Trasparenza?

di Giorgio Cioncoloni

 

A pag. 1 del programma amministrativo della maggioranza che ci governa, al paragrafo 3 del primo capitolo, dal titolo”Partecipazione e trasparenza”, c’è scritto: “trasparenza e tracciabilità delle decisioni dovranno essere alla base di un nuovo modo di operare” e poi, al paragrafo 9: “ il palazzo comunale dovrà essere trasparente”.

Vi sembra che il comportamento di questi tre anni di amministrazione sia stato improntato a questi princìpi?

Vi sembra che ci sia differenza nella comunicazione-propaganda rispetto alla precedente amministrazione?

Avete notato per caso “un nuovo modo di operare”?

Avete mai letto un comunicato stampa in cui si mettesse in evidenza qualche problema serio del nostro paese?

Esemplare caso di trasparenza è la vicenda inquinamento da nichel. Per sei anni è rimasta chiusa nei cassetti comunali e se non ci fosse stato l’articolo di Prima Pagina, le nostre interrogazioni in consiglio comunale e soprattutto la denuncia di un gruppo di cittadini alla magistratura nessuno l’avrebbe presa in considerazione. Prima della denuncia veniva sempre liquidata come falso allarmismo dei soliti disfattisti. Nonostante le indagini abbiano portato all’accertamento dei fatti, avete mai visto un comunicato dell’amministrazione sull’argomento?

Nell’ultimo consiglio comunale, di fronte alle nostre proteste sul modo vergognoso con cui sono stati presentati alcuni lavori pubblici, facendo passare per “Sblocca Chiusi” il cambio delle lampadine al museo civico e la pittura esterna dei bagni pubblici, il sindaco ha risposto che “ognuno comunica come gli pare”.

Caro sindaco, ognuno comunica come gli pare con i propri soldi. Con i soldi dei cittadini si comunica rispettando le regole dettate dalla legge. Solo che per farlo bisogna conoscerle e chi pensa che un’elezione democratica corrisponda a un’investitura divina delle regole se ne frega.

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6 risposte a Trasparenza?

  1. pscattoni scrive:

    Sono d’accordo con Luciano (Fiorani). Non si tratta soltanto di come si paga l’informazione. Si tratta di capire cosa c’è dentro i costi generali, costi diversi e altri costi. Sarà interessante capire come è stato speso mezzo milione di euro.

  2. luciano fiorani scrive:

    Una letterina alla Corte dei Conti secondo me andrebbe fatta.
    Così, tanto per sapere se davvero un ‘amministrazione pubblica può spendere i soldi dei cittadini in questo modo.
    Forse siamo noi che siamo rimasti al tempo in cui ognuno si pagava la propria propaganda.

  3. carlo sacco scrive:

    Secondo me quello di Cioncoloni è già completo di suo il ragionamento, ma non è casuale che s’innesti in uno più grande e che si possa andare oltre.E non è che possa o meno andare oltre, VA OLTRE,ed è tale ” oltre” che a parecchi non piace sentirlo ed allora si dovrebbero chiedere- prima a loro stessi- se sia un terreno percorribile quello odierno che stanno calpestando per arrivare agli scopi che dicono di prefiggersi. Allora forse si vedrà che ritonerebbe proprompente e di moda ”il teatro”, ma non il Mascagni.Come del resto ”il teatro” ritorna di moda intorno alle esigue fazioni di sinistra che consentono che vi sia tale teatro il cui botteghino incassi i soldi sufficienti a pagarne gli attori.Sono vergogne intorno alle quali il popolo italiano che scende in piazza dovrebbe far rendere conto l’altra parte di gente che rimane a casa di quale sia il livello raggiunto dai gestori di tale politica.

  4. pscattoni scrive:

    Non c’è bisogno di grandi ragionamenti. la domanda che pone Cioncoloni è assai semplice e richiede una risposta altrettanto semplice. Dato che i costi della raccolta, coperti da tassazione specifica, sono aumentati in un anno di circa 100.000 euro, dove sta la tanto sbandierata riduzione fiscale? Se poche famiglie hanno ottenuto riduzione queste sono state coperte con aumenti alle altre. E’ così? Chi ha propagandato le riduzioni risponda. Mi sembra una richiesta del tutto naturale a chi ha dichiarato la trasparenza e la tracciabilità della decisione quali criteri portanti della propria attività amministrativa.
    C’è poi un secondo elemento nel precedente post di Cioncoloni. Dei circa 1.850.000 di costi complessivi circa mezzo milione sono dovuti a tre voci: costi generali, costi diversi, altri costi. Che c’è dentro? Per completare la sua iniziativa di trasparenza Cioncoloni dovrebbe vederlo o comunque chiederlo tramite un’interrogazione, lui che può.

  5. carlo sacco scrive:

    ..la cosa tragico-comica è anche quella che se dici questo parecchie persone scuotono il capo perchè pensano che sia solo avversione basata sul nulla.ma ci rendiamo conto che è tutto così, tutto e poi tutto dalla politica locale a quella più generale.Si dice al megafono di cambiare verso e che le persone che fin’ora sono state più tartassate e che hanno dovuto fare buchi alla cintura stiano per trasmigrare in un altra situazione da dove ripartire ed andare verso un futuro più sollevato e che queste debbano ancora fare sacrifici per riportare le fasce sociali che non hanno lavoro dentro un alveo di vita accettabile.Ma dove ? Si sono sciacquati la bocca col fatto della vicinanza al burrone e dell’ultima speranza.Facciamo in modo che convintamente questa sia per loro, che si sono pienati la bocca per 15 anni contro uno come Berlusconi e poi ci governano ed hanno bisogno dei suoi voti per reggere.Tutto questo giuoco è stato fatto per poter far passare dentro le teste della gente che li ha votati uno dei più grandi inganni degli ultimi anni,che ci porterà alla disgregazione ancora più grande.accelerando la miseria e tentando di far fare alla sedicente sinistra le cose sporche che avrebbe fatto la destra,ma in tal modo si sarebbe rivoltato il mondo,così invece no.Ma ci vuole altro perchè le cose appaiano più chiare?

  6. pscattoni scrive:

    Non si comprende questa ostinazione a non rispondere. Ripeto, chiusiblog è disponibile a ospitare le risposte così come ha ospitato le domande.

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