Un sindaco senza idee e senza stile

di Rita Fiorini Vagnetti

Sarà colpa solo della legge elettorale o piuttosto di coloro che credono di sapere amministrare, governare e, quello che è peggio, saper giudicare e valutare?

Ieri l’altro in Consiglio comunale, ho avuto l’ennesima riprova del fatto che sono gli uomini, e per par condicio le donne, che spesso perdono l’occasione per dimostrarsi super partes e soprattutto dotati di buon senso e “senso del rispetto” per le persone in primis, e poi per i ruoli istituzionali che si ricoprono.

Infatti ho avuto la malaugurata idea (ho osato troppo!) di presentare, come Lista civica, un’interrogazione e un’interpellanza. Che audacia!

Prima ho ricevuto, cosa ormai nota, una lettera anonima con accluso biglietto, non augurale ma piuttosto anomalo, di invito per una riunione a Montallese per il giorno 26 maggio 2012 sullo stesso argomento. Ben quattro mesi di ritardo!

Poi un fermo, al momento della lettura dell’interrogazione, da parte del sindaco con l’accusa di non conoscere i regolamenti e quindi di osare prendere la parola, prima di leggere comunque il testo dell’interrogazione stessa.

Mia intenzione era solo quella di chiarire la ratio dell’intervento che non voleva essere sterile polemica ma semplicemente conoscenza dei fatti, per renderne conto a coloro che mi hanno investito del problema.

In pratica, in modo arrogante, stizzoso, e non certo democratico, sono stata tacciata di non saper nemmeno quello che stavo presentando.

E’ vero che ultimamente ho dichiarato, a proposito dell’annessione del comune di Volterra alla provincia di Siena, che l’alunno ha superato il maestro…Mea culpa. Ovviamente era un’affermazione abbastanza maliziosa. Forse il sindaco l’ha presa sul serio e da vero democratico (ora anche renziano) ha voluto strafare. E Bersani e il Pd che fine hanno fatto?

Il senso però è che, a prescindere da qualunque posizione divergente, c’è un costume che dovrebbe essere praticato, soprattutto da coloro che vogliono, e si fanno eleggere, per rappresentare i cittadini.

Per andare a problemi concreti che interessano maggiormente vorrei segnalare, come dichiarato in Consiglio, che le risposte alle interrogazioni non mi hanno assolutamente convinto. Anzi, di solito quando si usa un frasario troppo elaborato e non incisivo, si vuole celare la verità. In effetti se fossi rappresentante di un organismo politico potrei chiedere, come avvenuto a Chianciano, le dimissioni del sindaco (di Chiusi ovviamente) per due semplici ma significativi motivi:

L’impossibilità di un dialogo aperto tra la maggioranza (se non con qualche amministratore) e la minoranza. La partecipazione democratica non è uno slogan ma una realtà, un modus vivendi che dovrebbe essere di uso comune.

La mancanza di un progetto di rilancio del paese, con uno slancio straordinario a sostegno delle imprese.

Infatti di tutto si parla ma non di un programma unitario, globale, che tenga veramente conto delle esigenze di Chiusi e tenti di predisporre un bilancio che, l’assessore competente non me ne voglia, non sia poggiato su elementi fragili, aleatori, senza un costrutto ben definito.

Alcune cose di immagine sono state fatte. E’ vero. Ma avrei preferito, come tanti, perchè le lamentele arrivano anche a me, che si pensasse prima di caricare tutta la responsabilità ad altri, di guardare in casa nostra e verificare dove veramente si vuole andare.

Del resto qualche amministratore dell’attuale Consiglio faceva già parte della vecchia guardia e quindi dovrebbe conoscere qual’è la nostra realtà.

Tutti siamo, e come non potremmo esserlo, favorevoli ad aiutare i meno fortunati (e ce ne sono tanti) ma non possiamo utilizzare il gioco delle tre carte; carta vince, carta perde. Qui si tratta del presente e del futuro, non troppo lontano, di famiglie, di giovani, di persone che oltre a non arrivare alla fine del mese sono moralmente frustrati e mortificati da un sistema veramente aberrante che aiuta in definitiva i ricchi ad essere “più ricchi o meno poveri”.

Questa, ovviamente, è la realtà che io sto vivendo nella mia funzione di amministratore, forse perchè di minoranza. Ma anche i pochi possono essere di stimolo, di input a coloro che però intendono e vogliono ascoltare.

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3 risposte a Un sindaco senza idee e senza stile

  1. pscattoni scrive:

    Sentiremo il file audio, speriamo prima del solito mese. Il nervosismo dipendera’ forse dal pesante impegno elettorale pro Renzi. Super lavoro.

  2. Un cappuccino che l’addetto alla ripresa audio la taglia “per errore” dal file della seduta…

  3. lucianofiorani scrive:

    Ero presente alla seduta a cui la consigliera Fiorini fa riferimento e devo dire che sono rimasto sconcertato per il modo con cui il sindaco si è rivolto alla stessa. Eccesso di nervosismo o cosa?
    Mi sarei comunque aspettato una reazione di tutto il Consiglio comunale che invece non c’è stata.

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