Per leggere occorre anche scrivere

di Paolo Scattoni

Da due mesi e mezzo, nonostante l’impegno più che dimezzato degli amministratori, chiusiblog continua a riscuotere un buon successo di contatti. Anche a novembre e dicembre sono stati in percentuale più di quelli degli stessi mesi del 2011. Ma a fronte di questo riconoscimento, permane l’assenza di contributi da parte degli utenti.

Questo tentativo di “giornalismo civico” partito quasi tre anni fa con chiusinews, non pare aver convinto molti a inviare contributi. Spesso dipende dal perfezionismo che condiziona i più. Coloro che sono stati sollecitati spesso hanno giustificato la loro assenza per mancanza del tempo necessario per scrivere un pezzo.

Eppure più volte abbiamo sottolineato che un blog come questo serve soprattutto a sostituire o magari soltanto ad affiancare i luoghi della discussione come può essere il mercato o il bar. Conosco molte persone che avrebbero molte cose da dire che pur frequentando chiusiblog non vi scrivono.

Per scrivere un breve articolo si impiega meno di un ora. Possibile che non esistano 10/15 cittadini che vogliano spendere una decina di ore all’anno per inviare un articolo al mese? Un mistero ancor più grave oggi con la crisi che attanaglia la nostra comunità, e forse qualche riflessione potrebbe anche essere utile- Un amico che ringrazio di cuore, ci ha proposto una collaborazione retribuita (poco per carità) per consentire a chiusiblog di trovare un suo equilibrio. Purtroppo non ce lo possiamo permettere e non ne siamo del tutto convinti. Comunque altre iniziative, anche commerciali, saranno le benvenute.

C’è anche la sensazione di molti che scrivere possa in qualche modo danneggiarli. Ma non è proprio il silenzio su tanti piccoli aspetti della nostra comunità a causare il letargo della democrazia che stiamo vivendo?

Infine c’è la posizione di chi il potere, poco o tanto che sia, ce l’ha e non vuole essere disturbato. Una posizione miope come hanno dimostrato i recenti sviluppi politici locali.

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Una risposta a Per leggere occorre anche scrivere

  1. carlo sacco scrive:

    Paolo,le ragioni che hai espresso (oltre a quelle del contrasto della Redazione e della relativa distanza presa da Luciano-quest’ultima – permettimi-ritengo che abbia giucato un ruolo abbastanza essenziale sulla riduzione dei dibattiti e della partecipazione) sono tutte lo specchio di quello che è l’essenza di Chiusi che si riassume in un ”brodo di coltura” che fa sì che la gente sia restia a dire il proprio pensiero giusto o sbagliato che sia. Il perchè non è difficile intuirlo dati i rapporti ”umani” sociali ed economici ed il relativo timore che vien fuori ad esprimersi. Si potrebbe aprire un dibattito su questo, un vero e proprio dibattito e chissà dove si arriverebbe. Non credo ad approdi di lidi molto sfavillanti.Con tutte le peculiarità che ogni luogo ha,credo che ve ne siano molti altri dove su questo tema la gente è abituata a comportamenti nettamente più civili e meno campanilistici.L’Emilia-Romagna per dirne una….

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