Enzo Ragazzini, Fotografica all’Art Inside Gruppo Rosati di Po’ Bandino

di Luciano Fiorani

Sarà inaugurata sabato 12 maggio alle ore 18,00 all’Art Inside -Gruppo Rosati, Po’ Bandino, Città della Pieve- la mostra ”Fotografica” di Enzo Ragazzini. http://vimeo.com/41276678

Lo spazio che ospita abitualmente eventi culturali questa volta assume le sembianze di una vera e propria galleria d’arte in cui verranno esposte numerose opere dell’artista consistenti in foto ed elaborazioni grafiche sperimentali.

Nato nel 1934 a Roma, Enzo Ragazzini vive attualmente a Sarteano.

All’inizio della sua lunga attività ha collaborato con registi come Cesare Zavattini ed Enzo Muzii. La sua prima mostra personale, del 1965, è dedicata all’arte ottica e alla ricerca grafica.

Partecipa a varie mostre internazionali (New York, Oxford e Roma). Le sue opere sono state esposte anche alla Biennale di Venezia del 1972 nella sezione grafica sperimentale per la stampa.

Le sue foto illustrano le monografie del Touring Club Italiano, “Mediterraneo” e “Mondi senza motore”.

E’ autore, con il fratello Paolo, di una serie di reportage di viaggio da vari paesi del mondo.

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 30 Giugno.

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3 risposte a Enzo Ragazzini, Fotografica all’Art Inside Gruppo Rosati di Po’ Bandino

  1. carlo sacco scrive:

    Enzo Ragazzini non si è smentito. Ho osservato con scrupolosità le sue opere in mostra all’Art Inside e devo dire che le opere realizzate con gli strumenti che lui stesso ha costruito contengono una suggestione speciale. Questa suggestione che a prima vista appare più geometricamente scientifica chE psichedelica o partorita da una mente meramente matematica, scopre improvvisamente lo spazio dove le facoltà cerebrali possano navigare, e tali spazi Ragazzini li interpreta e scientificamente li costruisce con la fotografia alla quale applica il photoshop dopo uno studio di notevole livello prodotto dalle macchine da lui stesso costruite per impressionare le pellicole matrici e la carta.
    Solo una padronanza quasi totale dei mezzi fa compiere tali elUcubrazioni poichè alla base esiste quella conoscenza che molti improvvisatori professionisti d’oggi non possiedono: scattano casualmente e poi tendono ad interpretare i loro scatti convincendoci che hanno fotografato ”i loro sogni”.
    Nulla di più fedifrago a cui molti pesci odierni abboccano…Le opere di Ragazzini riempiono i vuoti di un digitale subito appreso alla sua partenza e sviluppato magistralmente ma anche all’analogico dei meravigliosi bianco-neri della Hyppie Generation dei festival pop dell’Isola di Wyght e di Hyde Park del Settembre 1970 al quale ricordo che anch’io non mancai e dove collaudai la mia prima Nikon F Photomic TN (comperata a rate col primo stipendio) ed un Nikkor Auto 200 mm.f/4, uno degli obbiettivi che mi ha dato le soddisfazioni più grandi nel reportage fotografico di quegli anni e che ancora oggi conservo.

  2. carlo sacco scrive:

    Chiedo umilmente venia a Enzo Ragazzini ma quanto ho detto sopra era una mia reminiscenza fondamentalmente giusta sul suo lavoro pubblicato in ”Tropici prima del Motore” ma guarda caso la foto in questione sulla quale ho compiuto la ricerca in occasione di questa mostra è l’unica non sua pubblicata nel libro delle sue foto, sulla quale per dovere di correttezza anche lui ha specificato che era del Fotografo Orlandi di Roma.Una immagine che nulla toglie alla bravura di Renzo e fa onore alla sua onestà, merce rara anche nei più celebri professionisti del campo anche ai giorni nostri.E’ così illuminante il suo libro di immagini che mi aveva fatto dimenticare che tale ”mucca attorno alla bicicletta” al punto tale che la mia mente aveva fatto di tutta un erba un fascio dimenticando la questione specifica della foto.Ma è sufficiente osservarle tutte dalla prima all’ultima per capire la sensibilità e l’immediatezza cognitiva di Ragazzini.

  3. carlo sacco scrive:

    Le opere di Renzo Ragazzini sono imperdibili !
    Negli anni ’80, appena edito, acquistai un suo libro dal titolo ”Tropici prima del motore” che conservo tutt’ora con gelosia particolare. Anche perchè per anni anch’io abituato a fotografare l’Asia gli ho invidiato molte delle immagini che è riuscito a realizzare, ma una di queste ebbe l’occasione- non mi vergogno a dirlo- di farmi sbavare….la foto della mucca dentro la bicicletta” o viceversa possiamo anche dire” della bicicletta dentro la mucca”, una immagine unica nel suo genere che ho avuto spesso davanti agli occhi nel tempo, ma pur avendo fotografato altri animali trasportati in tal modo,quella ha segnato un momento emblematico ed indicativo della realtà alla quale ci si possa trovare di fronte battendo le strade dell’India.Il digitale allora non esisteva e l’Ektachrome 64 Asa la faceva da padrone.Enzo Ragazzini -intenditore di luce gialla dell’Asia-con la pellicola riusciva a disegnare con la luce quello per cui oggi Steve Mc Curry è esaltato e valutato ai massimi livelli della fotografia mondiale.Verrò senz’altro a visitare la mostra domani pomeriggio e sono certo che sarà una goduria assoluta.

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