Educazione al conformismo

di Anna Duchini

C’è polemica per il volantino di propaganda del sindaco Stefano Scaramelli (Sblocca-ChiusiLa nostra città cambiaverso! Le promesse sono mantenute! Chiusi guarda al futuro!”) che i genitori hanno trovato negli zaini dei bambini delle elementari.

Molte critiche, condivisibili, sono state fatte all’amministrazione per questa incauta iniziativa.

Ma a me sembra che la responsabilità maggiore ce l’abbia la scuola. Nessuno può distribuire volantini all’interno di un plesso scolastico senza l’autorizzazione dell’autorità scolastica.

Se così è, e a me pare che sia proprio così, questo episodio è l’ultimo di una serie in cui la scuola ha fatto da megafono al “regime”.

Chi non ricorda i bambini accompagnati con lo scuolabus, durante l’orario scolastico, all’inaugurazione delle fogne a Santa Caterina con la presenza, nientepopodimenochè, del Gabriellone Mancini, l’allora presidente della Fondazione Mps.

Il pranzo del sindaco con i bambini alla mensa della scuola materna con tanto di discorso e fascia tricolore (anche a tavola!).

Quest’anno abbiamo assistito, in sintonia con il nuovo corso lanciato dal governo nazionale, al presenziamento dell’intera giunta all’apertura dell’anno scolastico.

Insomma a me pare che tra i tanti progetti su cui la scuola lavora ci sia anche quello dell’educazione al conformismo.

Ai genitori tutto ciò può darsi che vada pure bene. Ma da una scuola così non c’è da aspettarsi che escano cittadini consapevoli dell’importanza dello spirito critico.

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6 risposte a Educazione al conformismo

  1. luciano fiorani scrive:

    Quello che è molto significativo, secondo me, è che sulla questione non c’è stato nessun intervento del “corpo docente”.
    Guardando in qua e là sono riuscito a leggere commenti di due persone che hanno attinenza col mondo della scuola: uno che ha la cattedra a Roma e un ex professore di scuola media.
    Fate un po’ voi.

  2. carlo sacco scrive:

    Secondo me il problema risiede nel livello di cultura politica della classe dirigente locale prima e di quello degli elettori poi.”Svarioni” di tale grossolaneità non sarebbero compiuti da nessuno,ancor meno da coloro che abbiano una licenza elementare invece che la laurea,che nulla significa averla trapiantata al posto del buon senso.Di contro c’è una pletora enorme di gente che trangugia il plagio della TV e degli altri media a bidoni e quindi l’uscire dal seminato non è un problema visibile per questi,ma anche dai loro referenti politici.Il tutto esiste e va avanti portato dalla sola speranza delle carriere personali.E’ chiaro che in un paese siffatto,la qualità dei partiti politici che ci governano sia quella che vediamo e per questo si può fare il bello ed il cattivo tempo,divenendo anche ”SPIEGABILE” e senza crearsi domande di come e perchè prima erano tutti contro Berlusconi ed adesso si reggono col suo voto.La domanda è: chi è che ha già vinto in Italia? Risposta:una nuova Democrazia Cristiana camuffata da sedicente sinistra con milioni dei suoi elettori che non si spiegano come mai abbiano fatto da battistrada nella volata per riportarlo al posto di prima.Ed alla gente che vive di stipendio e di pensione?:a quella il verso dell’ombrello.

  3. Ettore Serpico scrive:

    Ricordate il Benigni nella scuola de “La vita e’ bella” . Se non fosse per la tragedia che vi era dietro….ma la scuola e la società era quella .Oggi pensare che la scuola e la società sia ancora quella, fa ridere come nel film. Non fa più ridere invece chi agisce come i podestà di allora, presenziando continuamente qualsiasi manifestazione pubblica e addirittura inserendo propaganda nelle cartelle dei ragazzi. A quando la prossima adunata?

  4. carlo sacco scrive:

    Anch’io Paolo ho avuto tuo padre come maestro elementare e confermo proprio quello che ha detto Battilana,(una buona volta sono d’accordo con lui) ma oggi si vede che non va più di moda e non va più di moda perchè il corpo insegnante spesso nella propria cultura formativa ha assunto tutte quelle discrasie tipiche di un sistema come questo,che spesso localmente la vicinanza agli organi amministrativi ed anche politici faccia sì che si ripercuota anche all’interno del mondo dove opera.Per fortuna che esiste ancora la Costituzione ma di questo andazzo io non sarei tanto guadente che possa reggere a lungo, perchè evidentemente l’assuefazione a quello che c’è intorno porta a questo e cioè anche a non vedere dove si mettano i piedi perchè si giudica inconsistente oppure di secondaria importanza, o proprio non a porsi il problema….Figurati se parecchia gente si crei il problema a cui si riferisce Anna Duchini della formazione dello spirito critico….poi non ci lamentiamo se viene fuori la fabbrica di automi anche perchè la domanda sarebbe quella din chiedersi ” chi serve chi.” Ma oltre agli insegnanti che spesso fanno il loro dovere nella scuola,ci dovrebbero essere anche i genitori.Si proprio quelli che stanno zitti in casi del genere e che una volta erano proprio quelli di sinistra.

  5. Lele Battilana scrive:

    Ho avuto il privilegio di avere avuto il Maestro Luigi Scattoni alle elementari. Mi ha insegnato tante cose utili dal punto di vista scolastico, ma ancora di piu’ mi e’ stato di esempio come persona retta, tollerante e preoccupata di stare vicino ai piu’ deboli. Senza far entrare mai i partiti dentro la scuola. Un uomo ed uno stile che mi permetto di proporre come grande educatore.

  6. pscattoni scrive:

    Sono cresciuto in una famiglia in cui si coltivava il culto della scuola, della scuola pubblica, della scuola elementare in particolare. Mi fa sempre piacere, qualche volta mi commuovo, quando qualcuno dei suoi ex allievi mi ricorda con nostalgia e riconoscenza il lavoro di mio padre.
    Da allora la scuola avrebbe dovuto fare progressi e invece si assiste a queste manifestazioni da avanspettacolo politicante. Non ho parole.

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