Piano operativo adottato in solitudine

Comune_di_Chiusidi Luciano Fiorani

In meno di mezz’ora il Centrosinistra per Chiusi ha adottato il Piano Operativo, lo strumento che stabilisce “dove si mura” nei prossimi 5 anni.

Dopo una telegrafica presentazione del sindaco ha preso la parola il consigliere de La Primavera, Alessandro Bologni (Cioncoloni era assente giustificato) che ha letto una dura nota in cui si accusa la maggioranza, e il sindaco in modo particolare, per il modo in cui si è arrivati a questa decisione: senza partecipazione e senza che i consiglieri fossero messi nelle condizioni di studiare il piano redatto dai tecnici.

Dopo di che i consiglieri de La Primavera (Bologni e Barni) hanno abbandonato l’aula. La consigliera Fiorini era assente, quindi l’approvazione (all’unanimità, ovviamente) è avvenuta in un Consiglio comunale in cui erano presenti solo i consiglieri di maggioranza.

Prima del voto hanno preso la parola la capogruppo del Centrosinistra, Marchini che ha accusato le opposizioni di sfuggire al confronto, replicando inoltre che tutte le procedure di partecipazione erano state seguite, che i consiglieri di opposizione potevano chiedere delucidazioni sul Piano Operativo ai dipendenti comunali (i responsabili dell’Ufficio Tecnico?) come avevano fatto quelli di maggioranza e che, poi, alla fin fine, si trattava di approvare una scelta sostanzialmente tecnica in quanto la scelta politica era già stata presa con l’approvazione del Piano Strutturale.

E’ quindi intervenuta brevemente Pamela Fatighenti (segretario comunale del Pd) affermando che quelli dell’opposizione sono solo dei “rosiconi” che non sopportano che l’amministrazione Scaramelli porti a casa un altro successo.

Prima del voto è intervenuto di nuovo il sindaco affermando che questo Piano viene adottato quando in carica è ancora l’assessore regionale Marson, nota per le sue posizioni restrittive verso la nuova edificazione, e che quello adottato a Chiusi prevede solo 88.000 nuovi metri cubi che verranno realizzati in sole due aree del paese: Poggio Gallina (perchè i terreni sono comunali e perchè l’unione dei due centri abitati va avanti) e Montallese (in questo caso il perchè non è stato detto).

Verrà inoltre concessa la possibilità del “vano in più”, di berlusconiana memoria, a quei cittadini che hanno necessità di un bagno in più o di una nuova stanza per i figli.

Il recupero, che è larga parte del Piano, riguarderà prevalentemente Chiusi scalo (fornace, area Della Ciana, ex albergo moderno e capannoni dismessi).

Ha concluso affermando che c’è gente che fa politica da trent’anni e che non ha mai contrastato la politica urbanistica locale che non è stata certo buona. Ma ora si cambia.

Prima dell’approvazione, prevista entro la fine della legislatura, singoli cittadini e forze organizzate potranno presentare le osservazioni al Piano.

Sarà quello, è stato ripetutamente affermato, il momento della partecipazione.

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11 risposte a Piano operativo adottato in solitudine

  1. pscattoni scrive:

    Una politica così c’è sempre stata. Troppo spesso chi governa, se può, evita la “noia” della partecipazione. A Chiusi è avvenuto molto spesso. Quello che non leggo è qualche proposta sul come si potrebbero fare i cittadini ad affrontare il problema. Abbiamo visto che i modi tradizionali di militanza in partiti e movimenti non ha per ora sortito grandi effetti aleno per quanto riguarda il governo del territorio che è materia che conosco un po’ meglio.

  2. carlo sacco scrive:

    Caro Roberto Donatelli, condivido il tuo pensiero quando dici che coloro a cui ti riferisci credono veramente in quello che dicono. I limiti di quel pensiero però sono tutti ”politici” perchè questi sono amministratori e quindi si presuppone che dovrebbero avere un respiro a 360 gradi di ciò che vanno ad assolvere nella loro funzione.Tale respiro consentirebbe di vedere e di capire che dietro alle regole ed alle ragioni di come sono state fatte tali regole, c’è un etica che non contrassegna l’appartenenza ad un partito politico ma risponde ad un interesse generale.Questo in tanti ritengono di averlo ma spesso pensano che non sia un requisito sostanziale ma che ci possa essere come no, a seconda dei casi che s’incontrano. I tempi che viviamo sono contrassegnati spesso da questi fatti, che se si guarda bene è ”contenuto” non
    apparenza. ” Troppo lusso ” si pretenderebbe si diceva una volta ……E’ uno dei sintomi del degrado generale anche questo. Tocca conviverci per forza ma uno spererebbe sempre nel ”meglio”.Fra l’altro non sarebbe nemmeno tanto difficile.

  3. pscattoni scrive:

    L’articolo segnalato da Luciano (Fiorani) non è del tutto esatto. Anna Marson, a quanto mi risulta, non è stata eletta consigliere regionale in Toscana, ma nominata assessore sulla base di un accordo PD/Italia dei Valori. Al momento della nomina non era neoppure digiuna di politica perché era stata per un anno e mezzo assessore all’ambiente in provincia di Venezia.Io dò un giudizio misto sull’operato dell’assessore Marson. E’ stata sicuramente una presenza positiva per quanto riguarda il rigore con il quale è stata gestita una fase delicata dell’urbanistica toscana.
    Ci sono stati, però, anche degli errori. Sul piano paesaggistico, la posizione assunta sul compensorio del marmo è stato positivo. Io credo, però, che il piano fatto dagli esperti (ci hanno lavorato anche alcuni miei amici che stimo moltissimo) poteva essere affiancato dalle conoscenze locali. Il comune di Scansano con un aiuto di 8000 euro della Regione ha dimostrato come queste conoscenze siano notevoli.

  4. luciano fiorani scrive:

    …”Lo si è visto plasticamente quando il Pd toscano ha attaccato a testa bassa l’assessore Anna Marson, accusandola di «stupidità politica» per aver difeso fino all’ultimo il Piano del Paesaggio: e cioè per aver scelto il governo del futuro e l’interesse pubblico, e non la gestione del presente e gli interessi privati. In quell’occasione (era l’ultimo consiglio regionale della legislatura) la Marson difese il suo «agire “diversamente politico”, in quanto non guidato dal desiderio di mantenere un incarico di assessore, né dall’obbligo di restituire favori e accontentare interessi specifici». La Marson, ovviamente, non è stata ricandidata: anzi è stata definitivamente espulsa dalla politica dei politici…”
    http://www.territorialmente.it/2015/06/la-toscana-si-e-addormentata/

  5. roberto donatelli scrive:

    Credo che coloro che parlano di ‘ rosiconi ‘, ‘ trasparenza ‘ ed altro, credano veramente in quello che dicono. Questo, secondo me, è molto più grave se fosse solamente ‘ politica ‘.

  6. carlo sacco scrive:

    Cara Daria, i Consiglieri Comunali non possono rispondere alla tua domanda per il il semplice fatto che dicono di condividere tale scelta, punto.Non hanno un anima loro, un loro pensiero autorevole o meno su tale questione che involve la democrazia perchè questa è la democrazia della maggioranza. Punto.Si parla di processi automatici per i quali quando è girata la chiavetta nella valigetta del Presidente il missile parte e non c’è nessuno che lo fermi. Ecco di cosa si parla, delle disposizioni e direttive inviate con posta pneumatica ad uno stuolo di rotelline che mai contesterebbero una decisione, mai direbbero un loro pensiero, non esiste tale fatto. E che risposta vuoi che ti forniscano se non il silenzio assenso ? Quando parlo sempre nei miei interminabili scritti di plagio, questo cosa è ?

  7. Paolo Scattoni scrive:

    Con le sedute di consiglio comunale sono molto sfortunato perché le ultime sono state convocate in giorni o orari per me impossibili. Quella di approvazione del Piano Operativo non avrebbe fatto differenza perché, ci dice Luciano (Fiorani), è stata una “cerimonia” assai veloce e, a quanto leggo, molto poco esplicativa.
    Ci sono però affermazioni che non possono essere condivise, come quella sull’assessore Marson. Quando questo piano sarà pubblicato fra qualche giorno all’albo pretorio, al 99.9% Anna Marson, “nota per le sue posizioni restrive sulla nuova edificazione”, non sarà più assessore.
    Sulla “congiunzione” fisica di Chiusi Città e lo Scalo si afferma un principio che è contrario allo spirito della legge regionale per il governo del territorio.
    Per quanto riguarda i “rosiconi” propongo la creazione di un’associazione degli stessi in modo che possano meglio rispondere alle raffinate analisi che ne fanno certi consiglieri comunali.

  8. Daria Lottarini scrive:

    Mi piacerebbe che i consiglieri di maggioranza provassero a spiegarmi come sia possibile conciliare, stante la situazione attuale, gli 88.000 metri cubi di nuovo edificato con il recupero dell’esistente. In base a quali studi? In base a quali leggi di mercato?
    Il sindaco nel discorso introduttivo ha giustificato l’urgenza dell’approvazione del piano operativo con la necessità di tener fede ad un impegno preso con l’assessore regionale. Mi chiedo perché non abbia ritenuto altrettanto importante concludere il mandato ricevuto dai cittadini di Chiusi per fare il sindaco.

  9. bistarini stefano scrive:

    Guarda caso ancora viene favorita Montallese. E’ così che nasce il voto di scambio, o no?

  10. carlo sacco scrive:

    State dicendo quello che a mio modo nel passato ho sempre detto, soprattutto sul versante etico ed anche politico.Ma tale partito che si dice di sinistra-cattocomunista-progressista e che si circonda di alleati di gente che viene dalla sinistra un po’ più vera che per ragioni di piccolo cabotaggio condivide ogni scelta che viene fatta, si chiederà se tante volte per caso ritrovasse in tal bailame un DNA degno di una etica, di una storia,se la porrà la domanda di quali interessi vengano difesi ? Nel gorgo del renzismo e nell’iconoclastia etica del far presto per espandere il fumo del decisionismo sciocco perchè si vuole apparire e non essere tipica di tale corrente ormai maggioranza,incontra una pletora di persone ubbidienti,fatte con lo stampino, che sanno rispondere solo in quel modo.La fabbrica partorisce tali operai e non è un bel segno sul piano della salvaguardia degli interessi pubblici.Il problema è culturale di questa classe che è da rifiutare chiamarla classe dirigente.Ma tutto questo avviene secondo me perchè le menti odierne sia dei politici sa della gente comune che li vota sono attaccate da un tarlo che impedisce di vedere il burattinaio che muove il teatrino e che da sempre occupa lo Stato e se quello è il centro,la periferia è tale. In uno stato laico come la Francia tutto questo e non succederebbe.Chiedetevi il perchè.

  11. Giorgio Cioncoloni scrive:

    Come detto da Fiorani non ero presente al consiglio per motivi di lavoro.
    Da quello che riporta Fiorani si capisce molto bene quale è lo spessore politico di chi ci governa sia politicamente che amministrativamente.
    Una segretaria del maggiore partito di Chiusi che se ne esce con un’analisi di quanto successo in consiglio comunale, dove l’opposizione ha abbandonato l’aula, limitandosi a dire che lo hanno fatto perché sono dei “rosiconi” invidiosi dei successi di Scaramelli fa capire quanto siamo caduti in basso senza nessuna speranza di risollevarsi.
    Un’amministrazione che approva un regolamento urbanistico senza far capire a nessuno di che cosa si tratta fa pensare che dietro ci siano cose che non si ha il coraggio di rendere pubbliche, altro che contrasto della politica urbanistica locale, questo è un ritorno agli anni bui della speculazione edilizia “clientelare” che tanti danni hanno portato alla nostra collettività e che ancora oggi stiamo pagando.

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