La Toscana non vuole Creti e rilancia l’Opzione Zero. Ora si pensi ai collegamenti

di Paolo Scattoni

È stata una vera e propria capriola quella del presidente della giunta regionale Giani sul tema della stazione in linea conosciuta come Medioetruria, perché anche recentemente aveva caldeggiato la scelta della nuova stazione a Rigutino. La scelta di Creti del tavolo tecnico di fine novembre ha sicuramente sparigliato le carte. Dopo pochi giorni da quella scelta Giani ha cambiato opinione.

La sua dichiarazione più recente sposa pari pari le motivazioni dell’Associazione OpzioneZero: valorizzazione delle stazioni di Chiusi e Arezzo anche per l’alta velocità. Meglio tardi che mai ha giustamente scritto qualcuno. Il tardi è durato più di dieci anni. Su questo blog sull’assurdità di una nuova stazione in linea sono stati pubblicati su chiusiblog più di cento articoli, senza avere il piacere di una interlocuzioni con coloro che sostenevano le ipotesi più strampalate di stazione in linea. Dopo il cambio di marcia di Giani una nuova stazione in linea è molto improbabile, ma non impossibile. Occorre tenere alta la guardia.

Associazione OpzioneZero (Precedentemente Comitato per la valorizzazione della stazione di Chiusi CT) ha conseguito un ulteriore risultato, quello della sensibilizzazione sull’importanza della stazione come uno dei motori dello sviluppo locale. Da qui possiamo ripartire per proporre in tutte le sedi competenti una serie di azioni. Quelle più immediate e importanti sono i collegamenti con Perugia e Siena.

Per Perugia è di fondamentale importanza è il miglioramento stradale Chiusi-Perugia per portare i tempi intorno ai 30 minuti. In prospettiva ci può essere la riattivazione e completamento della ferrovia su quella tratta.

Per quanto riguarda Siena si tratterebbe di migliorare l’attuale linea. Il raddoppio anche se soltanto parziale (p.e. Chiusi-Sinalunga) consentirebbe di superare il problema degli incroci e portare la percorrenza al di sotto dell’ora. Un’iniziativa permanente sul tema stazione non avrebbe comunque molto da promuovere.

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Una risposta a La Toscana non vuole Creti e rilancia l’Opzione Zero. Ora si pensi ai collegamenti

  1. carlo sacco scrive:

    Ma una domanda si impone:perchè Giani ha cambiato posizione?Siamo sicuri che sia per le 4000 firme del Comitato? Non mi sembrerebbe possibile anche nei confronti di una politica pregressa.La domanda potrebbe essere anche quella di poter pensare anche ad una serie di condizionamenti e/o rivalse nei confronti della regione Umbra confinante a trazione Centro-Destra.Mi riuscirebbe difficile pensare allo stesso tempo ad una tendenza alla perequazione degli interessi dei singoli comuni circonvicini congiunta al timore di perdere fortini alle prossime elezioni,sempre che non mi meraviglierei del giuoco delle tre carte che vedrebbe per il momento una mossa per accattivarsi i consensi elettorali di un territorio abbastanza vasto e subito dopo ”andargli sotto la coda”. Non mi meraviglierei perché le strategie politiche contemplano anche questo e quindi da parte del comitato Opzione Zero occorre tenere gli occhi ben aperti e non indorare ed esaltare nessuno in particolare.Cio’che si dice:”non dire gatto se non l’hai nel sacco” è cosa vera perché certe cambiali non si firmano ma ci vogliono i fatti, diversamente dopo suona il campanello l’ufficiale giudiziario.Ed il partito di maggioranza relativa del territorio c’è stato abituato perchè l’elettricità al campanello è stata staccata e l’ufficiale giudiziario quando lo pigia crede di suonare anche se non sente che suona,sia lui chè il trassato mentre il bollettino dei protesti non lo si stampa più.

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