltà dovute al lavoro, alla famiglia ecc… ma con una determinazione e voglia di arrivare ad ottenere il diploma davvero invidiabile. Ma c’è una cosa che molte scuole non hanno. A Chiusi, grazie a Paolo Scattoni, si è creato un gruppo di lavoro sulle nuove tecnologie costituito da docenti dell’istituto (Carlo Giulietti), studenti ed ex studenti dell’istituto, persone esterne alla scuola che hanno dato un notevole contributo alle attività di Laboratorio Ambiente, come Enzo Sorbera e anche Vincenzo Palmieri. Forse ho dimenticato qualcuno, ma poco importa, quello che intendo fare è evidenziare il fatto che a Chiusi si è creato un legame fra cittadini, scuola, studenti, docenti che hanno voglia di fare, di creare, utilizzare nuove tecnologie e che in pochi posti esiste. Tutto questo, grazie all’input iniziale di Paolo Scattoni “che ha i motori sempre accesi”, che non finisce mai di avere idee nuove, di proporre nuove attività, di andare avanti coinvolgendo sempre più persone. La scuola di Chiusi non può far altro che crescere …. e la Aprea vuole togliere i Professionali!

  3. Roberto Turi scrive:

    Molto bene, un esempio interessante di come si preparano le giovani leve del paese, se i politici avessero a cuore le sorti dell’Italia dovrebbero imparare da esempi come questo e adottare strategie simili, ma purtroppo ancora una volta assistiamo all’ennesimo tentativo di sabotaggio degli ultimi ingranaggi che funzionano.
    Una volta gli istituti professionali erano la palestra dei giovani verso il mondo del lavoro, oggi li vogliono trasformare in un ibrido senza idee o peggio ridurre all’osso! Nell’epoca della spinta tecnologica grazie ad Arduino dove con pochi soldi e tante idee e voglia di fare puoi diventare subito un artigiano digitale non si sfonda il muro dell’innovazione.
    Siamo ad un bivio e credo essere stato superato da tempo il punto del non ritorno, ancora ci meravigliamo che possano esistere dei casi di successo come quello dell’Istituto professionale Marconi! Meraviglia e non normalità!

  4. enrico lucioli scrive:

    Nell’unirmi ai complimenti per i risultati raggiunti dai ragazzi, credo che per l’ennesima volta, ciò non può far si che ribadire all’unisono le positività e potenzialità che l’ Istituto Marconi, è capace di offrire ai propri alunni ed quelli futuri. Concordo in pieno con quello scritto nei commenti precedenti al mio e negli articoli a seguire, ritenendo opportuno che sia giunto una volta per sempre, il momento di smetterla di classificare tale Istituto come scuola per “coloro che hanno poca voglia”. Tali risultati, credo giusto lo si sappia, sono stati possibili anche grazie e sopratutto alla sinergia che si è creato tra docenti e ragazzi, i quali talvolta, causa quanto creato dalla Signora Aprea, si sono trovati ad operare in emergenza e/o con scarsità di materiali. E’ pur vero che grazie allo sforzo profuso dal dirigente scolastico insieme ai suoi collaboratori sono state prese importanti iniziative relative ai macchinari e materiali d’uso, al fine di rendere tutto questo sempre funzionale ed al passo con i tempi.
    Forse sarebbe opportuno portare a conoscenza di tuttociò la Signora Aprea, invitandola a Chiusi, capisco che ciò sia pura fantasia o speranza irrealizzabile, solo e semplicemente per farLe vedere come da una piccola realtà possano scaturire ottime opportunità per i ragazzi frequentanti le scuole che vuole sopprimere.
    Se poi vuole, ed è dell’idea di scavare ancora il “tunnel”, possiamo accontentarLa anche in questo, perchè a soli 100 metri dalla scuola ovvero in zona “ARCISA”, di rilevante importanza etrusco/longobarda, scusate se è poco, vi sono i cunicoli che ospitavano i rifugi usati nel 1944 dalla popolazione durante il cosidetto “passaggio del fronte” a Chiusi.

  5. enzo sorbera scrive:

    Mi complimento con tutti i ragazzi – chi più e chi meno “ragazzi” -. Sono risultati che non nascono per caso e che si conseguono con l’apporto di tutti – di chi studia e di chi insegna -. Consiglio di lasciar perdere l’invito all’Aprea: chi è prevenuto non riesce a vedere neanche quello che gli si mette sotto al naso. Auguriamoci che vada a scavare il tunnel ;-), e la smetta di parlare di cose che non conosce.

  6. pscattoni scrive:

    Grazie Carlo (Giulietti). Ci sarebbe molto da dire e dovremo ritornare su questo argomento in futuro. Gli “anziani” del serale sono riusciti ad arrivare ad un traguarda che per casi diversi della vita non erano riusciti a conseguire. Se guardiamo le valutazioni si vede che si tratta di persone capaci e molto tenaci. Mi chiedo cosa avrebbero potuto fare in più nella vita se al momento opportuno fossero stati aiutati a rimuovere gli ostacoli che si erano frapposti al proseguimento degli studi.
    Per i ragazzi che conosco, molto ancora si potrebbe dire. Gli applausi della commissione esterna sono sicuramente una rarità, ma hanno un grande significato. Qui a Chiusi come in altre scuole (non molte per la verità) gli allievi si sono mossi con una competenza (in questo caso la conoscenza di Arduino) che è superiore a quella dei loro insegnanti ed esaminatori. Non è questo un giudizio negativo nei confronti di quei docenti. So per esperienza diretta, insegno da più di quarant’anni, quanto sia complesso e spesso impossibile acquisire competenze in un mondo che cambia così rapidamente. È però un segnale che dobbiamo cogliere. Per la “nostra” scuola si aprono prospettive inimmaginabili fino a poco, pochissimo, tempo fa.

  7. roberto donatelli scrive:

    In qualsiasi altro Paese il binomio Aprea-Gelmini sarebbe sparito, da noi è ancora li a fare danni….almeno uno del binomio.

  8. carlo giulietti scrive:

    Mi sento un po’ parte in causa e quindi per qualcuno potrei sembrare interessato, visto come va il mondo oggi. Nonostante ciò non posso non condividere il pensiero di Paolo Scattoni quando elogia i ragazzi del Professionale. In questo esame sono riusciti veramente a mostrare il proprio valore, le capacità che a volte cercano di tenere nascoste, complice il clima positivo che la commissione esterna ha saputo instaurare, i successi già verificati con le attività conseguenti alle attività di Laboratorio Ambiente ( https://www.facebook.com/LaboratorioAmbiente.Valdichiana/ , di http://open.toscana.it/web/laboratorio-ambiente ), la fiducia riconquistata nei propri mezzi, sono riusciti quasi a stupire i membri ed in diversi hanno concluso la loro presentazione tra gli applausi.
    E che dire dei giovani anziani del corso serale, sorprendenti, commoventi, non entro nei particolari per ovvi motivi ma, sono stati stoici, fidatevi! I voti finali dimostrano quanto detto, dai quadri si rileva che i voti vanno, per la classe del mattino, dal 72 al 96, con una media di 83,3 e per il serale, dal 72 al 95 con una media di 84,3.

  9. Luca Truffarelli scrive:

    Gli ottimi risultati di cui leggo sono un piacere e ritengo un esito naturale per chi, spinto dal desiderio interno di creare, sceglie di conoscere e capire.

    Complimenti ai ragazzi e un grazie all’Istituto per esserci stato.

  10. Alessandro Fedi scrive:

    Aprea-Gelmini… Pare che ancora stiano cercando l’entrata del tunnel Ginevra – Gran Sasso… Complimenti ai ragazzi.

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