Che problema c’è a firmare i commenti?

anonymous2di Paolo Scattoni

Poco fa mi è arrivato il seguente commento al post di Lanzotti.

La decisione in Consiglio comunale fu presa in tempi, direi non sospetti, in quanto nel marzo del 2014 la Emma Villas militava ancora in serie B2 e nemmeno prima in classifica, quindi per nulla scontata la promozione in B1 e lontana anni luce la A2. Quindi affermare che la decisione sia stata presa sulla base dei successi sportivi mi sembra alquanto semplicistico e poco reale.
Comunque il problema non è la Emma Villas Vitt Chiusi che è una società sportiva sana e pulita e che è composta da un gruppo di persone fantastiche serie e professionali con un presidente che solo per quello che ha fatto fin’ora meriterebbe un premio e non solo per i meriti sportivi. Il problema è il provincialismo che attanaglia questo paese, non siamo in grado di pensare in grande, non vediamo oltre il proprio naso e non siamo in grado di valutare quali potrebbero essere i benefici per il nostro paese. Non voglio fare la sagra degli aforismi, ma ce ne sarebbero tanti che calzano a pennello. Buona giornata.”

Dato che il commento era firmato “Maurizio C” ho inviato una mail all’indirizzo di posta elettronica indicato ( maurizioc70@libero.it ) per richiedere la firma, ma quell’indirizzo non esiste. Mi è così venuto un sospetto e ho verificato che anche l’indirizzo di posta elettronica di Maria Russo non esiste. A questo punto che cosa debbo pensare?

Io credo che questi personaggi fanno prima di tutto danno alla causa che si vuole sostenere. Che problema c’è ad identificarsi correttamente?

Posso assicurare che non è semplice gestire un blog come questo in solitaria, soprattutto se la mattina ci deve alzare alle 6 per andare a lavoro e dover ricavare qualche scampolo di tempo fra le tante cose che debbo fare e che faccio con grande passione.Insomma cosa da fare ne ho e faccio anche il blog perché credo che sia utile. Un comportamento corretto aiuta.

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4 risposte a Che problema c’è a firmare i commenti?

  1. carlo sacco scrive:

    E’ un fatto culturale soprattutto,il non voler apparire perchè ” lo si ritiene disdicevole”, ”le proprie opinioni sono proprie e di nessun altro”, ”eppoi il paese è piccolo e dire uno come la pensa potrebbe porlo ad essere inviso ad altri,che possono contare.” Questa è l’opinione comune che alberga nelle menti di questi campioni della democrazia e che spesso sono i primi a fare la morale. A me hanno insegnato che giusta o sbagliata che sia una opinione occorre sempre manifestarla se si ritiene che possa pesare anche e soprattutto in una diatriba pubblica ed in un confronto delle idee.Si vede che ci sono diverse scuole di pensiero, e fra queste l’una appartenente alla ”normalità” che si prende carico dei problemi esternandoli dicendo ciò che si pensa e l’altra della quale ci si possa o vergognare o considerare improduttivo per se stessi esternare ciò che si pensi.Non c’è che dire una bella immagine di cittadini.E’ proprio come dici te Luciano che coloro che non si firmano-che stranezza- ma guarda caso sono sempre quelli che confluiscono e pesano a favore di coloro che comandano, da sempre.Proni verso il padrone delle ferriere od il potente di turno sono come quelli che genuflessi a 90° davanti il padrone esclamano :” Sor padrone ora mi posso tirare su i pantaloni ?”.Questi sono in crescita esponenziale.Mala tempora currunt….

  2. DARIA LOTTARINI scrive:

    Quando ci furono le elezioni del 2011 ricorderete che la discussione sul blog, ( che forse era ancora chiusinews), era molto accesa e anche in quell’occasione ci furono interventi con nomi inventati, anche esilaranti tipo, Bruno Bruni e simili. Adesso chi manifesta dubbi e posizioni diverse riguardo al progetto Palazzetto viene tacciato anche di provincialismo. Mah saremo anche provinciali, però almeno la responsabilità di assumere le proprie opinioni con nome e cognome ce la prendiamo.

  3. Romano Romanini scrive:

    “(…) non siamo in grado di pensare in grande, non vediamo oltre il proprio naso e non siamo in grado di valutare quali potrebbero essere i benefici per il nostro paese.”
    Ce lo insegni lei, signor C, a pensare in grande. Ce lo faccia vedere lei cosa c’è oltre il nostro naso. Ci illustri, ma con dovizia di dati riscontrabili e documentati, quali potrebbero essere i benefici per il nostro paese. Io non ho mai avuto difficoltà a ascoltare e confrontarmi con opinioni e valutazioni diverse dalle mie. Come, del resto non ne ho a sottoscrivere quello che penso.
    Romano Romanini

  4. luciano fiorani scrive:

    Ha assolutamente ragione Paolo (Scattoni). Persone che si nascondono dietro l’anonimato fanno perdere tempo e dimostrano che a Chiusi (altro che provincialismo signor C!) di persone disturbate ce ne sono assai.
    Se non si ha il coraggio di firmare una innocua opinione stiamo freschi. E anche in questo caso gli aforismi non mancherebbero.
    Una costante però c’è: quelli che non si firmano o usano nomi inventati fanno tutti parte della schiera di quanti corrono sempre in difesa di chi comanda. Chissà come mai?

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