Due pesi e due misure

di Luciano Fiorani

Ieri il Corriere di Siena ha pubblicato nella pagina di Chiusi due comunicati stampa. Uno della lista La Primavera di Chiusi e uno del Comune.

Il primo è stato presentato per ciò che era: un comunicato stampa di una lista politica. L’altro è stato confezionato come articolo redazionale, infatti non è firmato e non c’è nessun riferimento che aiuti il lettore a capire di cosa realmente si tratti.

Ma, non basta. Ci è stato fatto notare che il comunicato della Primavera è stato anche “sforbiciato e ricucito” in più punti (problemi di spazio?).

Però, guarda caso, è stata eliminata proprio la notizia che nella seduta di Consiglio in cui si è discusso di aggiustamenti al bilancio erano assenti sia il vice sindaco Sonnini che l’assessore Lanari.

Il comunicato del comune, che è stato pubblicato integralmente con tanto di foto (Sindaco e assessore al bilancio), si limita invece a stigmatizzare soltanto le assenze tra i banchi delle opposizioni. 

Il Corriere, naturalmente, confeziona gli articoli come meglio crede, ma sarebbe interessante conoscere l’opinione dei giovani e motivati amministratori; perchè in diversi, ormai, sono convinti che apprezzino solo questo tipo di giornalismo.

Di seguito riportiamo il comunicato della Primavera con in evidenza “le ricuciture” e le frasi non pubblicate dal Corriere.

E a seguire quello del comune, integralmente pubblicato.

 COMUNICATO STAMPA DELLA LISTA “LA PRIMAVERA DI CHIUSI”

I nodi della campagna elettorale cominciano a venire allo scoperto nel Consiglio Comunale di Chiusi.

Nella seduta in cui è stato approvato l’equilibrio di bilancio, ottenuto grazie ad una riduzione della previsione di spesa, a causa di minori entrate rispetto a quelle previste, a condizione poi che non intervengano nuove o maggiori spese da finanziare e che la previsione delle entrate venga interamente realizzata, come scritto nella delibera, i consiglieri della “Primavera di Chiusi”, dopo aver raccomandato di salvaguardare i servizi destinati ai cittadini più bisognosi, che i provvedimenti del governo stanno mettendo in crisi, hanno evidenziato una nota contenuta nella relazione del responsabile del servizio lavori pubblici.

La nota era relativa allo stato di attuazione dei programmi e riportava il dettaglio del costo del mastodontico stadio comunale in costruzione, oggetto di numerosi scontri in campagna elettorale.

Il costo del primo stralcio è quello che noi abbiamo sempre sostenuto, e che ci veniva imputato come non vero, e cioè 2.856.800,00 euro finanziati con 2.719.541,08 euro di mutuo, cioè soldi dei cittadini di Chiusi, 57.258,92 euro di contributo della Fondazione MPS, 80.000,00 euro di contributo della Regione Toscana.

Un vero spreco di denaro pubblico al solo scopo di poter costruire sui terreni dell’attuale campo sportivo. Denaro pubblico con il quale poteva essere realizzato uno stadio più modesto e altre opere sicuramente più necessarie, la cui realizzazione futura è messa a rischio, vista la crisi economica che inciderà notevolmente anche sul comune di Chiusi se consideriamo che le previsioni di entrata dagli oneri di urbanizzazione per l’anno 2011 devono essere riviste in diminuzione di 200.000,00 euro.

La ciliegina sulla torta è stata poi la constatazione che il famoso contributo concesso dalla Regione Toscana, insieme all’ex Centro Carni, non è di 1.000.000,00, ma solo di 500.000,00 euro. Da dove usciranno le risorse necessarie per il risanamento dell’area, stimate perlomeno in 3.000.000,00 di euro? Se i costi del risanamento verranno fatti pagare alle aziende che chiederanno di costruire, Città della Pieve può stare tranquilla perché per i prossimi anni le sue aree produttive andranno a ruba dal momento che l’ex Centro Carni rimarrà deserto, come è attualmente.

Queste contraddizioni che stanno emergendo iniziano a fare breccia anche all’interno della maggioranza infatti, in un Consiglio dove veniva celebrata l’essenza di Chiusi Promozione, la premiazione dei vincitori delle feste popolari, e dove si votava un elemento base come l’equilibro di bilancio sia l’assessore Lanari che il vice sindaco Sonnini erano assenti.

COMUNICATO STAMPA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DEL 1/10/2011

Equilibri di bilancio: obiettivo raggiunto dal Comune di Chiusi

L’opposizione latita, la maggioranza vota

L’assessore Bettollini predica una “politica attenta e prudente”

 Chiusi – Il Comune di Chiusi ha appena certificato gli equilibri di bilancio, con una votazione in Consiglio avvenuta di fronte ai banchi semivuoti dell’opposizione: mancavano i due capigruppo, solo due erano i consiglieri di minoranza presenti.

Nello specifico, il Comune di Chiusi ha verificato maggiori entrate in termini di Irpef, Ici e utili da società partecipate per 47.207 euro e, al tempo stesso,  minori entrate su una serie di capitoli come i proventi per violazioni leggi e regolamenti, diritti di segreteria, diritti istruttoria, interessi su depositi, rimborsi diversi, rimborsi dallo Stato, per un totale complessivo 72.207 euro.  Il pareggio sarò garantito  da un somma di 25.000 euro ottenute da una compensazione con minori spese correnti e storni di fondi.

Dal punto di vista tecnico – osserva l’assessore al bilancio Juri Bettollini –  i conti tornano, ma in uno scenario che si fa sempre più complicato. Ci saranno minori rimborsi dallo Stato, che in questo momento ammontano a  meno  45.000 euro. Poi ci sono i criteri stabiliti  dal federalismo municipale, a cui il nostro ente si è già adeguato. I trasferimenti dallo Stato diventeranno compartecipazioni, ma alla fine le entrate saranno minori rispetto ai trasferimenti degli scorsi anni”. Bettollini non ha dubbi: “Saremo chiamati – aggiunge – a condurre un politica attenta e prudente, ma allo stesso tempo coraggiosa, per generare nuovi processi di ricchezza.  Dovremmo fare un ragionamento serio sui servizi erogati, perseguendo l’obiettivo della maggiore ottimizzazione delle spese”.

In questo difficile scenario, che richiede il contributo di tutte le forze politiche, è clamorosamente mancata l’opposizione: nei banchi del Consiglio si è notata l’assenza del capogruppo della Lista civica Rita Fiorini Vagnetti e quello della Primavera Giorgio Cioncoloni. “E’ la dimostrazione – osserva il sindaco  Stefano Scaramelli – che, mentre la Giunta e il gruppo di centrosinistra stanno lavorando all’attuazione del programma amministrativo, assumendosi responsabilità e prendendo decisioni per il futuro di Chiusi, dalle opposizioni non arrivano né proposte né tantomeno progetti. Ma il fatto politicamente più rilevante è che sta venendo meno anche  la presenza in Consiglio comunale”. In effetti il capogruppo della Primavera non era presente nelle ultime due sedute del Consiglio, che si sono svolte alle 21,  proprio l’orario tante volte richiesto dallo stesso gruppo di opposizione.

 

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10 risposte a Due pesi e due misure

  1. carlo sacco scrive:

    Le verità rivelate non esistono specie in politica e certamente non è nello spazio di un blog che si possano andare a cercare tali spiegazioni,ma appunto per questo lasciamo stare quella che è ”moralità” per l’uno e quella che non sia per l’altro.Tutti a parole dicono di tendere a ciò che più morale esista, ma nella prassi tutti i sistemi hanno fallito.Resta però fermo il fatto che le novità scaturiscono dalle contraddizioni e questo è comune a tutti i sistemi,di destra, di sinistra, più liberali e meno liberali.Come dici tu anche il liberalismo in teoria libererebbe l’uomo dal bisogno e farebbe affermare la libertà individuale nel connubio con quella sociale,ma guarda un po’ che tipo di società ha formato.Perchè in pratica è diventata la legge del più forte,agendo dentro e con le regole di un sistema economico che molti si vergognano a chiamare capitalismo e che chiamano mercato.E’ il marasma che abbiamo intorno e che spesso la sedicente sinistra cerca di regolare.Ma lo sanno anche loro che non è possibile.

  2. pmicciche scrive:

    Mah….la discussione credo esuli dall’ambito di un blog su Chiusi ed é comunque assai spinosa: chi assegnerebbe la patente di ”sinistra doc”? Il Pd crede di esserlo, Sel pure, ma anche Tony Blair e ovviamente lo credevano Stalin e Breznev. Cosi come il liberalismo non prevede per niente sopraffazioni di qualcuno su qualcun altro….anzi….Meglio tornare al nostro ”locale” e constatare che l’etica e anche la grammatica della politica fanno acqua da tutte le parti. Vediamo prima di rimettere la barra dritta e poi tu Carlo Sacco, io e molti altri, cercheremo di sostenere una politica di sinistra, ma perché la riteniamo quella più giusta, non la verità rivelata.

  3. carlo sacco scrive:

    Per Paolo Miccichè.Non ho alcun dubbio che vi siano persone che pur militando a destra siano più ” a sinistra” che certi del PD(anche perchè oggi non è che ci voglia tanto ad essere più a sinistra di tale partito), purtuttavia non condivido affatto il giudizio sulla parità della ”moralità” al riguardo dei ”massimi sistemi ”alla quale fai riferimento. Non dipende solo dal metro col quale si misura tale ”moralità” e quindi dai valori contenuti in tale metro ma anche e soprattutto se nel giudizio che si dà siano compresi il riferimento al divenire della storia degli ultimi due secoli contrapposto a quello dei rimanenti 1800 anni.Riflettere o meno su tutto questo porta inevitabilmente ad assumere valori e pesi diversi.E’ il metro di misura che rende tali valori su diversi piani morali.Poi, per carità, uno può condividere sia l’uno oppure l’altro,ma dire che hanno uguale ”moralità” dipende sempre dal concetto che si ha della moralità e dalle modalità di come tale moralità si sia formata dentro di noi.

  4. carlo sacco scrive:

    Caro Miccichè, è ben vero quanto tu dici sull’onestà individuale ma è ugualmente pur vero che i due ”massimi sistemi”in questo caso si fondano su dei valori ed i valori non sono nebbia oppure pasta che si possa modellare a nostro piacimento. Ci sono persone oneste sia a destra, sia al centro che a sinistra,ma siccome siamo tutti(e sottolineo tutti)esseri pensanti, dobbiamo riferirci ai valori quando si danno i giudizi.Ed i giudizi devono essere dati soprattutto tenendo presente il nostro passato dove sono stati applicati e vigevano certi valori che oggi rischiano di riportare indietro la nostra società e far prevalere quei pochi che sempre hanno dominato.Allora, se permetti e senza voler dare lezioni ad alcuno e fermo restando che nulla è da buttar via della storia umana,occorre guardare ai nostri errori compiuti nel passato, cioè dal mondo dove veniamo se vogliamo avere una speranza di futuro, ed il mondo da dove veniamo è quanto di più fosco e compresso vi sia stato, perchè è stato e continua ad essere il frutto di una cultura prettamente di destra, individualista e che privilegia l’idea della ”giusta prevaricazione individuale”.Di contrappeso la sinistra ,anche se ha segnato un impulso emancipatore alla società, ha fallito il proprio compito storico, attraverso spesso modelli distruttivi della cultura,emulando spesso i modelli che avrebbe voluto sostituire, e non si è afferm…

  5. pmicciche scrive:

    Per Fulvio Barni. L’Amministrazione di Chiusi non è di Sinistra – come non lo è più il PD – non per le ragioni che tu adduci ma semplicemente perché fa una politica di area centrista e di stampo neo-democristiano e dimostra scarso interesse per temi che storicamente appartengono invece alla Sinistra.
    L’onestà, come del resto il suo opposto, sono invece prerogative degli uomini e non delle idee politiche. Essere di Sinistra significa infatti una visione della società con dei valori diversi da quelli della Destra ma non moralmente più validi. Peraltro, spingendosi a destra della Destra, ho amici che rispetto alla giustizia sociale e alla necessità che molti servizi siano erogati dal Pubblico piuttosto che dal Privato, sono molto più a “sinistra” del povero PD. Su quanto invece scrivi come necessità rispetto alla gestione della “Res Publica”, le tue sono parole altamente condivisibili e credo che lo siano per molti cittadini dei più diversi orientamenti politici.

  6. fulvio barni scrive:

    Mai come oggi, essere di sinistra, significa avere il coraggio dei propri pensieri, delle proprie azioni e rifuggire l’opportunismo politico per mettersi in gioco e tentare di cambiare le cose senza cadere nel fango del compromesso. Che non si può pensare di cominciare a ricostruire un futuro per i nostri figli in un paese dove la criminalità organizzata è talmente collusa con i suoi governanti ed alcuni suoi esponenti siedono negli scranni del Parlamento. Credere che lo sviluppo di un Paese passi per l’istruzione e la formazione, la ricerca e l’innovazione. Penso che essere di sinistra significa credere che i diritti debbano essere uguali per tutti e che debbano essere stabiliti da Leggi e regole e non concessi dal paternalismo di oligarchie basate su una gestione distorta del potere. Credere che non vi possa essere sviluppo se esso non comporta un miglioramento dell’esistenza per l’intera Società, che non vi possa essere vero sviluppo senza giustizia sociale. E potrei continuare all’infinito, ma mi fermo qui.
    Purtroppo, queste cose, oggi, le professano in molti che si dichiarano uomini e donne di sinistra, ma poi ………. tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.
    Perché pubblicizzare e dare risalto, ad ogni piè’ sospinto, a quella che è la normalità e per la quale, soprattutto, un uomo, o donna, è stato chiamato a governare.

  7. La risposta è semplice: dai comportamenti evidenti si puó concludere che i valori etici e morali di questa amministrazione sono quelli della destra, o al massimo di una DC vecchio stile. La sinistra, con i suoi valori. È altrove. E anche molti nel PD cominciano ad accorgersene.

  8. Nicola Nenci scrive:

    Vorrei spezzare una lancia. Un tempo i comunicati del Comune erano pieni di errori sintattici, grammaticali e facevano un uso “tarzanesco” della punteggiatura. Adesso, o è cambiato addetto stampa o hanno mandato a scuola quello di prima perché, se non altro, sono scritti correttamente. Questo è un merito non da poco che va riconosciuto all’Amministrazione, almeno da parte di chi chi li riconosce ancora, gli errori di Italiano.

  9. carlo sacco scrive:

    Luca, perchè ormai non c’è più alcun segn distintivo fra il significato di destra e sinistra.Per chi ha un età come me, semmai avrebbe un senso ancora, ma per le fasce generazionali dei 30 enni e dei 40 enni tale significato o valore non esiste, anche se a mo’ di propaganda tutti lo usano.E guarda caso viene usato quando c’è da raggiungere scopi precisi o che il senso serve a far da corona agli obbiettivi che si vogliono raggiungere. Ecco perchè io sorrido quando sento che c’è ancora qualcuno che considera sinistra certe parti politiche.Sono parole improprie che vengono usate e delle quali se ne fa un abuso sconcertante.Anche perchè- fino a prova contraria- le parole dovrebbero rappresentare un senso ben preciso.

  10. luca scaramelli scrive:

    Ribadisco quello che ho detto in passato più volte: non capisco come facciano a non vergognarsi ad utilizzare metodi di disinformazione berlusconiani utilizzando tra l’altro due cosiddetti giornali come la nazione e il corriere che a livello nazionale sono apertamente schierati a destra.

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