Stazione in linea: un’arma di distrazione di massa?

mediapadanadi Paolo Scattoni

Il post di Carlo Giulietti sul futuro della stazione  ha avuto un ottimo riscontro. C’è stato dibattito e in quattro giorni è balzato al secondo posto delle pagine più visitate di agosto (il primo rimane quello sulla “Cultura alta”). Ovviamente chiusiblog è piccola cosa, ma questo flusso di visite e commenti ad agosto sta a indicare un grande interesse.

In un commento di Massimo Mercanti si legge: “Perché qualcuno non va a spiegare umilmente al Sindaco di turno, all’Albergatore di Chianciano, al Consigliere Regionale, che molto presto “SOLO I TRENI DOTATI DI SSB ERTMS POTRANNO CIRCOLARE TRA SETTEBAGNI E PM ROVEZZANO”? E se non capiscono cosa significa SSB ERTMS perché non chiedono direttamente alla fonte cosa significa?

Personalmente avevo una conoscenza vaga e confusa del sistema citato da Mercanti e pertanto mi sono rivolto a un esperto che così mi ha risposto:

Si tratta del sistema di gestione e controllo del traffico dei treni: european rail traffic management system, di nuova concezione in atto sulla rete alta velocità italiana (per ora direttissima esclusa). Mentre SSB sta per sotto sistema di bordo: l’apparecchiatura che permette la lettura delle condizioni della via. Come scritto nel famoso articolo di Luciano Fiorani, la direttissima permette una velocità massima di 250 km/h non solo per le caratteristiche meccaniche della linea, ma anche per il sistema di segnalamento che vi è adottato, infatti lì sono presenti i segnali luminosi che non si trovano più sul resto delle linee AV. È chiaro che se in futuro alzeranno la velocità massima in direttissima, questo comporterà l’adozione del nuovo sistema di distanziamento treni (ERTMS) di cui le locomotive attuali, eccetto gli ETR AV, non possono usufruire perché non attrezzate con il previsto sotto sistema di bordo (SSB).”

Sono allora andato a vedere in rete cosa c’è. C’è un sito molto corposo (http://www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=84e1668d15b2b110VgnVCM1000003f16f90aRCRD). Non ho conoscenze in proposito. Quello che credo di aver capito dalla lettura di una lettera di accompagnamento di tutto questo studio che non solo la cosa è fattibile, ma può essere realizzata a breve.

Allora veniamo alla nostra domanda iniziale: la stazione in linea è un’arma di distrazione di massa?

Abbandoniamoci dunque alla cultura del sospetto, che, come diceva un politico italiano scomparso, ci rende peccatori ma il più delle volte ci aiuta a capire.

Distinguiamo gli interessati in tre categorie: quelli che sanno, quelli che credono di sapere e quelli, come noi, che non sanno.

Quelli che sanno (vertici delle ferrovie, vertici regionali e qualche congrega politico-economica) non si oppongono alla strategia alta velocità senza se e senza ma, perché in fondo loro sono personalmente più interessati all’alta velocità (e alla loro carriera) che non a chi vive in zone meno centrali. Quelli che sanno sono consapevoli che non appena verrà mesa in atto il nuovo sistema di segnalazione che determina allungamenti di percorso di 20 minuti nella tratta Figline Firenze e 30 minuti fra Orte e Roma ci sarà una sollevazione. Gli effetti non sono del tutto prevedibili, ma quelli che non sanno con qualcuno a torto o a ragione se la dovranno pur prendere. Allora c’è bisogno di quelli che credono di sapere. Li si convince che con una stazione in linea i problemi saranno risolti. Ma come convincere quelli di Chiusi che è conveniente avere una stazione in linea ad Arezzo e viceversa? Niente paura, sono convinti quelli che sanno, basta avere qualche faccia di bronzo che continui a sostenere una delle due soluzioni e convincere quelli che credono di sapere che con il loro appoggio ce la faranno.

Si dimentica di dire che con un po’ di studio degli orari ferroviari nessuna delle due ipotesi è realistica. Non importa basta arrivare all’ora x con qualche illusione da vendere.

Una possibile via per quelli che non sanno: si creano le condizioni perché sappiano al meglio e soprattutto il prima possibile.

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9 risposte a Stazione in linea: un’arma di distrazione di massa?

  1. luciano fiorani scrive:

    Ricostruzione perfetta nei tempi, nelle persone e nei temi questa di Paolo (Scattoni).
    Stavolta anch’io mi aggiungo al “malpensante” perché a casa mia due più due fa sempre quattro.

  2. pscattoni scrive:

    Io non sarei così sicuro che la cosa sia nata per caso. C’è un problema chiaro da tempo sia ai politici regionali che a Trenitalia: l’esclusione dei regionali e degli intercity dalla direttissima comporta un allungamento dei tempi di almeno 50 minuti nella tratta Roma – Firenze. Ricordo con quanta assiduità l’allora assessore regionale Conti (Ceccobao sindaco) era a Chiusi. La nomina di Ceccobao alla sua successione secondo me era già stata studiata da tempo e proprio per gestire questa questione. Qualcuno si ricorda quando il sindaco Ceccobao dichiarava che lo sviluppo di Chiusi da sempre basato sulla ferrovia doveva invece spostarsi sul fronte autostrada? Erano casuali quelle esagerate previsioni di Piano Strutturale proprio in zona Querce al Pino? Poi arriva la proposta di Montallese. Infine quella dell’ex centro carni. Progetto (si fa per dire) regalato all’Amministrazione e l’iniziativa al teatro. Proposta che arriva in contemporanea con quella dell’aretino, siglata con un accordo tra le regioni Toscana e Umbria. Sarò un malpensante, ma le coincidenze sembrano un po’ troppe.

  3. Massimo Mercanti scrive:

    Il ridicolo di questa storia è quello che NESSUNO ha chiesto la realizzazione di una Fermata in Linea. Per “nessuno” intendo i cittadini potenziali fruitori del servizio e men che meno TRENITALIA la quale ha altri grattacapi a cui pensare come l’attraversamento AV sul nodo di Firenze. Quindi l’idea per questo “Progetto” è solo nella mente di alcuni Amministratori i cui effetti “annuncio” hanno determinato questa sorta di gara a chi la spara più grossa. Questo da l’idea come i nostri “governanti” abbiano la visione dell’insieme delle cose. Un Amministratore dovrebbe tenere in considerazione una attiva “partecipazione dal basso” soprattutto quando va girando nelle varie municipalità a chiedere consensi per fare “sinergia territoriale”. I cittadini “informati” che pubblicano “dati di fatto” che vantaggio ne possono trarre se non quello di rendersi utili in qualche modo alle comunità?

  4. Quinto Corsini scrive:

    Ma si, continuiamo pure a fantasticare sui supertreni….
    Mentre noi dormiamo si sono svegliati anche in Garfagnana:
    http://www.luccaindiretta.it/dalla-citta/item/53424-treni-la-lucca-aulla-riapre-dopo-i-lavori.html
    Ah, dimenticavo, a fine anno partono i lavori del raddoppio della Pistoia _ Lucca (fino a Pistoia è già a doppio binario).
    Io penso sempre alla Chiusi _ Siena _ Empoli, nonché alla Terontola _ Perugia, ma occorre pianificare anche il futuro della lenta, quando e se un domani i regionali dovranno passare da lì.
    Come hai detto giustamente te nell’intervento, occorre mettersi ad un tavolo e discutere seriamente, non tralasciando l’integrazione di tutte le infrastrutture ferroviarie della zona.

  5. pscattoni scrive:

    La posizione della Lega che Luciano (Fiorani) segnala è un’ulteriore prova dell’arma di distrazione di massa. Si sta discutendo sul nulla. Come giustamente scrive Carlo (Giulietti) è arrivata l’ora della trasparenza.

  6. Carlo Giulietti scrive:

    Da un sito ho ricostruito le posizioni del presidente degli Albergatori di Chianciano, del portavoce Pd della Valdichiana, della Lega, dei sindaci di Montepulciano, Chiusi, Sarteano e Cortona. La sindaca di Cortona afferma:
    …secondo l’indagine di Trenitalia l’area migliore, per utenti e logistica è quella della Valdichiana aretina tra Farneta e Creti”, “Ho aspettato a lungo prima di intervenire sulla questione, e questo soprattutto perché in questi casi tutti si sentono autorizzati a dire la loro facendo considerazioni spesso inesatte o non conoscendo i fatti o le reali condizioni di un progetto e di un territorio. Il mio intervento parte, invece, dalle riflessioni e dalle dichiarazioni dell’Assessore (…) Ceccarelli, che i fatti li conosce molto bene, e che ha ribadito come in questa fase sia assolutamente inutile il dibattito tra tifoserie pro e contro una localizzazione, adducendo spesso motivazioni campanilistici e non fondati su fatti e dati.”
    Tutti si esprimono a favore dell’opera, anche se Cortona è per una localizzazione diversa.
    Se la sindaca di Cortona sa, perché non fa sapere anche a noi quei fatti e dati saputi dall’assessore Ceccarelli? Ci dicano il perché di tanti milioni per un’opera che, senza le loro conoscenze, ignote ai più, può sembrare quantomeno superflua.
    Da subito invece, potrebbero essere meglio utilizzate le stazioni esistenti di Chiusi e Arezzo dove un eurostar già ferma.

  7. pscattoni scrive:

    Sono d’accordo. Si può fare. Rimane però la necessità di portare i principali attori a discutere. Ricordo l’iniziativa di Chiusi organizzata dal Comitato Pendolari Roma-Firenze. In quella sede furono portati dati molto interessanti sulla “decimazione” dei treni degli ultimi anni. Oggi potremmo portare altre domande come ad esempio il problema che tu poni sui sistemi di segnalamento (SSB ERTMS ) che le ferrovie potrebbero introdurre anche a breve termine. C’è però anche da continuare il dibattito sulle strategie di integrazione di tutte le infrastrutture e risorse ferroviarie dal futuro della linea lenta al patrimonio attualmente inutilizzato.

  8. Massimo Mercanti scrive:

    E poi? Dopo che “quelli che non sanno” sono a conoscenza delle cose cosa succede? A occhio e croce non succede niente! Continueranno le solite giornalate sul dove e perché deve essere realizzata la fermata di Mediaetruria. E i soliti boccaloni felici e contenti infarciranno i post con tanti “mi piace” (per fortuna anche quelli hanno un nome e cognome) mentre chi per lavoro o altro si dovrà sugare avventurosi viaggi per Roma o Firenze a passo di diligenza sulla vecchia linea. (Probabilmente in nessun “media” comparirà la cronaca delle vicissitudini di un viaggio, sulla linea lenta, con l’IC 595 di ieri sera proveniente da Trieste e diretto a Roma che ha portato soccorso ad Arezzo a viaggiatori appiedati di un Frecciarossa (affetto da problemi tecnici di segnalamento) con tutte le conseguenze di un intasamento del traffico ferroviario sia sulla DD che Lenta). Allora, facciamo una cosa. Perché l’articolo di Fiorani che dimostra come sia possibile far fermare i FR o gli FA a Chiusi e questo sugli SSB ERTMS non diventano una lettera aperta (sui maggiori quotidiani) rivolta a quelli “che sanno” o a quelli “che credono di sapere”?

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