Pania: proprio tolì?

paniadi Paolo Scattoni

La vicenda dello stadio di Pania mi fa venire alla mente un aneddoto raccontatomi da un amico ferroviere. Era il periodo in cui le Ferrovie avevano automatizzato i passaggi a livello. Agli ex casellanti erano state quindi affidate altre funzioni. A uno di questi, divenuto conduttore, capitò di avere una richiesta per un biglietto in treno per una sperduta stazioncina del Piemonte. All’epoca i conduttori avevano una specie di prontuario con le varie tratte. Per il biglietto dovevano ricostruire il percorso più breve, sommare le varie distanze fra stazioni e poi sulla base del chilometraggio calcolare i costo del biglietto. Il neoconduttore si impegnò per un bel po’ di tempo e poi si arrese esclamando sconsolato verso il viaggiatore: “Ma proprio tolì evi da gi’ ?“.

Parafrasando, per la collocazione dello stadio di Pania si potrebbe ingenuamente chiedere: “Ma proprio tolì l’evi da fa’ ?“.

A Chiusi l’opera comunale più costosa degli ultimi vent’anni (e forse dell’intero dopoguerra) è stata localizzata nella zona più periferica di tutto il territorio rispetto ai suoi centri abitati. Il 30 giugno scorso dopo più di 10 anni dall’inizio dei lavori, si scopre che quella collocazione infelice era ancor più infelice. Infatti, la relazione di collaudo testimonia di un imprevisto nella fase di scavo.

Nel corso delle escavazioni è stato riscontrato un terreno fortemente rimaneggiato, con presenza di materiale riportato e con conseguente franamento dei fronti di scavo ed impossibilità ad eseguire il lavoro nelle modalità previste . È stato quindi necessario procedere all’asporto del terreno per tutta l’area di sedime”.

Da ingenuo quale io sono mi chiedo: “non solo si è scelta un’area collocata così infelicemente, ma proprio in un’area con terreno fortemente rimaneggiato si doveva andare a costruire? Poi altre domande sorgono spontanee. Il materiale riportato stava in una discarica? Perché per definizione se prendi del materiale e lo metti in un sito che non è il suo, questa si definisce discarica. Autorizzata o abusiva? Se autorizzata il dato doveva essere conosciuto e l’errore di progettazione evitato. Se invece quella discarica era abusiva si è provveduto a fare denuncia? Con quali risultati?

Ma poi, per un’opera del genere, c’è sempre una relazione geologica. Possibile che il geologo non abbia rilevato la criticità del terreno?

Tutte queste sono domande alle quali bisognerà pur dare risposta. Le elezioni amministrative sono a breve. I soggetti potenzialmente interessati (partiti, movimenti, liste più o meno civiche, etc.) hanno qualche cosa da dire?

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6 risposte a Pania: proprio tolì?

  1. carlo sacco scrive:

    Da quanto Luca Scaramelli dice,emerge proprio il fatto preciso che ho sempre riportato sul perchè tale fascia generazionale sia così perchè dentro non ha vissuto la politica e le relazioni politiche del periodo precedentemente vissuto dalla nostra fascia generazionale e non ha nelle proprie osservazioni una propria e determinata scala valoriale dei fatti che si succedono,ed il suo metro di misura è disincantato,lontano, quasi frastornato ed inebetito e spesso a tutto questo che ha addosso non lo misura col metro nostro.Ecco perchè le persone sembrano quasi impatassite e non si rendono conto di ciò che gli succeda intorno e sembra loro normale che per esempio un moderatore ad una festa del loro partito sia pescato fra coloro che applaudirono il fatto di Aldrovandi e per loro non è una misura politica questa,si può normalmente fare.Non sono nulla perchè dentro hanno solo imput dati da tale sistema ed è chiaro che su questi, gente più furba e scaltra abbia il sopravvento,convincendoli che la linea sia quella giusta.E’ sempre una questione culturale.La laurea non c’entra, sono delle belle addormentate nel bosco,fanno quasi tenerezza.Ma è una tenerezza di chi giuoca con arnesi che si ripercuotono sulla facoltà di entrare nelle menti dei sudditi,spingendoli al consenso,e chi li guida lo sà.Vince l’acriticità,cioè i loro furbi padroni.Loro no.

  2. pscattoni scrive:

    E perché mai? Gufo e Allocco, sono due nobili animali, specie protette. Non meritano questi usi dispregiativi, magari si offendono 😉

  3. Luca Scaramelli scrive:

    Questa faccenda di definire gufi chi non la pensa come loro, e che hanno imparato da renzi, il padrone e programmatore dei loro pensieri, sarebbe bene che finisse. Altrimenti credo che bisognerà tirare in ballo gli allocchi, che sempre rapaci sono, anzi gli “alocchi” come li chiamiamo a Chiusi, che in giro sembrano essercene tanti. Sorprende poi un personaggio come Sonnini, che dopo il servizietto ricevuto, ancora permetta di associare il proprio nome a comunicati di così alto valore politico.
    Sulla gestione della questione palazzetto ogni commento e superfluo, passano da una propaganda all’altra in un’eterna campagna elettorale, che è l’unica cosa che sanno fare, considerando i cittadini esclusivamente come un pubblico da convincere.

  4. pscattoni scrive:

    Progetto preliminare? Ma come non ci aveva detto Scaramelli che i lavori sarebbero iniziati già da giugno? Se il progetto preliminare è come quello della stazione in linea, un rendering accompagnato dal quasi niente, dovremo capire a quale giugno Scaramelli si riferisse.
    Come la stazione in linea serviva alla campagna elettorale delle regionali, il progetto preliminare ha tutta l’aria di una manovretta per la campagna delle comunali. Se comunque questo progetto preliminare qualcuno ce lo manda saremo ben felici di pubblicarlo ed eventualmente commentarlo anche su questo modestissimo blog.

  5. luciano fiorani scrive:

    Per chi se lo fosse perso, direttamente dalla pagina facebook del vicesindaco Bettollini: “La giunta ‪#‎approva‬ il progetto preliminare del nuovo palasport a Pania! ‪#‎DettoFatto‬ e con buona pace dei Gufi e dei professionisti della polemica! Chiusi avrà quindi un nuovo palazzetto dello sport! C’è ancora tanto da lavorare, ma oggi abbiamo scritto una nuova pagina del futuro della nostra città! Con Gianluca Sonnini Andrea Micheletti Chiara Lanari”
    Seguono decine di commenti. Leggeteli e poi riparliamo del Festival Orizzonti e di “cultura alta”.

  6. carlo sacco scrive:

    ”Che proprio tolì l’eveno da fà” me sembra na domanda ingenua l’mi cocco.E te cocco pensi proprio che enno i partite e l’associazione ch’hanno a pijà iniziativa a dì qualcosa?
    Ma nsarebbe come di tall’oste sel vino è bono? Io pens dsì, e che nteresse ce sarebbe da aspettasse? Qualcun che giva a trescà ntal vangato el drovi li drento ?Io penso d’ noe….

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