Laboratorio ambiente: Arduino, Rasberry, spettrometro di massa e …. oltre

 

di Carlo Giulietti

“Progetto buono e innovativo che stimola la diffusione della pratica delle scienze di cittadinanza.”,

questa la lusinghiera valutazione dell’Autorità per la promozione e la garanzia della partecipazione

della Regione Toscana.

Lo scorso giugno l’Istituto Valdichiana di Chiusi, anche per dare seguito a precedenti esperienze di prova su strumenti a bassissimo costo, quale ad esempio lo spettrometro di massa e studiare possibili applicazioni di questi anche che per usi diffusi e interessanti per la comunità, ha aderito al bando regionale derivato dalla L.R. 46/2013 il cui obiettivo “è la promozione di processi partecipativi di qualità che abbiano un impatto reale sui processi decisionali e sulla promozione della cittadinanza attiva.”

Delle nove domanda presentate da scuole e università, il progetto dell’Istituto Valdichiana è risultato fra i due finanziati senza riserve. Altri due avranno i finanziamenti a condizione che i proponenti introducano modifiche.

Pare sia la prima volta, dal 2007, che l’Autorità per la partecipazione finanzia un progetto di “scienza di cittadinanza”.
Il progetto dell’ Istitituto Valdichiana è intitolato “Laboratorio ambiente” ed è finalizzato al controllo ambientale, da parte dei cittadini, grazie ad attrezzature a basso costo.

La possibilità di reperire attrezzature a bassissimo costo, quali micro controllore Arduino, microcomputer Raspberry, sensori efficaci, foto spettrometro di massa, aggiunti alla possibilità di scambiare e confrontare in rete informazioni e analisi, apre la possibilità che anche scuole tecniche, quale la nostra, possano creare iniziative sul tipo degli science shop (nati negli anni 70 nel nord Europa, in Olanda, il primo in Italia nel 2006 ad Ispra con lo scopo di promuovere informazione e sensibilizzazione a problematiche di tipo ambientale al fine di contribuire ad uno sviluppo sostenibile) .

Aspetto di rilievo è che chi parteciperà alle attività del Laboratorio Ambiente avrà modo di apprendere l’uso di i strumenti che permettono una vastissima gamma di applicazioni pratiche anche su altre tipologie di attività.

Se, ad esempio, si gerca su Google o altro motore “esempi di utilizzo Arduino” escono indicazioni a non finire e non solo per usi domestici-dilettantistici, una definizione per tutte: “Arduino è un circuito più microcontrollore capace di rendere semplice ciò che una volta era complicato, di trasformarci in piccoli inventori, allargare un po’ le frontiere della nostra immaginazione.

Il suo co-creatore Massimo Banzi come i tanti che hanno adottato questa tecnologia sono l’esempio perfetto di una un qualcosa che diventa grande e riesce, contro tutto e tutti, a invadere il resto del mondo...”

Idem per quanto riguarda il Raspberry: “…ad esempio: trasformare un hard disk in un disco di rete (NAS), realizzare un piccolo web server, un media server domestico, trasformare una tv in una smart tv, realizzare un sistema di video sorveglianza, una console arcade per retrogaming, un computer da automobile, senza poi parlare di applicazioni elettroniche e domotiche…


Le attività del progetto inizieranno a fine ottobre, sono previsti 4 laboratori:

il primo riguarda la rilevazione della qualità dell’aria utilizzando il microcontrollore Arduino e sensori a basso costo per alcuni inquinanti,

– il secondo utilizzerà il microcomputer Raspberry per il controllo del consumo energetico di edifici campione iniziando dall’Istituto sede della scuola,

– il terzo laboratorio riguarderà l’analisi comparativa della qualità di liquidi quali ad esempio acqua, olio, vino ecc. utilizzando il foto spettrometro di massa anche auto costruito,

– il quarto prenderà in esame il territorio rilevando ad esempio zone di frana o a rischio frana, scarichi abusivi ecc. effettuando riprese dall’alto utilizzando palloni sonda con apparecchi fotografici, sempre a basso costo (fino a 300 metri di altezza).

L’idea del progetto-laboratorio è nata a margine del corso CISCO, di cui abbiamo spesso parlato anche su Chiusiblog. Analogamente a quanto avvenuto per quel corso, l’Istituto coinvolgerà nel progetto alcuni studenti interni, ma anche di altre sedi e scuole nonchè adulti, motivati e interessati all’applicazione delle nuove tecnologie.

All’inizio la partecipazione alle attività pratiche sarà limitata (circa 20-22 persone, selezionate quindi fra gli studenti e non). Saranno poi organizzate anche iniziative aperte a tutti gli studenti della scuola, ma anche a quelli delle scuole della zona e per i cittadini.

Sarà inoltre organizzato un sito che dovrà servire non soltanto ad informare sui progressi del progetto, ma anche a porre le basi per un gruppo che vorrà coordinarsi per lo studio e l’introduzione di nuove tecnologie e la replica delle esperienze del progetto anche in sedi diverse.

É possibile fin da ora, chiedere informazioni e di partecipare alle attività inviando una e-mail a: redazione@einaudimarconi.org o rivolgendosi direttamente al prof. Carlo Giulietti, presso la sede di Chiusi della scuola.

Questa voce è stata pubblicata in CULTURA, SCUOLA. Contrassegna il permalink.

Una risposta a Laboratorio ambiente: Arduino, Rasberry, spettrometro di massa e …. oltre

  1. luciano fiorani scrive:

    Ottima iniziativa. Speriamo che i ragazzi rispondano con entusiasmo a questa bella e innovativa opportunità.

I commenti sono chiusi.