A Chianciano convegno internazionale sull’Europa e sull’euro

di Andrea Cappelloni

L’11 e il 12 Gennaio si terrà una due giorni di incontri di enorme portata con economisti e rappresentanti della società civile. Un dibattito sull’euro, sulla sua sostenibilità e su come uscirne.

Ci avviciniamo all’appuntamento delle elezioni europee ma aldilà dei soliti temi arcinoti quali Imu, legge elettorale e costi della politica, con cui inondano telegiornali e trasmissioni televisive, nulla viene mai detto o proposto dai maggiori partiti riguardo all’euro e alla sua sostenibilità, al ruolo dell’Italia nelle decisioni economiche europee e sui trattati stipulati che sono già entrati in vigore o che lo faranno a pieno regime nell’anno che verrà.

Il MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) è già attivo e L’Italia dovrà versare in scaglioni una percentuale del 17,9% del totale, cioè 125,3 miliardi di Euro, sul totale di 700 miliardi di Euro.

Per accedere al Mes l’Italia ha dovuto sottoscrivere il Fiscal Compact, trattato a cui hanno aderito tutti gli stati tranne Gran Bretagna e Repubblica Ceca. Il punto più importante e delicato del FC è quello riguardante il debito pubblico. In sintesi i paesi devono ridurre il debito pubblico del 2% annuo per venti anni fino a riportarlo al 60% (quota convenzionale scelta e stipulata nel trattato di Maastricht). Questo vuol dire che l’Italia dovrà trovare ogni anno, per venti anni, 50 miliardi per ridurre il proprio debito pubblico.

In un paese che fatica a trovare due miliardi per abolire la seconda rata dell’Imu, risulta totalmente proibitivo trovare certe cifre e soprattutto se si troveranno, viene da chiedersi perché la classe dirigente non è stata in grado di fare anche la metà di tutto ciò in questi ultimi due anni per abbassare una pressione fiscale ormai alle stelle?!

Di tutto ciò il 90% dei cittadini ne sono totalmente ignari. Ed è di una gravità inaudita che i partiti ma anche e soprattutto gli organi di informazione ignorino un argomento di così prioritaria importanza.

Se si guardano i dati macroeconomici dall’ingresso nell’euro e le statistiche riguardanti lo stato sociale vengono i brividi… crollo del potere d’acquisto, crollo della produzione industriale, aumento esponenziale della disoccupazione… numeri da INFARTO. (ricordo che i dati sopracitati sono consultabili ovunque on line dalla Banca d’Italia, OCSE, FMI, ecc.).

Nessuno ha la bacchetta magica e nessuna soluzione è inopinabile. Ma ci sono dati che parlano chiaro; è lecito dunque aspettarsi almeno un contraddittorio riguardo la moneta unica e l’eventuale uscita, cosa che purtroppo oggi non è mai nemmeno sfiorata da alcuno.

Le occasioni per provare a capire cosa sta succedendo al nostro paese e all’Europa in generale sono appunto sporadiche e in contesti per così dire “di nicchia”.

L’11 e il 12 Gennaio a Chianciano si terrà una due giorni di incontri sul tema dell’Euro e sulle possibilità e i doveri che i nostri governanti hanno per far rialzare la testa a un paese allo stremo, sia dal punto di vista economico che soprattutto sociale.

Per chi è del settore sa che l’incontro è di enorme portata. Parteciperanno all’incontro economisti dal calibro internazionale come Warren Mosler.

Non il solito talk show a cui siamo abituati quindi ma un convegno con esperti di alto rango. L’unica cosa che mi permetto di dire è di partecipare senza nutrire alcuna remora sulla sostenibilità lessicale dell’incontro. Lo dico perché anche io all’inizio avevo grossi dubbi sulle reali capacità di seguire un argomento così “astratto”. Beh, uno dei maggiori plausi che va fatto ai signori che parteciperanno è la semplicità con cui in modo telegrafico (con il supporto continuo di slide e grafici), riescono a spiegare con esattezza la realtà delle cose e la eventuale sostenibilità di scelte mai avanzate da nessun politico fino a oggi….

Un plauso quindi agli organizzatori che sono riusciti nell’intento di portare tanti economisti di questo livello a Chianciano e un invito caloroso a partecipare all’evento perché, come dice il sempre attuale Guccini……….

 

Che sempre l’ignoranza fa paura, ed il silenzio è uguale a morte….”

 

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4 risposte a A Chianciano convegno internazionale sull’Europa e sull’euro

  1. carlo sacco scrive:

    X Tomassoni: …Dopo i Catecumeni, dopo l’extra sinistra della Mosler Economy, forse il prossimo convegno di Chianciano sarà sul tema tutto berlusconiano dal titolo: ”A VOLTE RITORNANO” dato che se continuano così sia il PD, Renzi ed il Governo Letta, quel titolo del film c’è caso che si addica per davvero al Cavaliere, che fra l’altro non vede l’ora….non è da escludere con una Italia del genere, ma se così fosse,sai quanti si chiamerebbero col nome della prostituta giapponese SUDOMAGODO…. sarebbe veramente una new entry il cui nome andrebbe inciso su pietra…..per i posteri….

  2. Interessante. A Chianciano hanno organizzato un ciclo monotematico di convegni: prima “Il senso del male” (http://www.chiusiblog.it/?p=28083), poi questa sull’euro…

  3. Per partecipare devi cercare on line la pagina e pagare una quota d’iscrizione di dieci euro. Loro propongono la prenotazione della camera a Chianciano visto l’impegno di due giorni ma chiaramente per chi come noi è della zona non serve…..

  4. carlo sacco scrive:

    Un convegno interessantissimo, come lo fu l’incontro di qualche mese fa a Chiusi Scalo nei locali della Parrocchia dove intervennero dei giovani che stimolarono la discussione fra incertezze degli interventi ed informativa forse un po’ cattedratica ma ugualmente interessante per noi uomini della strada.In quella sede non furono esaustive tutte le casualità che forse l’applicazione della Mosler Economy potevano far generare nell’applicazione alla nostra economia post-keynesiana e molti dubbi rimasero-almeno per me- insoluti,ma ricordo che me ne andai da quell’incontro con dubbi ed incertezze,soprattutto perchè gli interventi dei docenti scalfivano delle certezze granitiche della nostra economia,che messa alla prova dal ciclo economico sfavorevole che attraversiamo la rendevano vulnerabile per non dire carica e foriera di ingiustizie sociali fino ad arrivare alla dimostrazione della necessità dell’uscita dall’Euro.Una domanda se è lecito farla: come si potrebbe partecipare all’ascolto degli interventi del convegno ? Ci sono degli accrediti da fare oppure l’ingresso al convegno è libero?

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