Non esiste un programma per controlli periodici nelle tre industrie insalubri

di Giorgio Cioncoloni

A Chiusi svolgono la loro attività tre aziende, Bioecologia, Lodovichi e Metalzinco, classificate come insalubri di prima classe, pericolose quindi  per l’ambiente e per la salute per il tipo di attività che svolgono.

Due di queste, Bioecologia e Lodovichi, in passato hanno interessato le cronache locali per essere state oggetto di vicende giudiziarie.

Consapevoli di questa realtà noi consiglieri della lista “La Primavera di Chiusi” abbiamo presentato un’interpellanza al sindaco per sapere e far conoscere ai cittadini:

1) Quali sono i controlli che vengono effettuati per monitorare l’attività delle tre società;
2) Chi effettua i controlli;
3) Con quale periodicità vengono effettuati i controlli;
4) Se il sindaco ritenesse opportuno, per criteri di trasparenza amministrativa e per dare maggiore tranquillità ai cittadini, di impegnarsi a rendere noti i risultati dei controlli ogni volta che vengono effettuati, magari pubblicandoli sul sito del comune in modo che chiunque potesse prenderne visione.

La risposta è stata molto preoccupante perché, in sintesi, è stato detto che non viene effettuato nessun controllo periodico poiché non c’è un programma predeterminato e quindi sono previsti solo controlli a richiesta nel caso in cui qualcuno, pubblico o privato, noti o supponga l’esistenza di qualche problema.

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2 risposte a Non esiste un programma per controlli periodici nelle tre industrie insalubri

  1. lucianofiorani scrive:

    Pare che non possa esserci più di un controllo, di qualsiasi tipo, ogni sei mesi. Se ne deduce che un controllo amministrativo sposterebbe automaticamente in avanti di sei mesi un controllo tecnico, ad esempio sulle emissioni.
    Tra gli organi preposti c’è anche la polizia municipale ma non penso abbia i necessari strumenti tecnici.

  2. pmicciche scrive:

    Mi pare evidente che ci troviamo di fronte ad una situazione molto inquietante. Suppongo che ci siano delle leggi che regolamentano lo svolgersi di attività come queste. Io devo controllare ogni anno la mia caldaia – come tutti i cittadini – per verificare il suo corretto funzionamento; un ristorante ha obblighi di seguire certe procedure d’igiene e così via. Suppongo che come e più di altre attività costoro debbano essere in regola con alcuni parametri di sicurezza. Chi li verifica? Accade con meccanismi automatici oppure discrezionali e a campione? In questo senso è necessario che si vada più a fondo in questa materia non essendo solo le Centrali nucleari ad essere potenzialmente pericolose e quindi, una volta scongiurate quelle, ci si può disinteressare allegramente di tutto il resto.

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